Un
suggestivo viaggio tra i caratteristici presepi nelle antiche
e splendide chiese del centro storico
Armando
Scuteri
Il Meridionale - Dic. 1994
Già
qualche secolo prima del 1000, la Chiesa evocava agli occhi
dei fedeli la scena della nascita di Cristo in forme drammatiche,
prima elementari poi più complesse, e la rappresentazione
della Natività si è tramandata attraverso i secoli
fino a noi. Certo l'esempio dato da San Francesco di Assisi
nel lontano 1253 col presepio di Greccio, località vicino
a Rieti, ne ha favorito la diffusione. Nelle chiese cauloniesi
anche se non belli ed elaborati come quelli d'un tempo, i presepi
sono stati sempre allestiti. Si possono ammirare, anche quest'anno,
tanto nella chiesa Matrice, quanto in quella di Santa Maria
dei Minniti ed in quelle dell'Immacolata e del Santissimo Rosario,
sedi queste ultime due delle omonime arciconfraternite.
Sino
a qualche anno addietro, nella chiesa intitolata alla Madonna
del Rosario venivano esposte le splendide statuine del '700,
opera di artigiani partenopei, che bisognosi d'essere restaurate
hanno lasciato il posto nell'apparato scenografico a quelle,
pur belle ma di valore artistico notevolmente inferiore, di
cartapesta.
Tra
i tanti presepi quello che merita un discorso a parte è
quello allestito nei locali della canonica della chiesa parrocchiale
di San Zaccheria.
Si tratta di un'opera in pianta stabile che ha visto la luce nel
1961 e che col passare degli anni è divenuta meta di migliaia
di visitatori provenienti d'ogni parte della Calabria e, non di
rado, anche da altre parti della penisola.
Autore
e regista di quest'apparato scenografico elettromeccanico, da
sempre, è l'instancabile don Mimmo Lamberto che, sordo
a critiche spesso ingiuste, mossegli anche da parte di chi più
d'ogni altro dovrebbe adoperarsi per l'amore fraterno e quindi
per la pace, non soltanto col presepe, è riuscito a convogliare
attorno alla sua parrocchia e al Centro storico di Caulonia l'attenzione
di fedeli, pellegrini e turisti.
Don
Lamberto, sfruttando uno spazio di poco più di una decina
di metri quadrati, e con l'aiuto di pochi volontari, è
riuscito a dar vita ad una rappresentazione figurata della nascita
del Redentore che nel corso degli anni è stata via via
arricchita, migliorata e perfezionata. Lo scenario è stato
montato in assoluta economia. Il sacerdote cauloniese ha realizzato
le parti meccaniche del presepe con ingranaggi e motori reperiti
tra i rottami, ha utilizzato la carta dei sacchetti vuoti del
cemento girando tra i cantieri edili, e gli stessi pastori, spesso,
li ha ricavati da vecchie bambole. Il perfetto coordinamento dell'entrata
in funzione dei circa settanta motori consente al visitatore di
apprezzare tutte le situazioni ambientali della Caulonia di un
tempo e che certamente si rifanno a gran parte dei paesi della
Calabria.
Si
riscoprono luoghi, situazioni e mestieri di una quotidianità
non più attuale e che offre ampi squarci di ricerca, studio
e conoscenza sulle abitudini e sull'ambito sociale, appunto, dei
nostri paesi. Si osservano i contadini che sull'aia danzano felici
per l'abbondanza delle messi raccolte; l'asinello che aziona la
macina del frantoio per molare le olive; l'arrotino che affila
i coltelli; l'operosità del fabbro e del cordaro; il movimento
della noria, meccanismo deputato al sollevamento dell'acqua che
con la sua successiva caduta genera l'energia necessaria per méttere
in funzione un mulino e tantissime altre scene movimentate e non,
tutte curate nei dettagli. Da qualche anno, poi, lo stesso parroco
cura anche la mostra de "II Presepe nei tempi", tributando
a tutti i partecipanti coppe e targhe ricordo alla presenza di
autorità religiose, civili e militari.
Da
quest'anno, poi, don Lamberto fa registrare una nuova iniziativa.
Allo scopo di tenere salda la tradizione del presepe nelle famiglie,
indice un nuovo concorso che valica, ovviamente, i confini di
Caulonia. Chiunque segnalerà al parroco, entro il 23 dicembre,
d'avere allestito una scena della Natività nella propria
abitazione, o esercizio commerciale, o sede di associazione, potrà
concorrere a ricevere un ambito riconoscimento. Il presepe però
non è soltanto scenografia statica o elettromeccanica.
Tra il dedalo di stradine e vicoli che si intersecano fra loro
e con le piazze principali, sempre al Centro storico, curato dal
Circolo Cultuale artistico sarà attuata la rappresentazione
vivente della Natività. Le varie scene introdurranno, chi
le seguita, in un viaggio misterioso ed affascinante alla scoperta
dei mestieri (osservati dal vivo), alla conoscenza diretta di
taverne, delle osterie, e soprattutto, dei costumi indossati dai
cauloniesi nei secoli scorsi. E i pastori seguendo le indicazioni
della Stella Cometa raggiungeranno la stalla dov'e il Bambinello.Porteranno
i doni. Giungeranno anche i re Magi. La folla si accalcherà
per vedere il "Redentore", Quella notte sarà
riproposta, dopo duemila anni, la nascita di un Uomo che, ancora
dopo venti secoli, continua ad essere il Re degli amici per tutti
coloro che gli si avvicineranno.
Riconoscimenti
a
Don Lamberto
Al
parroco di S. Zaccaria consegnate due targhe per il suo impegno
a favore del centro storico
Giuseppe
Panetta
Il Meridionale - Feb. 1998
Caulonia
- Come anticipato sul precedente nostro numero, il 25 gennaio,
nella parrocchia di San Zaccaria si è svolta la cerimonia
di premiazione dei presepi partecipanti alla mostra del concorso
"I presepi nei tempi" giunto quest'anno alla sua undicesima
edizione. Numerosi i partecipanti. Presenti le autorità
civili, religiose e militari. L'amministrazione comunale di Caulonia
era rappresentata dalla Giunta quasi al completo con a capo il
sindaco Prof. Nicola Frammartino.Assente, per impegni a Stilo
dove si svolgeva la contemporanea preghiera ecumenica, il Vescovo,
mons. Giancarlo Bregantini, ha fatto pervenire la seguente lettera
pastorale al carissimo don Mimmo Lamberto e a tutti i parrocchiani
di San Zaccaria e a tutti gli amici che hanno partecipato alla
Mostra dei Presepi.
Carissimi,
un saluto cordiale a tutti voi in particolare al parroco don Mimmo,
scusandomi vivamente per la mia mancata presenza presso di voi,
come era ormai quasi tradizionale da lungo tempo. Purtroppo, la
contemporanea presenza della preghiera ecumenica di Stilo mi impedisce
quest'anno di essere di nuovo tra di voi. Mi congratulo però
dell'iniziativa, ormai diventata punto fermo di cultura e di fede
per la cittadina carissima di Caulonia. Il tutto è merito
dell'infaticabile don Mimmo, che manifesta in questa iniziativa
tanta passione e competenza.
Il presepio resta Infatti un segno di duplice valore: è
un'espressione di fede, perché dentro quel piccolo segno
c'è la tenerezza di un Dio che si è fatto Bambino,
uno di noi vicino in modo vero e sofferto alla nostra storia capace
dì dare, proprio per questa sua vicinanza speranza rinnovata
ad ogni cuore. Quella speranza che la Locride attende come dono
speciale da Gesù Bambino. Ma è anche un frutto d'arte
una manifestazione dell'abilità delle nostre pover cose
in grandi segni, nella ricchezza di un 'arte che si tramanda di
cuore in cuore. A voi quindi un grazie vivissimo, nella certezza
di un servizio speciale che rendete a tutta la comunità
ecclesiale e civile. Un grazie agli organizzatori, a tutti i presenti
che vi partecipano con simpatia e dedizione.
Un grazie rinnovato alla Parrocchia e al suo Pastore e un rinnovato
Augurio di felicità e di pace per voi e per tutte le vostre
famiglie.
Locri, dati Episcopio, 24. 1.1998.
P.
Giancarlo, Vescovo
I
premiati sono stati: Zappavigna Francesco di Ardore; Fameli Antonella
ed Angela di Caulonia; Collini Michele di Caulonia; Barbette Giovanna
di Caulonia: La Confraternita dell'Immacolata di Careri; La Parrocchia
di Santa Maria del Pozzo di Ardore; la Congrega dell'Immacolata
di Bovalino Superiore; la Congrega di San Giuseppe dì Benestare;
la Scuola media di Caulonia Marina; Vozzo Simona di Caulonia;
la Cattedrale di Locri; Cavallo Francesca di Caulonia; Marino
Demetrio di Ardore; Cavallaio Anna di Caulonia; Crisafi Giuseppe
di Caulonia; Pisano Nazzareno di Caulonia; Alessia e Roberta Greco
di Caulonia; Mauceri Massimo di Siderno; Roccisano Ilario, Ferrare
Vincenzo e Timpano Angela di Cau- Ionia; La Chiesa di Schiavo
di Ardore; Placanica Jolanda, Franco Fabio e Salute Roberta di
Caulonia; Pamela, Laura e Irene da Siderno; David Pezzano, Cherubino
Giuseppe e Badia Daniele di Caulonia: il coro di San Zaccaria
e Dattilo Valentina di Caulonia; La Chiesa di San Luca; La chiesa
dell'Annunciazione e San Nicola di Isca; Ignazio Loiacono di Palermo.
Tutti
hanno avuto una pergamena ed una coppa.
A Vincenzo Napolitano e ad Ilario leraci sono andate due targhe,
una offerta da ING GROUP, il gruppo Bancario assicurativo presente
a Caulonia con un ufficio e l'altra dalla parrocchia di San Zaccaria,
per il loro continuo ed incessante impegno a sistemare e completare
il complesso meccanismo del presepe elettromeccanico che, ogni
anno, richiama a Caulonia migliaia di turisti che proseguono nella
visita alla cittadina definita da "Bellitalia" la "Spoleto
della Calabria".
Nell'ambito
di questa manifestazione di premiazione, il nostro giornale ha
conferito un riconoscimento a Don Mimmo Lamberto consegnando una
targa con la seguente motivazione:
IL MERIDIONALE a Don Mimmo Lamberto per il suo continuo impegno
tendente alla valorizzazione del Centro Storico"
Caulonia 25/01/1998
Altro
riconoscimento è stato consegnato a nome dell'Amministrazione
Comunale dal Sindaco prof. Nicola Frammartìno.
La
motivazione recita:
"II Comune di Caulonia al sacerdote
Domenico Lamberto con riconoscenza per l'impegno e la passione
che anima anno dopo anno il presepe elettronico e la mostra dei
presepi".
Caulonia 25-11-1998.
Scroscianti
applausi hanno suggellato l'emozione di Don Mimmo e la stima dei
suoi concittadini e parrocchiani.
Conclusa
la V rassegna
Arte
sacra in mostra
a Caulonia
G.
C.
Locride - 8 Gennaio 1999
CAULONIA
- Si è conclusa, a Caulonia centro, la quinta rassegna
natalizia, intitolata "Presepi nei catoj", organizzata
dall'amministrazione comunale in collaborazione con le parrocchie
cittadine. Il centro storico cauloniese è stato, infatti
in questo periodo delle festività caratterizzato dalla
presenza di decine di composizioni artistiche, realizzate da artisti
locali, oltre che dalla presenza nella parrocchia di san Zaccheria,
dell'ormai noto presepe elettromeccanico, creazione del sacerdote
locale, don Mimmo Lamberto, che è stato insignito di molti
ambiti riconoscimenti, in campo nazionale e mondiale. Il 24gennaio,
infine, si dovrebbe svolgere, come di consueto, la cerimonia di
consegna dei premi relativi la mostra allestita nel salone della
suddetta parrocchia, alla presenza del vescovo Bregantini, il
quale ha manifestato un doveroso plauso per il lavoro svolto,
fino a oggi, da don Lamberto.
Premiati
i presepi
più belli di Caulonia
e Gioiosa Jonica
A. Scuteri - P.
Roberto Gazzetta
del Sud - 8 Gennaio 2000
Concluse
le feste natalizie è tempo di premiazioni per i presepi
più belli e più interessanti sul piano artistico.
Due interessanti manifestazioni si sono svolte, a questo proposito,
a Caulonia e Gioiosa Jonica. A Caulonia, premi e riconoscimenti
sono stati assegnati a tutti colore che hanno aderito alla rassegna
"La tradizione dei presepi nei catoji". La cerimonia
si è svolta nell'aula consiliare del palazzo municipale,
gremita soprattutto di adolescenti, alla presenza del sindaco,
Nicola Frammartino, degli assessori Teresa Giamba e Mauro Tuccio.
La
rassegna, promossa dall'assessorato alla Pubblica istruzione e
Spettacolo, è stata decisa, come ha detto l'assessore Giamba,
"per ripristinare un'antica tradizione locale: comporre il
presepe nei catoji (sottoscala adibiti al deposito di suppellettili
- ndc), locali umili, come umile era il luogo della Nascita del
Redentore, e facilmente visitabili da qualsivoglia persona.
Un'iniziativa
che ci si augura possa perpetuarsi nel tempo per trasformare,
durante le festività di Natale, Caulonia, già nota
per un presepe elèttromeccanico allestito in pianta stabile,
e meta durante tutto l'anno di migliaia di visitatori, in un Borgo
presepe". La commissione giudicatrice, composta dai dottori
Silvana Macrì e Alfonso D'Amato, dal sacerdote don Domenico
Lamberto, dall'insegnante Maria Finissi e dall'impiegato dell'Enel
Gregorio De Lorenzis, "ha avuto un compito abbastanza difficile
per esprimere i propri giudizi: tutti i presepi erano belli".
Tenuto
conto di ambientazione, scenografia e proporzioni, "senza
degradare nessuno dei partecipanti", ha deciso di far assegnare
i primi tre premi (1 milione, 500 mila e 300 mila lire offerti
dall'amministrazione comunale) rispettivamente ai presepi allestiti
in via Cortiglio (autori: Nicola Amato e Francesco Michelotti).
"per le profusioni caratteristiche dei presepi caulonesi:
l'ambiente pastorale e contadino, il paesaggio tipicamente orientale
e l'avvicendamento di giorno e notte"; in via Niutta (autori:
Gianluca Carnì, Ilario Nesci, Vincenzo Vallelonga e Bruno,
Domenico e Santo Strati), "per la ricostruzione di un angolo
tipico di Caulonia: l'eremo di Sant'Ilarione e la nascita di Gesù
Bambino nell'acqua della fiumara Allaro, laddove l'acqua ha voluto
rappresentare la sorgente di vita"; in piazza Mese (autori:
Giacomo e Nicola Campisi, Luigi Macrì, Gianluca Naso e
Erminio Niceforo, tutti in età comprese tra i 9 e i 13
anni), "per l'accoglienza, il soffitto di cannicciata, l'uso
del muschio, l'impiego di terra rossa e per non esserci stata,
nella costruzione dell'opera, la presenza di mano adulta".
La
cerimonia di Gioiosa Jonica, invece, si è svolta al palazzo
Amaduri. La premiazione dei vincitori dell'ottava edizione del
"Presepe Paesano" indetta per onorare la memoria dell'artista
gioiosana. Gemma Murizzi Incorpora, sciatrice di talento d'ispirazione
popolare, medaglia d'oro alla Biennale di Reggio Calabria nel
1910 e vincitrice del 1° Premio nel concorso del 1966 organizzato
dal Comune di Roma a Palazzo Braschi, per il miglior presepe d'Italia,
è stata seguita da un folto pubblico.
Vincitrice dell'ottava edizione, per aver realizzato il miglior
"Presepe Paesano", è stata la sedicenne Caterina
Gargano, studentessa dell'istituto d'arte.
La ragazza, con l'aiuto dei familiari, ha composto con originale
materia locale, un presepe che "esprime tutto il messaggio
figurato dell'Evento, con accostamenti di pietre locali accompagnate
da aggiunte coloratistiche per definire le forme più caratterizzanti".
Il
Premio "Donna Gemma", che è stato organizzato
dall'amministrazione comunale, rientra tra quelle manifestazioni
che hanno lo scopo di riscoprire le tradizioni popolari e il ricordo
di quei cittadini che con il loro lavoro hanno reso omaggio al
paese natio e alla terra di Calabria. La giuria, composta dall'assessore
alla Cultura Domenico Calvi, dalla preside dell'Istituto d'arte
Maria Macrì, dal prof. Salvatore Ciano, dall'artista Corrado
Armocida e dall'esperto Vincenzo Quartieri, ha giudicato il presepe
(Via Abruzzo) rispondente pienamente ai criteri di "originalità
interpretativa dell'evento,alla scelta dei materiali, all'elaborazione
particolare nel trattare con i materiali scelti gli ambienti naturali,
i costumi, i personaggi, gli ambienti e le case, l'efficacia dei
risultati sia per l'aspetto strettamente coloristico, sia per
il capiente connubio realizzato tra materiali, tecniche e interpretazioni".
A! secondo posto il presepe realizzato in località Condarcuri
da Maria Panetta "in quanto è stato ben sintetizzato
in un ritmo di vita sia in campagna che nel centro abitato con
tutte le attività destinate alla produzione di beni".
Classificato al terzo posto, infine, è risultato il presepe
del rione Orsini, realizzato da Lina Andrianò "per
l'originalità dell'interpretazione e per la suggestione
del paesaggio incastonato in una nicchia di pietra focale".
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La tradizione del presepe a Caulonia