Disposizione
transitorie e finali
1. Lo Statuto contiene le
norme fondamentali dell’ordinamento comunale.
2. Ad esso devono
conformarsi tutti gli atti normativi.
Le modificazioni e
l’abrogazione dello Statuto sono deliberate dal Consiglio Comunale con la
procedura stabilita dall’art. 4, commi terzo e quarto, della legge 8 giugno
1990, n. 142.
La proposta di deliberazione
di abrogazione totale dello Statuto deve essere presentata al Consiglio
Comunale congiuntamente a quella di deliberazione del nuovo Statuto.
L’adozione delle due
deliberazioni di cui al precedente comma è contestuale : l’abrogazione
totale dello Statuto assume efficacia con l’approvazione del nuovo testo dello
stesso.
La proposta di revisione od
abrogazione respinta dal Consiglio Comunale, non può essere rinnovata se non
decorso un anno dalla delibera di reiezione.
Il presente Statuto, dopo
l’espletamento del controllo da parte del competente Organo Regionale, è
pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione ed è affisso all’Albo
Pretorio del Comune per trenta giorni consecutivi.
Il Sindaco invia lo Statuto,
munito delle certificazioni di esecutività e di pubblicazione, al Ministero
dell’Interno per essere inserito nella raccolta ufficiale degli statuti.
Il presente Statuto entra in
vigore il trentesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nel
Bollettino Ufficiale della Regione.
Il Segretario Comunale, con
dichiarazione apposta in calce allo Statuto ne attesta l’entrata in vigore.
Il Consiglio Comunale
promuove le iniziative più idonee per
assicurare la conoscenza dello Statuto
da parte dei cittadini.
La potestà regolamentare del
Comune si esercita nell’ambito e nelle materie previste dalla legge e dallo
Statuto.
I Regolamenti Comunali non possono contenere disposizioni in contrasto con le norme e i principi costituzionali, con le
leggi e i regolamenti statali e regionali e con il presente Statuto ;
La loro efficacia è limitata
nell’ambito comunale ;
Non possono contenere norme
a carattere particolare ;
Non possono avere efficacia
retroattiva ;
Non sono abrogati che da
regolamenti posteriori per dichiarazione espressa o per incompatibilità tra le
nuove disposizioni e le precedenti e
purchè il nuovo regolamento regoli l’intera materia disciplinata da regolamento
anteriore.
Procedimenti di formazione
dei regolamenti
L’iniziativa per l’adozione
dei regolamenti spetta alla Giunta Comunale, a ciascun Consigliere Comunale e
alle forme consociative dei cittadini.
I regolamenti sono approvati
dal Consiglio Comunale ad eccezione di quelli sull’ordinamento degli uffici e
dei servizi che sono di competenza della Giunta, nel rispetto dei criteri
generali stabiliti dal Consiglio.
I regolamenti sono soggetti
a due pubblicazioni all’Albo Pretorio, una prima che è contestuale alla
pubblicazione della deliberazione approvata, una seconda da effettuarsi, per la
durata di quindici giorni, dopo i prescritti controlli. I regolamenti entrano
in vigore il giorno successivo all’ultimo della seconda pubblicazione.
Termine per l’adozione dei
regolamenti
Qualora la legge non
disponga diversamente, il Consiglio Comunale delibera i regolamenti previsti
dal presente Statuto entro sei mesi
dall’entrata in vigore dell’adeguamento
dello stesso.
Fino all’entrata in vigore dei
regolamenti, per le materie ad essi espressamente demandate, continuano ad
applicarsi le norme vigenti alla data di entrata in vigore del presente
Statuto, in quanto con esso compatibili.