COMUNICATO STAMPA
La
decisione del comitato politico federale del Prc, riunitosi il 24 ottobre
2003,
di sfiduciare
l’ormai ex segretaria provinciale Anna
Nucera e la sua segreteria, decisione convalidata dal Collegio nazionale
di garanzia, dà ragione al nostro circolo.
Infatti
il Circolo di Caulonia era stato dichiarato chiuso da Armando Reale,
responsabile dell’organizzazione nella segreteria sfiduciata,
sulla base di motivi pretestuosi ossia “per mancanza di iscritti”.
Così come sosteneva che il compagno Giovanni Maiolo era decaduto
da ogni incarico dirigenziale. Ovviamente tutto ciò è stato
smentito.
Era
in atto un tentativo di eliminazione verso i compagni che potevano
disturbare
le manovre di quella segreteria
provinciale, ma non è passato
perché la grandissima maggioranza dei compagni della provincia
non accetta “purghe” di questo tipo, e lo ha dimostrato il
24 ottobre, votando all’unanimità dei presenti la sfiducia.
Il Circolo e il suo legittimo segretario, Giovanni Maiolo, non hanno
chinato la testa di fronte ai miseri tentativi di mettere a tacere un
circolo scomodo per chi tentava di distruggere Rifondazione Comunista
a Reggio e in provincia ed hanno quindi avuto ragione.
Il
circolo esiste (altroché!) e continuerà la sua attività politica
che, anzi, sarà rilanciata nelle prossime settimane.
A
partire dalla partecipazione alle iniziative del “movimento
dei movimenti” a Catanzaro il 6 novembre contro la repressione
e per ribadire la natura pacifica del movimento, al contrario di quanto
affermato dai giornali calabresi dopo il corteo del 23 ottobre. Un corteo
assolutamente pacifico e festoso, anche se quello che hanno raccontato
i giornali è tutt’altro! I quotidiani hanno parlato di città stuprata,
di orde di barbari calati su Catanzaro. Vergogna! La realtà è che
si tenta in ogni modo di criminalizzare un movimento che si batte per
la democrazia e la giustizia sociale. Anche contro questi tentativi messi
in atto da giornali asserviti al potere il circolo di Caulonia parteciperà alle
iniziative previste, il 6 novembre, contro la repressione verso chi si
batte per un mondo migliore possibile.
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