Commento del manifesto di Forza Italia
Dott. Nicola Frammartino
...Gli uomini di Rinascimento Cauloniese concepiscono la politica come attività tesa a disorientare la gente, a confonderla, allestendo le più incredibili messinscena, in trame mentali complesse dalle quali è difficile districarsi. una classe politica strampalata sta portando il paese nel baratro ...

 

Commento del manifesto di Forza Italia

E’ apparso sui muri del paese, lo scorso lunedì 26 maggio, un manifesto molto interessante, a firma dell’avvocato Pierfrancesco Campisi, commissario del locale club di Forza Italia, che affronta tutta una serie di problemi politici del paese. Il primo problema che viene affrontato è quello delle tasse e tariffe comunali. L'approccio è il seguente: “…un aumento generale del livello di tassazione: ·

  • l’ICI è stata elevata di oltre il 50%: dal 4 al 6 per mille per la prima casa e al 7 per mille per le altre proprietà:
  • sono state aumentate anche le altre tariffe: acqua potabile, rifiuti, depurazione ecc.”
  • “Verranno penalizzati solo coloro che hanno sempre pagato.”
  • “Si è scelta la via più semplice: far pagare le tasse indiscriminatamente,”

Alla fine l’estensore del manifesto si chiede perché gli amministratori non abbiano pensato “...ad una riduzione delle indennità di carica degli assessori e del Sindaco.”
       Ci sembra opportuno ricordare che gli attuali amministratori:

  • si sono addirittura raddoppiati l’indennità di carica e hanno previsto anche l’indennità per il Presidente del Consiglio Comunale (di un Consiglio di fatto inesistente, perchè nei primi due anni è stato svuotato di ogni funzione; ora non viene nemmeno convocato. E' meglio così, perchè cade ogni ipocrisia);
  • hanno tentato di creare confusione anche su questo punto, sostenendo, in più occasioni, che il raddoppio dell’indennità di carica era stato deciso dalla precedente Amministrazione. Ma sono stati smentiti.

C’è il rischio concreto che i cittadini di Caulonia, disgustati da tanta indifferenza, incomincino a pensare a non pagare le tasse comunali.
Non possiamo non compiacerci che il manifesto fa sue le critiche da noi svolte verso le scelte politiche dall’Amministrazione Comunale. E cioè:
il potere comunale è nelle mani di pochissime persone.
Una situazione simile non si era mai verificata a Caulonia. Neanche negli anni ’50, quando l’egemonia veniva esercitata dai tanti odiati “gnuri”, la gente era stata esclusa dal governo del paese con tanta ostinatezza. Perché si arrivasse a tanto è stato necessario che assumessero il potere comunale le forze del "Progresso".
Ironia della storia! E' la storia di come le giovani forze sociali del paese seppelliscono le vecchie classi dirigenti, che stavano morendo di morte naturale, e sulle loro ceneri fondano un potere più demagogico e dispotico.

E' da tre anni che scriviamo queste cose e temevamo che il nostro messaggio cadesse nel vuoto. Invece, il manifesto dell'avvocato Campisi ci conforta, perchè una prova che le nostre idee sono diventate senso comune. Infatti, l'avvocato Campisi è arrivato alle nostre stesse conclusioni, compiendo un suo autonomo percorso ideale e partendo da premesse molto distanti dalle nostre.
          Leggiamo insieme il manifesto:

  • “ Ma i capi, da soli, senza alcun confronto con la cittadinanza, senza troppi sforzi nella ricerca della soluzione migliore, hanno deciso di operare d’autorità”.
  • “Fanno finta di incoraggiare la partecipazione, ma in realtà non si confrontano nel dibattito nemmeno con coloro che he hanno titolo istituzionale.”
  • “…atteggiamento chiuso antidemocratico, distruttivo per il paese.”
  • “Forza Italia… ha votato contro questa manovra irresponsabile e cinica nella consapevolezza di riuscire a far tornare la politica nel giusto alveo e, pertanto, si è collocata all’opposizione, in questo Consiglio Comunale che, nonostante l’autarchia o la tirannia, non abdicherà oltre.”
  • “La vita politica del paese è precipitata in un grande marasma e, all’origine di tutto, sta il fallimento di “Rinascimento Cauloniese”, che non ha saputo impostare, per volontà e per colpa di alcuni, un gioco di squadra, di pluralismo di collegialità nelle decisioni e nelle scelte.”

Gli uomini di "Rinascimento Cauloniese" concepiscono la politica come attività tesa a disorientare la gente, a confonderla, allestendo le più incredibili messinscena, in trame mentali complesse dalle quali è difficile districarsi.
Una classe politica strampalata sta portando il paese nel baratro.
Di questo oggi tanti giovani, anche politicamente molto lontani da noi, incominciano a convincersene.
Il manifesto è, appunto, un segnale dell'inizio di una riflessione su questi drammi.
Infatti, vi si legge:

  • “Per loro la politica è: furbizia, alchimie, sofismi e astuzie: un anno fa dalla stessa maggioranza si sollevò la crisi e la verifica della giunta perché tutto era e andava male. Oggi l’astuzia: sostengono che tutto va benissimo: dall’auto-crticitica  all’auto-celebrazione”

I vincitori del 16 aprile non concepiscono il governo del proprio paese come un valore in sé, ma lo vedono come una pertica su cui arrampicarsi per raggiungere nuovi traguardi: per esempio il Consorzio di Bonifica, il Consiglio Regionale o il Parlamento.
In relazione a tale tesi il manifesto recita:
“La vita politica del paese è precipitata in un grande marasma e, all’origine di tutto, sta il fallimento di “Rinascimento Cauloniese”… .E il suo dichiarato fallimento di ieri viene oggi indirizzato ad altre mete o conquiste.”
Nel manifesto è confermato il giudizio, che già in altre occasioni Forza Italia aveva espresso: “Rinascimento Cauloniese” è fallito. E’ un giudizio che a Caulonia è molto diffuso. E’ un giudizio importante anche perché a formularlo non è uno qualsiasi; ma è l’esponente più votato di “Rinascimento Cauloniese” e che nella graduatoria dei candidati più votati nelle elezioni del 2000 si è collocato al secondo posto, subito dopo Ninni Riccio, della lista Caulonia 2000.
Il nostro giudizio su questo punto, però, è molto diverso da quello di Forza Italia e di tanti altri uomini che oggi sono all’opposizione.
Per noi “Rinascimento Cauloniese” non è fallito, ma ha raggiunto pienamente gli obiettivi che si era prefissati: prendersi in mano il Comune.
Non era al centro degli interessi degli attuali amministratori il buon governo. Per cui non hanno fallito nulla. .
Il paese, invece, a causa di questa amministrazione, ha subito danni gravissimi.

 

 

Caulonia li, 8 giugno 2003  

Dott. Frammartino Nicola