"
Relazione di Franco Commisso " |
|
|
|
Cari
Concittadini La scheda che intendo sviluppare questa sera si occuperà della gestione dei lavori pubblici non solo sotto laspetto tecnico, ma anche dal punto di vista politico perché i due aspetti non possono essere sono disgiunti. Per anticipare il giudizio sulloperato di questa Giunta basti solo ricordare che in tre anni di amministrazione si sono avvicendati TRE ASSESSORI ai Lavori Pubblici , ciò dimostra il clima non certo idilliaco che ha caratterizzato questa fase amministrativa . Premetto che limpostazione che insieme vogliamo dare a questa iniziativa non è solo di critica, come è prassi che lopposizione debba fare, ma vuole anche essere costruttiva come del resto abbiamo sempre fatto in questi tre anni. Prendiamo ad esempio la questione sanità a Caulonia . 1) Più di un anno fa il Comitato CAULONIA 2000 aveva promosso un convegno per mettere in evidenza alcuni problemi importanti che riguardano la Sanità a Caulonia. RICORDO : - La chiusura del Centro Prelievi a Caulonia Superiore, con gli evidenti problemi arrecati alla popolazione più anziana; - Il rischio di Chiusura del Centro AIAS a Caulonia Marina, dove si adducevano come motivazione problemi di carattere logistico e funzionale; - Il blocco Lavori, da più di due anni, della Struttura del Poliambulatorio a Caulonia Marina; - Ed infine la Mancata ed effettiva istituzione del Distretto Sanitario, dove ad oggi sono pochissimi i servizi andati in funzione rispetto a quelli previsti nella delibera di istituzione . In quella occasione non siè cercata la polemica facile, ma si è fatto il massimo sforzo per coagulare il più largo consenso, in questa direzione è la collaborazione intrapresa con lAssociazione Commercianti e quella con lAmministrazione Comunale. Successivamente, come era largamente prevedibile, liniziativa è passata nelle mani della Amministrazione, ma anche se le condizioni sono cambiate, in quanto è stata sostituita alla Direzione dellASL la Stroili ed è arrivato il nuovo presidente Filocamo, la situazione non è migliorata, anzi i problemi si sono accentuati basta sottolineare il trasferimento del Centro AIAS ad ELLERA. 2) Il secondo aspetto che voglio ricordare è la questione del Piano Regolatore Generale. E del marzo 2000 la delibera di Adozione della passata Giunta guidata dal prof. Frammartino, che ha portato in Consiglio Comunale dopo più di 40 anni di attesa . Il Piano è stato oggetto di molte critiche, sia sul contenuto sia sullopportunità di adottarlo in fine legislatura. Certo come tutte le cose anche il PRG è migliorabile, io stesso in fase di adozione ho sollevato critiche ed ho proposto miglioramenti, ma quello che voglio sottolineare è come la nuova Giunta del Dott. Lia si è proposta non solo su questo problema, ma come accennerò più avanti, in modo più generale su tutti i problemi che si pongono quando cè un cambiamento di Amministrazione. Ciò che è avvenuto è che tale avvicendamento è stato considerato non come un atto di normale svolgersi della vita amministrativa di una comunità, ma bensì loccasione per aprire nella cittadinanza cauloniese una frattura profonda ed una diffusa divisione. Tutto ciò è stato il corollario a quanto si è seminato durante la campagna elettorale, dove si è utilizzato un linguaggio ed un clima di esasperazione fino a portarlo sul piano dellinsulto personale come è accaduto durante il Consiglio di investitura della nuova giunta nel maggio del 2000 . Questo modo di fare, ha fatto si che su ogni atto della passata Giunta cadesse un giudizio pesantemente negativo e che su tutte le iniziative in itinere fosse imposto un netto stop. In questa direzione è il caso del P.R.G. che è stato sepolto per più di un anno, senza peraltro procedere alla nomina dellAssessore al ramo . Oggi dopo tre anni si aspetta il Decreto finale di approvazione della Regione Calabria che ci restituisce questo strumento urbanistico nelle stesse condizioni di come era stato adottato nella Giunta Frammartino e quindi a ragione si può dire che sono stati persi tre anni di programmazione urbanistica del territorio . 3) Terzo ed ultimo aspetto che voglio trattare è relativo alla questione sui Danni Alluvionali del settembre 2000. Il nostro territorio come è noto è stato profondamente dissestato ed innumerevoli sono stati i danni arrecati sia ai beni privati che alle opere pubbliche . A causa di tale sfortunato evento sono giunti nel nostro Comune finanziamenti per oltre 15 miliardi di vecchie lire, che rappresentano una somma straordinaria che mai un amministratore abbia potuto disporre durante tutta la storia amministrativa del comune . Dopo anni di vacche magre, dichiarazioni di dissesti finanziari ecc, finalmente questa poteva e doveva essere la fase del riscatto Purtroppo questa opportunità è coincisa con la presenza di una Amministrazione deficitaria sia sotto il profilo politico che programmatico. Innumerevoli sono stati gli errori. Invece di attuare un clima di collaborazione con tutto il Consiglio Comunale, come era lecito aspettarsi in una fase di estrema difficoltà, si è scelta la linea isolazionista e della contrapposizione . Esempi di tale pratica sono : a) Nomina di parte dei progettisti incaricati, con ulteriore disdicevole differenziazione di trattamento economico, che ha provocato problemi dentro i gruppi di professionisti ed ha fatto si che dei 90 giorni previsti in seno di convenzione per la stesura dei progetti, questi tempi non sono mai stati rispettati . b) Revoca dellincarico del Prof. De Rossi per la progettazione del Lungo Mare, dopo il pagamento di circa 60 milioni di lire di parcella, per cambiare i progettisti . Certo è lecito che la nuova Giunta insediandosi si è trovata sul tavolo un progetto esecutivo già redatto, ma ancora da approvare e che magari la progettazione eseguita non fosse ritenuta confacente con le loro aspettative . Ma prima di bruciare 60 milioni, forse era possibile trovare una soluzione che potesse in qualche modo salvaguardare i due aspetti evidenziati, economico e progettuale. Come al solito si è scelta la linea dello scontro, senza tenere in minima attenzione alla situazione finanziaria dellEnte che come sarà evidenziato negli altri interventi è molto difficile. c) Altra pratica da contestare, a mio avviso, è quella di utilizzare le opere pubbliche per bassi profili di clientelismo. Uno dei finanziamenti in fase di realizzazione è il progetto sul ripristino della viabilità stradale di importo pari a 500 milioni, che faceva parte del contributo di tre miliardi sulle infrastrutture, dove 2,5 miliardi sono stati destinati al progetto del Lungo Mare.Questa somma di 500 milioni è stata polverizzata in una miriade di sottointerventi fino ad importi di 20 milioni, che invece di risolvere in maniera definitiva 1, 2, 3 problemi veramente importanti, provocherà soluzioni precarie e di facciata che nel giro di qualche mese scompariranno sul territorio. d) Nella stessa direzione sono da valutare molti interventi puntuali sullilluminazione pubblica, dove da una parte in sede di bilancio si dice della grande influenza sul piano della spesa corrente, ma invece di procedere di conseguenza al contenimento con opere di razionalizzazione e di risparmio energetico, si va ancora una volta sulla via della pratica clientelare. e) Altro progetto che voglio brevemente trattare è quello sul risanamento del Centro Storico, finanziamento di oltre 4 miliardi di lire. Questo intervento è quello che attualmente si trova più in ritardo, perché la progettazione precedentemente eseguita non è stata ritenuta, dallAutorità di Bacino di Catanzaro, confacente con le finalità del finanziamento. Per tale motivo ancora non è stata consegnata la nuova progettazione. Su questo delicato problema molte forze politiche di opposizione allattuale Giunta hanno chiesto ed ottenuto la convocazione di un Consiglio Comunale aperto dove dalla Cittadinanza era pervenuta la richiesta di introdurre nella progettazione in itinere, interventi su alcune aree ai piedi della rupe, interessati da notevoli movimenti franosi che possono mettere in serio rischio la stabilità di interi caseggiati densamente abitati, mi riferisco alle zone di Parma, Tinari e S. Giuseppe, dove, in questultimo caso, il moto franoso è percepibile con chiarezza anche da occhi profani e dove la cittadinanza non ha altra colpa che quella di avervi costruita la propria casa, dopo anni di sacrifici, su un suolo che sin dagli inizi degli anni 80 era stato inserito nelle aree edificabili del vecchio Programma di Fabbricazione. Lauspicio è che questa drammatica problematica possa trovare finalmente soluzione .
|
|
Caulonia li, 27 Aprile 2003 |
Francesco
Commisso
|