"RELAZIONE
INTRODUTTIVA DELLASSEMBLEA POPOLARE" |
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Sono
passati più di tre anni dalle ultime elezioni amministrative. Nei
pochi minuti che ho a disposizione tenterò di sottoporre alla vostra
riflessione alcune considerazioni sulloperato dellattuale
Amministrazione comunale. Quando sostengo che Caulonia attraversa una crisi straordinariamente grave, che la fase che sta vivendo si deve collocare all'interno di un trend che è cominciato molto tempo fa e che non si sa quando finirà, vorrei essere creduta, perché questa mia analisi, intanto è sostenuta da fatti e poi perché non porta acqua a nessun mulino, non è di parte. Certo, la crisi che attraversa il nostro paese, è una crisi economica in primo luogo; sul ceppo di questa crisi si è innestata la crisi politica e culturale. Dinnanzi ai compiti e alle responsabilità che aveva di fronte, la classe dirigente cittadina, e non mi riferisco esclusivamente alla classe politica, non è riuscita nel corso dei decenni a dimostrare unadeguata sensibilità e spesso ha prodotto solo discorsi, preoccupandosi più dei successi elettorali che dei problemi del paese. Questo, probabilmente, a mio avviso, spiega da un lato la fuga dalla politica e dallaltro perchè il Comune di Caulonia, se messo a confronto con quelli del nostro comprensorio, risulta quello peggio amministrato. In questo stesso periodo, alcuni Comuni sempre di questa area geografica, sono cresciuti a vista d'occhio. Penso al Comune di Roccella J., che ha realizzato negli ultimi 40 anni investimenti pari a 20 volte di quelli realizzati dal nostro. Penso
al Comune di Siderno cresciuto tanto rapidamente che è diventato
una vera e propria cittadina. Penso a Marina di Gioiosa, penso a Monasterace
ecc. A Caulonia non c'è stato un semplice decadimento. Il paese è letteralmente precipitato. Quale Partito della Prima Repubblica può scrollarsi di dosso la sua parte di responsabilità di questa decadenza? Nessuno. Nè la DC, nè il PCI, nè il PSI, per limitarci ai maggiori. L'attuale situazione di Caulonia non è un fatto eccezionale nella storia dei popoli. In ogni epoca ci sono state città e nazioni che si sono travate in questa condizione. Se hanno trovato in sé l'energia, la forza morale di reagire sono sopravvissute, se questa energia non hanno trovata sono decadute, sopraffatte da altri popoli ed altre comunità. La storia è andata avanti lo stesso; non è venuto il diluvio universale.
Così
sarà per Caulonia. Nelle situazioni critiche occorre che donne e uomini di buona volontà, animati da sana passione, da generosità, motivati dallautentica consapevolezza che governare non è unicamente gestire potere a proprio uso e consumo, ma servire il proprio paese, si spendano senza riserve avendo il coraggio e lumiltà, e non larroganza, di correre il rischio di commettere errori cercando, di fronte alle difficoltà, ciò che unisce senza esasperare o strumentalizzare ciò che divide. Già si avverte che la nostra è sempre meno comunità e le cause sono diverse e molte di queste remote. Resta comunque il fatto che il degrado è crescente e bisogna porvi un freno e incominciare a progettare e operare per una inversione di tendenza. E un dovere, oltre che politico, morale. Non è vero che Caulonia è un paese ingovernabile. Certo, rispetto ad altri paesi, anche viciniori, presenta maggiori difficoltà a causa della struttura eterogenea e composita del territorio e delle popolazioni che vi abitano. Proprio per questo occorrono: maggiore impegno, grande assunzione di responsabilità, ma soprattutto ricerca di maggiore unità.
Questa è la parte del mio intervento che contiene le considerazioni più oggettive che sono riuscita a maturare.Ora passo alla parte più politica, più critica e vorrei proprio partire dalla scaletta che costituisce la prima parte del nostro manifesto (cronaca di un fallimento politico, amministrativo, culturale, progettuale) e invertendo lordine desidero soffermarmi brevemente sullaspetto culturale- progettuale perché ritengo che tutto il resto non possa non essere che una ineludibile conseguenza. Qual era lhumus culturale da cui è scaturito il progetto, quello vero, sulle cui basi si è costituita la coalizione Rinascimento cauloniese, quello delineato nelle linee programmatiche? O quello annunciato nel manifesto I primi cento giorni completamente disatteso? No, il progetto vero era quello di mettere insieme delle persone, tutte rispettabilissime, organizzare una propaganda allinsegna dellaggressività e argomentata su tante di bugie (Laccertamento sui tributi per sette miliardiecc.) per sconfiggere la coalizione che governava il Comune . Che una compagine che si presenta alle elezioni voglia vincere è più che legittimo e chi perde, perde; Bisogna saper perdere recitava la canzoncina dei ventanni di molti di noi. Noi ritengo abbiamo saputo perdere tantè che ci siamo organizzati allopposizione come Comitato Cittadino Caulonia 2000 insieme ad altre forze del paese, come Progressisti in una fase successiva; e siamo riusciti in questi anni, nonostante il trattamento poco gentile da parte dei vincitori (quelli dentro il consiglio, non tutti per dir la verità, e quelli fuori) a sostenere e mantenere un minimo di vivacità di dibattito nel paese. Penso che se ciò non fosse avvenuto oggi sarebbe stato più difficile e avrebbe richiesto molto più tempo la costruzione di una controffensiva democratica che, invece, da oggi possiamo cominciare a costruire. Il problema, comunque, non è tanto quello di chi ha vinto, ma quello che sta continuando a perdere Caulonia perché lattuale maggioranza non ha saputo vincere. La compagine che attualmente amministra il nostro Comune non ha vinto le elezioni del 16 aprile 2000 sulla base di un progetto per governare il paese, ma, come ho già detto, la finalità precipua della coalizione Rinascimento cauloniese era quella di abbattere la precedente amministrazione. Il difetto di una progettualità propositiva ha avuto come conseguenza inevitabile lemergere delle conflittualità interne alla maggioranza stessa che, se fino ad un anno fa, sono rimaste pressoché allo stato latente, nellautunno scorso sono esplose con la presa di posizione da parte di 5 componenti della maggioranza che hanno sottoscritto un documento nel quale, apertis verbis, veniva sancito il fallimento di Rinascimento cauloniese. La quasi palingenesi dellesecutivo precedente si è rivelato un tentativo mal riuscito per rimuovere il clima di disagio e di tensione interni alla maggioranza, tantè che due assessori della precedente giunta,pur essendo stati riconfermati,non hanno accettato il rinnovo dellincarico e, insieme ad un altro consigliere di maggioranza, sono passati addirittura allopposizione. Tutto questo non può che avere conseguenze nefaste per il paese. Altro elemento negativo per una coalizione vincente è lincapacità, o la non volontà, di tentare di riconciliare il paese dopo una campagna elettorale molto tesa. I nostri amministratori e i loro sostenitori in questi tre anni hanno impegnato gran parte delle loro energie e del loro tempo ad aggredire lopposizione e a denigrare la precedente Amministrazione.
Eppure ritengo che la precedente Amministrazione abbia fatto un tentativo molto serio di fare uscire il paese da questa corsa verso l'abisso e che l'attuale, invece, lo abbia riportato prepotentemente in quel trend di cui ho parlato all'inizio del mio intervento. E' difficile in un intervento di pochi minuti ricreare il clima di entusiasmo, di impegno e anche di responsabilità che cera in quegli anni in ognuno di noi. Sentivamo di vivere unesperienza straordinaria, sentivamo che ogni minuto perso era un spreco che il paese non poteva permettersi. Non cera occasione in cui ci incontravamo senza chiederci cosa potevamo fare di più e di nuovo per il paese. Non è descrivibile quellesperienza. Però qualcosa di quello che quellAmministrazione ha fatto merita di essere ricordato, perché aiuta il nostro dibattito politico. In ogni caso, poiché le mie modeste riflessioni si propongono di offrire anche a voi lopportunità di stabilire se il paese, passando dalla vecchia Amministrazione alla nuova abbia effettuato un passo avanti oppure un passo indietro, non posso fare a meno di indicare le più importanti realizzazioni di quellAmministrazione, il confronto fatelo voi con spirito sereno guardando al futuro più che al passato. Dopo tre anni a me sembra che qualche conclusione da questo confronto si possa trarre.
Il P.R.G. Basterebbe solo questo per ricordare quellAmministrazione come una delle migliori esperienze amministrative che abbia avuto Caulonia negli ultimi decenni. L'unico rammarico che si può avere, è che è stato adottato con almeno 40 anni di ritardo. Se il Comune di Caulonia l'avesse adottato negli anni '50, forse la nostra storia sarebbe stata diversa. Lopposizione di allora, quella che operava dentro la maggioranza, la Sinistra Democratica, sul dibattito che noi abbiamo proposto al paese su questo problema, così importante, è stata completamente assente. Ha vissuto la discussione sul PRG con unostilità incredibile. La Sinistra ha parlato di PRG per oltre 30 anni e quando è venuto il momento di farlo, ha assistito a tutta la discussione distaccata, fredda, tifando silenziosamente per la sua non adozione. Questo stato danimo, nascosto per anni, esplode pochi giorni dopo lapprovazione con un articolo pubblicato sul Quotidiano in cui veniva sostenuto che la delibera di adozione del Piano era nulla. La delibera era perfettamente legittima, tantè vero che quel Piano tra qualche giorno dovrebbe essere approvato dalla Regione Calabria. Finanze comunali. Negli anni 1995-2000 la situazione finanziaria dell'Ente è stata profondamente migliorata. Costante preoccupazione di quellAmministrazione è stata la riorganizzazione degli uffici comunali facenti parte dellArea Finanziaria ed in particolar modo gli uffici Tasse e Tributi che dopo il collocamento a riposo del responsabile dellUfficio, ha costituito per lAmministrazione uno dei problemi più gravi. Si tenga presente che le precedenti Amministrazioni, attenendosi ad una cultura clientelare, come daltronde lattuale, non ha mai dedicato alcuna attenzione ad un riorganizzazione sostanziale e non formale degli uffici comunali, forse per non toccare piccoli privilegi. La precedente Amministrazione si è trovata di fronte ad una situazione di grande disordine e per avere un Responsabile dellArea Finanziaria ha dovuto aspettare il 1999. Nonostante questi problemi enormi ereditati dal passato, è stato dato un forte contributo al pagamento della montagna di debiti degli anni precedenti. Il Comune in quegli anni ha esborsato per debiti pregressi una somma pari ad oltre 7 miliardi di lire. Quando la precedente Amministrazione è entrata in carica il Comune aveva un Avanzo di Amministrazione pari a 5,5 miliardi, quando l'ha lasciato l'Avanzo era pari a 4 miliardi; se a questi si aggiungono i 7 miliardi pagati per i debiti di anni precedenti, si deduce che l'Avanzo di Amministrazione è stato incrementato di 5,5 miliardi di lire. Contemporaneamente il Comune ha realizzato, con fondi di bilancio, opere pubbliche non trascurabili: si pensi alla Piazzetta San Biagio, alla Piazzetta Municipio, a questa sala, alla sistemazione del Bivio a Caulonia Marina, alla villetta Comunale, a Piazza della Pace, sempre a Caulonia Marina. E' stato deciso il trasferimento del Poliambulatorio, (attualmente in costruzione a Caulonia Marina) da una delle cosiddette "vasche" di Caulonia Marina in un'area adiacente. Decisione quanto mai saggia ed opportuna. Con questa decisione la precedente Amministrazione ha regalato alla comunità un'area che stava per essere cementificata e sulla quale ora, grazie a quella decisione faticosamente portata a compimento, sta sorgendo una villa.
Nel campo della cultura in quegli anni sono state fatte mille iniziative. Una fra tutte voglio ricordare: Tarantella Power. Né la circostanza che gli attuali amministratori se la siano appropriata, facendo intendere al paese che è stata una loro idea ed escludendo ruvidamente coloro che l'hanno pensata e ne hanno organizzato la prima edizione, può modificare la verità storica. La storia è andata sempre così: i vincitori la storia se la sono scritta e l'hanno raccontata sempre loro. Concludo il mio intervento con un appello che rivolgo a presenti e non: rimbocchiamoci le maniche, armiamoci di buona volontà, cerchiamo insieme,guardando al futuro, di far uscire il nostro paese da questo stato di torpore e di disgregazione in cui attualmente si trova. Eun nostro diritto, ma soprattutto, un nostro dovere.
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Caulonia li, 27 APRILE 2003 |
TERESA GIAMBA
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