La
sanità a Caulonia |
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Il
problema della sanità pubblica a Caulonia si è notevolmente
aggravato in quest'ultimo periodo. |
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La sanità a Caulonia
Nella risposta del Sindaco, firmata anche dalla dott.ssa Rosa Femia, consigliere delegato alla Sanità, si legge: “Premesso che qualche anno addietro, quando l’interpellante prof. Nicola Frammartino, attuale capo-gruppo dei progressisti ricopriva la carica di Sindaco, i problemi della Sanità a Caulonia erano gravi ed urgenti almeno quanto adesso”. Innanzitutto, riteniamo che i problemi sanitari si siano aggravati, perché i problemi di questo tipo se non vengono risolti tendono ad aggravarsi. Inoltre, pensiamo che dopo tutte le polemiche che gli attuali amministratori hanno scatenato su questo problema non sia serio lavarsi le mani con una frase come quella sopra indicata, perché allora viene spontaneo chiedere ai nostri amministratori comunali: “Ma cosa avete fatto in questi due anni? Come avete impiegato il vostro tempo al Comune? Come mai non avete trovato né il tempo né le risorse necessarie per una soluzione, anche provvisoria, di questi problemi la cui straordinaria gravità avevate evidenziato voi stessi? Nel momento in cui abbiamo inviato al Sindaco la lettera sopra riportata non conoscevamo la situazione dell’acqua “potabile”; quindi, non ne facevamo cenno. Dopo avere letto il tabulato contenente i risultati delle analisi ed avere appresso che presso alcune fontane pubbliche erano stati affissi i manifesti contenenti il comunicato che l’acqua non era potabile, facciamo alcune osservazioni:
Inoltre,
si sa con certezza che l’acqua era inquinata il 16 luglio 2002,
ma non si sa se lo era 10-15 giorni prima (al tempo della nostra lettera
e della risposta degli amministratori) o mesi prima.Tuttavia, non si può
escludere questa possibilità. Noi chiediamo agli amministratori comunali di smentire la circostanza che davvero le precedenti analisi risalgono alla fine di gennaio, perché sarebbe un fatto molto grave. Nella lettera di risposta il Sindaco così scrive: "l'Amministrazione cura il controllo dell’acqua potabile come previsto dalle norme vigenti nella nostra ASL”. Leggendo queste righe e ricordando le aspre polemiche e le “pacifiche” iniziative di protesta organizzate a suo tempo dagli attuali amministratori, pensavamo che tutto essi avrebbero potuto trascurare, ma non il controllo settimanale o al massimo quindicinale dell’acqua potabile. La vicenda è talmente grave da apparire incredibile. In breve, possiamo dire con certezza che:
L’Amministrazione
dei medici che tanto sfoggio ha fatto di questa sua qualità (“Siamo
tanti medici” dicevano) da questa vicenda ne esce screditata
per non aver impedito, per semplice leggerezza, che il paese bevesse acqua
infiltrata da liquami fognari.
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Caulonia li, Settembre 2002 |
Progressisti aderenti ai DS |