Risposta alla lettera aperta del Sindaco del 20 Gennaio 2000
Dott. Domenico Lia coord. club "Forza Italia" di Caulonia

TANTO PER CHIAREZZA


Egregio Signor Sindaco, a seguito della Sua lettera a me inviata e divulgata nel Paese, mi corre l'obbligo di farLe presente quanto appresso: Signor Sindaco, con la nostra lettera aperta, non abbiamo inteso "sfidare" nessuno e men che meno Lei. Ci siamo permessi di invitarLa ad un "civile, sereno e pacato" confronto per spiegare ai cittadini il gravissimo problema dei tributi locali che pesano come un macigno sulla nostra, gente. Evidentemente, in questo Paese, la politica si è, a tal punto, imbarbarita che un confronto viene inteso come sfida e si ritiene molto più facile ed opportuno insinuare, pettegolare, seminare odio, piuttosto che confrontarsi civilmente nel tentativo di dare risposte al Paese (che poi è la sola cosa che, realmente, conta). Lei, da politico consumato ed, abbondantemente, sperimentato, con 40 anni di presenza attiva e determinante sulla scena
( la mia, come Ella stessa mi ha ricordato, è iniziata e si è conclusa solo pochi mesi), con sottile eleganza, cambiarle carte e si vittimizza. Parla di aggressioni, di "istigazione alla violenza", di attacchi volgari e trasforma la nostra richiesta di dialogo in una sfida..........anzi dice testualmente "è la terza sfida che ricevo". A questo punto è doveroso fare, almeno, un poco
di chiarezza e lo facciamo, ci creda, usando violenza alla nostra concezione della politica. Secondo Lei la prima sfida è rappresentata dal manifesto del Partito Popolare del 10 agosto 1999, in cui veniva invitata
ad un "pubblico, civile e sereno confronto ", ma, volutamente, dimentica che quel manifesto era solo una parziale risposta al Suo manifesto del 29 luglio 1999 in cui, dopo una esagerata e discutibile autoesaltazione, tenta I' affondo nell' ennesimo tentativo di distruggere, politicamente e moralmente, l'avversario parlando di "svolta profonda" da Lei impressa dopo anni di "...poca trasparenza nell'azione amministrativa, assoluta indifferenza verso
Ì problemi della collettività, di clientelismo esagerato..." Questa la fotografìa che ha esibito di tutte le Amministrazioni, tranne la Sua... naturalmente Mi perdoni se glielo ricordo, ma Ella non parlava solo dei suoi avversari politici ( e sarebbe stata, comunque, cosa esecrabile), ma , picchiando, si fa per dire, a trecentosessanta gradi, anche di gente che l'ha votata e l'ha sostenuta, che era ed è molto vicina a Lei. Non riesco a vedere riconoscenza e generosità in tutto questo. E poi, perché queste cose non le ha dette nell'ultima campagna elettorale da cui è nata la Sua elezione a Sindaco? I Suoi suggerimenti, i Suoi giusti suggerimenti di non farmi coinvolgere da dinamiche e aberrazioni politiche che, nel nostro Paese, hanno tenuto il campo negli anni sessanta e, io aggiungo, settanta, li accetto in toto e ne faccio tesoro. Chi meglio di Lei può perorare la causa della non ricaduta di un periodo in cui la "mala politica" ha distrutto, politicamente e moralmente tante brave persone? Chi meglio di lei che ne è stato, forse in buona fede e forse non valutandone le valutandone le conseguenze nefaste, attore convinto e appassionato? Io credo, e mi perdoni l'ardire, che sia il caso di chiudere, definitivamente e per davvero, questa pagina, di non parlarne neanche, di dimenticare. Lei è persona molto accorta e focalizza bene chi aggredisce, chi semina odio e violenza, chi tenta di distruggere l'avversario, chi "butta la pietra e nasconde la mano"... anche se il gioco è, ormai, scoperto. E questo non è, e Lei lo sa, il gioco della Coalizione che mi onoro di rappresentare: glielo assicuro. A tal proposito mi permetto di dirLe che, a memoria d'uomo, mai un'amministrazione comunale ha avuto un'opposizione, in Consiglio ed in Paese, così comprensiva, pacata, razionale, civile, disponibile anche dinanzi a fatti gravissimi, come in questi anni. Altre amministrazioni (la memoria umana, a volte, è così labile e corta) hanno avuto decine di denunce anonime e firmate, autentiche campagne di maldicenze organizzate, valanghe di calunnie, tentativi di pubblico linciaggio. Però Lei non ha apprezzato! Probabilmente, perché pensa che tutto Le sia dovuto; anzi il Consiglio Comunale è stato da Lei trasformato in un podio permanente per attaccare, violentemente, persone assenti e, qualche volta, estranee alla vita amministrativa. "'Questo, Lei capirà, non le può esseri più consentito. Ma lasciamo stare queste cose. Certamente la gente non è interessata a polemiche di tal genere. Ritorniamo ai temi contenuti nella nostra lettera aperta e alle domande che abbiamo, posto e che avremmo voluto e vorremmo (lo riproponiamo e sarò io, come sembra desiderare, il Suo interlocutore) discutere con Lei e che, sinteticamente, riportiamo: 1) Quanti soldi costerà ai cittadini di Caulonia il discutibile appalto aggiudicato alla C.O.G.E.S.T, o meglio, quanti soldi saranno sottratti alla nostra gente e fini ranno nelle tasche di questa Società privata? 2) La convenzione con l'ETR sarà di qualche utilità per il Comune, oppure potevamo avere lo stesso servizio dalle Poste di Stato, risparmiando somme consistenti? 3) In questi cinque anni (1995/2000) mentre tanta gente bisognosa, ma dignitosa e responsabile, ha pagato, regolarmente,
le tasse, cosa ha realmente fatto l'Amministrazione Comunale per una equa politica delle entrate? 4) I ruoli sono stati emessi con regolarità oppure ci sono stati inspiegabili ritardi? Di queste cose Ella non parla! Mi permetta di dirlo sommessamente: Ella tenta, con grande maestria, di spostare il discorso; anzi dalla Sua risposta si potrebbe dedurre che Ella non vuole parlare dei problemi della gente, ma delle persone in modo che lo scontro non avvenga sul terreno politico e amministrativo, ma su quello personale. Un ( ultima cosa: io, Domenico Lia, Le ho proposto un incontro tra un nostro rappresentante e Lei e l'ho fatto nella veste di coordinatore dell'Assemblea Costituente e non di candidato a Sindaco, perché, finora, questa è solo una proposta del mio Partito. Avrei potuto, benissimo, essere io a confrontarmi (nessuno lo ha escluso), ma essendo la nostra una Coalizione politica che riesce a lavorare ed elaborare collegialmente (e questa non è una cosa da poco in un momento in cui v'è un tentativo di sequestrare in pochissime mani la vita del Paese) avremmo mandato, per rispetto anzitutto alla Sua figura professionale e istituzionale, la persona più competente ed esperta in questa materia e non per " farLe tremare le vene ed i polsi" come Ella, con cipiglio guerresco, dice, ma per tentare di elevare il tono del dibattito, spiegare le nostre perplessità, ascoltare le Sue ragioni ed , eventualmente, correggere le nostre convinzioni. Ella, tutto ciò lo ha capito benissimo, ma ha voluto deliberatamente maliziosamente bluffare, dandone una signficazione distorta cinica e, lo dico senza acredine alquanto offensiva. Non gliene voglio, ma si ricordi del Suo consiglio sugli anni sessanta. Guardi quanti passi indietro ha fatto questo Paese negli ultimi cinque anni! Pensi, Signor Sindaco, che nell'era della globalizzazione e della moneta unica, alcuni suoi, non disinteressati collaboratori, unitamente a patetici postulanti, in Caulonia Superiore vanno diffondendo l'idea che io non dovrei essere votato, perché residente in Caulonia Marina: pensi ...in Caulonia Marina. Lei capirà che si tratta di una stupida, rozza ed ottusa riedizione di una pseudo cultura che il Paese aveva sconfìtto trent'anni fa. Mi consenta: Ella, nella sua risposta, mi da tanti consigli ed io Le prometto che rifletterò con animo sereno; La ringrazio e voglio ricambiare anch'io consigliandoLa di essere, veramente, meno prigioniero del passato, di liberarsi da quel tal grumo di rancore ingiustificato che La spinge ad una furbesca concezione della politica che non l'aiuta e non La rende sereno nei giudizi, di liberarsi dall'eccessivo attaccamento al potere quale unico spazio vitale da conservare ad ogni costo e che La porta perciò, a vedere nei suoi contrappositori politici, nemici personali da abbattere; elementi questi che dalla Sua lettera, studiatamente buonista, prepotentemente traspaiono. Ebbene a questo proposito Le faccio una proposta: parliamo (in pubblico ed in privato) solo e soltanto dei problemi del Paese: dell'acqua potabile che manca, delle fogne che scorrono a mare, del regresso di Caulonia in fondo alla classifica dei Comuni della fascia Ionica e di tant' altro di questa natura. Lasciamo in pace l'onorabilità , l'intelligenza, la dignità, la storia, la vita delle persone!! Mi creda. Signor Sindaco, avremmo tutti da guadagnare! Il Paese e la civiltà innanzitutto!

Con altrettanta stima

Mimmo Lia