TANTO
PER CHIAREZZA
Egregio
Signor Sindaco, a seguito della Sua lettera a me inviata e divulgata nel
Paese, mi corre l'obbligo di farLe presente quanto appresso: Signor Sindaco,
con la nostra lettera aperta, non abbiamo inteso "sfidare" nessuno e men
che meno Lei. Ci siamo permessi di invitarLa ad un "civile, sereno e pacato"
confronto per spiegare ai cittadini il gravissimo problema dei tributi
locali che pesano come un macigno sulla nostra, gente. Evidentemente,
in questo Paese, la politica si è, a tal punto, imbarbarita che un confronto
viene inteso come sfida e si ritiene molto più facile ed opportuno insinuare,
pettegolare, seminare odio, piuttosto che confrontarsi civilmente nel
tentativo di dare risposte al Paese (che poi è la sola cosa che, realmente,
conta). Lei, da politico consumato ed, abbondantemente, sperimentato,
con 40 anni di presenza attiva e determinante sulla scena
( la mia, come Ella stessa mi ha ricordato, è iniziata e si è conclusa
solo pochi mesi), con sottile eleganza, cambiarle carte e si vittimizza.
Parla di aggressioni, di "istigazione alla violenza", di attacchi
volgari e trasforma la nostra richiesta di dialogo in una sfida..........anzi
dice testualmente "è la terza sfida che ricevo". A questo punto è doveroso
fare, almeno, un poco
di chiarezza e lo facciamo, ci creda, usando violenza alla nostra concezione
della politica. Secondo Lei la prima sfida è rappresentata dal manifesto
del Partito Popolare del 10 agosto 1999, in cui veniva invitata
ad un "pubblico, civile e sereno confronto ", ma, volutamente, dimentica
che quel manifesto era solo una parziale risposta al Suo manifesto del
29 luglio 1999 in cui, dopo una esagerata e discutibile autoesaltazione,
tenta I' affondo nell' ennesimo tentativo di distruggere, politicamente
e moralmente, l'avversario parlando di "svolta profonda" da Lei impressa
dopo anni di "...poca trasparenza nell'azione amministrativa, assoluta
indifferenza verso
Ì problemi della collettività, di clientelismo esagerato..." Questa la
fotografìa che ha esibito di tutte le Amministrazioni, tranne la Sua...
naturalmente Mi perdoni se glielo ricordo, ma Ella non parlava solo dei
suoi avversari politici ( e sarebbe stata, comunque, cosa esecrabile),
ma , picchiando, si fa per dire, a trecentosessanta gradi, anche di gente
che l'ha votata e l'ha sostenuta, che era ed è molto vicina a Lei. Non
riesco a vedere riconoscenza e generosità in tutto questo. E poi, perché
queste cose non le ha dette nell'ultima campagna elettorale da cui è nata
la Sua elezione a Sindaco? I Suoi suggerimenti, i Suoi giusti suggerimenti
di non farmi coinvolgere da dinamiche e aberrazioni politiche che, nel
nostro Paese, hanno tenuto il campo negli anni sessanta e, io aggiungo,
settanta, li accetto in toto e ne faccio tesoro. Chi meglio di Lei può
perorare la causa della non ricaduta di un periodo in cui la "mala politica"
ha distrutto, politicamente e moralmente tante brave persone? Chi meglio
di lei che ne è stato, forse in buona fede e forse non valutandone le
valutandone le conseguenze nefaste, attore convinto e appassionato? Io
credo, e mi perdoni l'ardire, che sia il caso di chiudere, definitivamente
e per davvero, questa pagina, di non parlarne neanche, di dimenticare.
Lei è persona molto accorta e focalizza bene chi aggredisce, chi semina
odio e violenza, chi tenta di distruggere l'avversario, chi "butta la
pietra e nasconde la mano"... anche se il gioco è, ormai, scoperto. E
questo non è, e Lei lo sa, il gioco della Coalizione che mi onoro di rappresentare:
glielo assicuro. A tal proposito mi permetto di dirLe che, a memoria d'uomo,
mai un'amministrazione comunale ha avuto un'opposizione, in Consiglio
ed in Paese, così comprensiva, pacata, razionale, civile, disponibile
anche dinanzi a fatti gravissimi, come in questi anni. Altre amministrazioni
(la memoria umana, a volte, è così labile e corta) hanno avuto decine
di denunce anonime e firmate, autentiche campagne di maldicenze organizzate,
valanghe di calunnie, tentativi di pubblico linciaggio. Però Lei non ha
apprezzato! Probabilmente, perché pensa che tutto Le sia dovuto; anzi
il Consiglio Comunale è stato da Lei trasformato in un podio permanente
per attaccare, violentemente, persone assenti e, qualche volta, estranee
alla vita amministrativa. "'Questo, Lei capirà, non le può esseri più
consentito. Ma lasciamo stare queste cose. Certamente la gente non è interessata
a polemiche di tal genere. Ritorniamo ai temi contenuti nella nostra lettera
aperta e alle domande che abbiamo, posto e che avremmo voluto e vorremmo
(lo riproponiamo e sarò io, come sembra desiderare, il Suo interlocutore)
discutere con Lei e che, sinteticamente, riportiamo: 1) Quanti soldi costerà
ai cittadini di Caulonia il discutibile appalto aggiudicato alla C.O.G.E.S.T,
o meglio, quanti soldi saranno sottratti alla nostra gente e fini ranno
nelle tasche di questa Società privata? 2) La convenzione con l'ETR sarà
di qualche utilità per il Comune, oppure potevamo avere lo stesso servizio
dalle Poste di Stato, risparmiando somme consistenti? 3) In questi cinque
anni (1995/2000) mentre tanta gente bisognosa, ma dignitosa e responsabile,
ha pagato, regolarmente,
le tasse, cosa ha realmente fatto l'Amministrazione Comunale per una equa
politica delle entrate? 4) I ruoli sono stati emessi con regolarità oppure
ci sono stati inspiegabili ritardi? Di queste cose Ella non parla! Mi
permetta di dirlo sommessamente: Ella tenta, con grande maestria, di spostare
il discorso; anzi dalla Sua risposta si potrebbe dedurre che Ella non
vuole parlare dei problemi della gente, ma delle persone in modo che lo
scontro non avvenga sul terreno politico e amministrativo, ma su quello
personale. Un ( ultima cosa: io, Domenico Lia, Le ho proposto un incontro
tra un nostro rappresentante e Lei e l'ho fatto nella veste di coordinatore
dell'Assemblea Costituente e non di candidato a Sindaco, perché, finora,
questa è solo una proposta del mio Partito. Avrei potuto, benissimo, essere
io a confrontarmi (nessuno lo ha escluso), ma essendo la nostra una Coalizione
politica che riesce a lavorare ed elaborare collegialmente (e questa non
è una cosa da poco in un momento in cui v'è un tentativo di sequestrare
in pochissime mani la vita del Paese) avremmo mandato, per rispetto anzitutto
alla Sua figura professionale e istituzionale, la persona più competente
ed esperta in questa materia e non per " farLe tremare le vene ed i polsi"
come Ella, con cipiglio guerresco, dice, ma per tentare di elevare il
tono del dibattito, spiegare le nostre perplessità, ascoltare le Sue ragioni
ed , eventualmente, correggere le nostre convinzioni. Ella, tutto ciò
lo ha capito benissimo, ma ha voluto deliberatamente maliziosamente bluffare,
dandone una signficazione distorta cinica e, lo dico senza acredine alquanto
offensiva. Non gliene voglio, ma si ricordi del Suo consiglio sugli anni
sessanta. Guardi quanti passi indietro ha fatto questo Paese negli ultimi
cinque anni! Pensi, Signor Sindaco, che nell'era della globalizzazione
e della moneta unica, alcuni suoi, non disinteressati collaboratori, unitamente
a patetici postulanti, in Caulonia Superiore vanno diffondendo l'idea
che io non dovrei essere votato, perché residente in Caulonia Marina:
pensi ...in Caulonia Marina. Lei capirà che si tratta di una stupida,
rozza ed ottusa riedizione di una pseudo cultura che il Paese aveva sconfìtto
trent'anni fa. Mi consenta: Ella, nella sua risposta, mi da tanti consigli
ed io Le prometto che rifletterò con animo sereno; La ringrazio e voglio
ricambiare anch'io consigliandoLa di essere, veramente, meno prigioniero
del passato, di liberarsi da quel tal grumo di rancore ingiustificato
che La spinge ad una furbesca concezione della politica che non l'aiuta
e non La rende sereno nei giudizi, di liberarsi dall'eccessivo attaccamento
al potere quale unico spazio vitale da conservare ad ogni costo e che
La porta perciò, a vedere nei suoi contrappositori politici, nemici personali
da abbattere; elementi questi che dalla Sua lettera, studiatamente buonista,
prepotentemente traspaiono. Ebbene a questo proposito Le faccio una proposta:
parliamo (in pubblico ed in privato) solo e soltanto dei problemi del
Paese: dell'acqua potabile che manca, delle fogne che scorrono a mare,
del regresso di Caulonia in fondo alla classifica dei Comuni della fascia
Ionica e di tant' altro di questa natura. Lasciamo in pace l'onorabilità
, l'intelligenza, la dignità, la storia, la vita delle persone!! Mi creda.
Signor Sindaco, avremmo tutti da guadagnare! Il Paese e la civiltà innanzitutto!
Con
altrettanta stima
Mimmo
Lia
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