« Un "azzurro" fra i diessini »
Armando Scuteri
La Gazzetta del Sud - Messina

Un report, sul più grande quotidiano del Sud, del conflitto interno alla sezione DS di Caulonia.


I Progressisti mettono sott'accusa le nomine della segretaria della Quercia, Frascà
« Un "azzurro" fra i diessini »

CAULONIA - «A Caulonia come a Roma. Neanche la provocazione di Moretti è servita a qualcosa».
Questa la sintesi di una severa testimonianza scritta dei progressisti aderenti ai Democratici di sinistra, che punta l'indice contro Liliana Frasca, già responsabile regionale della Cgil e da qualche mese segretario diessino a Caulonia.

Dopo aver ironizzato sulla convocazione del direttivo, avvenuta dopo tré mesi e mezzo dalla nomina a segretario, a fronte della convocazione del precedente comitato attesa più di due anni. i sottoscrittori del documento intitolato "Mezzo passo in avanti e due indietro'', mettono sott'accusa il leader locale del partito.

E scrivono: «Durante il direttivo Liliana Frasca ha comunicato i nominativi dei componenti della nuova segreteria della sezione scelti senza alcuna discussione, ne votazione».
Tra loro, secondo i progressisti, non c'è alcun rappresentante della minoranza. «Invece vi fa parte, probabilmente con le funzioni di vicesegretario, il vicesindaco dell'attuale giunta municipale», guidata dal forzista Domenico Lia.
"Una decisione, quella messa in atto da Frasca, che a parere dell'ex sindaco Nicola Frammartino, capofila dei progressisti, ufficializza «un avallo non confessato apertamente» dai Ds all'esecutivo di un primo cittadino espressione di Forza Italia.

Una scelta che i progressisti definiscono «grave», e sulla quale «U buon senso comune» avrebbe suggerito il preliminare di «una larga consultazione degli iscritti e dei simpatizzanti. Invece tutto è stato fatto alla chetichella».

Nel documento si legge ancora: «Tanti compagni si chiedono chi abbia decìso di schierare i Ds (nelle passate amministrative) a sostegno del candidato a sindaco di Forza Italia e di sostenerlo, una volta eletto? c'è stata una con­tropartita? quale?».

Una vicenda, questa interna alla Quercia, che «contìnua ad essere avvolta nel mistero più fìtto», autorizzando «ingiusti sospetti e gratuite illazioni su operazioni consociative in cui sarebbe coinvolto il partito».

Un «patto scellerato» che, il 26 maggio, quando si dovrà rinnnvare il consiglio provinciale, indurrà «più di un componente del direttivo diessino di Caulonia» a non votare il candidato della pro­pria coalizione politica.

Ecco perché i progressisti chie­dono «di operare in modo da dissipare ogni dubbio».

 

Caulonia li, Febbraio 2002

Armando Scuteri
La Gazzetta del Sud - Messina