Il lungomare: una vicenda comica ed originale
di Nicola Frammartino

Il nuovo progetto per il lungomare di Caulonia?
Niente di particolare; è solo una lottizzazione "clientelare" dei finanziamenti.


Una vicenda comica ed originale
Il lungomare: prendi uno e ne paghi due (progetti)

Durante i primi mesi di vita dell’ Amministrazione Comunale, gli attuali amministratori, presi da una furia polemica inspiegabile, hanno iniziato la loro esperienza amministrativa sviluppando una serie di polemiche velenose, quanto pretestuose, contro la precedente Giunta Municipale.

Una di queste polemiche si fondava sulla circostanza che la precedente Amministrazione, ora opposizione, aveva ordinato il progetto per il nuovo lungomare, per le quale, sempre secondo gli attuali amministratori, non vi era la opportuna copertura finanziaria.
Noi, allora amministratori, eravamo invece tutti contenti perchè la progettazione che avevamo ordinata si poteva realizzare tutta e subito.

A questo punto succede l’imprevedibile: l'attuale Amministrazione Comunale non vuole utilizzare il progetto nè intende discutere con il progettista per adeguarlo; lo contatta e chiude il rapporto dopo avergli pagato la parcella (più di 60 milioni), poi conferisce ad altri progettisti l’incarico per una nuova progettazione, sempre per il lungomare.

Perchè questa scelta dell’Amministrazione?
Sono molti a chiederselo e pensano a chissà quale marchingegno gli amministratori, nella loro finezza, abbiano pensato per realizzare il più bel lungomare del mondo.
Invece, niente di tutto questo.

Le ragioni di questo incredibile comportamento sono molto più banali: gli amministratori si erano lottizzati i finanziamenti.
Ad ogni amministratore era toccato un lotto, cioè un certo numero di miliardi corrispondenti ad un certo numero di incarichi per i quali poteva scegliere a suo piacimento il professionista.

Poichè il lungomare è rientrato in un certo lotto, quell’amministratore aveva il diritto di scegliere liberamente il professionista che più gradiva.

Tutto qui.

Certo la Corte dei Conti potrebbe chiedere spiegazioni per questo comportamento anomalo.

Lo sanno bene gli amministratori che stanno rischiando. Se un giorno la Corte dei Conti dovesse aprire un’indagine non si vittimizzino, perchè se la sono proprio cercata. Al Comune hanno arrecato consapevolmente un danno di oltre 60 milioni. Tutto per un’operazione clientelare.


Caulonia li, Gennaio 2002

Nicola Frammartino