UNA
COSA MAI VISTA PRIMA A CAULONIA:
DUE PROGETTI PER UNA STESSA OPERA
Cittadini,
L'Amministrazione Comunale ha incaricato alcuni tecnici a redigere
il progetto del lungomare.
La scelta è molto grave, perché il Comune dispone già del progetto per
quest'opera, elaborato dal professore Pietro Derossi, architetto di fama
nazionale, scelto dalla precedente Amministrazione.
Noi
non abbiamo nulla da dire sui tecnici scelti, tutti ottimi professionisti,
ma denunciamo con forza il malcostume di cui hanno dato prova gli attuali
amministratori facendo eseguire un secondo progetto per un'unica opera
da realizzare.
Nel nostro Comune una cosa simile non si era mai vista; mai nessun amministratore,
neanche il più sfacciato, aveva pensato di buttare a mare un progetto,
costato al Comune decine di milioni di lire, al solo scopo di ordinarne
un altro.
Nell'ultima riunione del Consiglio Comunale l'opposizione ha cercato
di convincere la maggioranza di non bruciare il progetto Derossi, ma di
modificarlo, semmai, per evitare di bruciare 60 milioni. Ma inutilmente.
Caulonia attraversa la fase politica più oscura degli ultimi 40 anni
e i risultati incominciano a vedersi. Si è puntato alla creazione di gruppi
di potere su base familiare mettendo fuori le forze politiche: un vecchio
progetto, realizzato dopo 15 anni di tentativi andati a vuoto, che è passato
attraverso lo sconvolgimento del tessuto democratico del paese costruito
dallo sforzo di tante generazioni passate.
Mai come in questi mesi il paese è stato tagliato fuori da ogni scelta.
Sono state prese decisioni per centinaia di milioni e per miliardi senza
uno straccio di discussione. Nessuna Amministrazione aveva mai operato
con tanta noncuranza verso l'opinione pubblica e verso settori della stessa
maggioranza.
Si è arrivati a questa situazione attraverso una campagna di insulti (per
distrarre la gente da vecchi scandali), di bugie (dicevano che
l'acqua non era potabile e che il Comune era sull'orlo del secondo dissesto),
di false promesse (101 giorni di lavoro all'anno per ogni disoccupato),
di aggressioni contro l'opposizione (si ricordi il Consiglio Comunale
del 4 maggio 2000) attraverso una politica arrogante come quella praticata
nella nomina dei revisori dei conti, la spesa dei 700 milioni di somme
urgenze, le 87 assunzioni fatte dagli uomini forti del nuovo corso con
il telefono di casa, il raddoppio delle indennità di carica degli amministratori
(portandola a 5.400.000 al mese per il Sindaco, a 2.700.000 per il
vice-Sindaco e a oltre 2.430.000 per gli assessori).
Chi sta facendo clientelismo, sa bene quello che fa, perché clientelismo
significa potere, dominio personale sulla comunità.
Proprio in questi giorni stanno arrivando le bollette per il pagamento
dell'acqua (ma l'acqua non era inquinata?) e mentre la gente è preoccupata,
perché non sa come fare per pagare, i nostri amministratori si permettono
il lusso di mandare in fumo 60 milioni.
Che distacco tra paese reale e paese legale !
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