Solo per chiarezza!
Amministrazione Comunale di Caulonia

L'amministrazione Comunale risponde alle accuse dell'opposizione sull'aumento delle indennità di carica da parte degli amministratori.


COMUNE DI CAULONIA
(Provincia di Reggio Calabria)

 

Solo per chiarezza !

Nei giorni scorsi il Paese è stato tappezzato da un manifesto in cui si denunciava l’aumento della indennità di carica da parte degli amministratori.
Se il fatto fosse vero, nei termini enunciati, la Giunta Comunale avrebbe fatto quello che hanno deliberato i pubblici amministratori di tutta Italia e  per stare nella nostra zona quelli di Siderno, di Locri, di Gioiosa, ecc. con una variante che avrebbero potuto percepire gli aumenti dal giugno 2000 – come s’è fatto in quasi tutti i paesi della Provincia – ed hanno spontaneamente rinunciato, facendo risparmiare al Comune decine di milioni, utilizzati per pagare gli sprechi degli amministratori precedenti.
Ma c’è un piccolo particolare: lo scandalo è inesistente perché la notizia è completamente falsa!

Per l’anno 2001 sono stati previsti in bilancio, per indennità di carica, 170 milioni e non 270 come falsamente riportato nel manifesto, contemporaneamente abbiamo preso impegno solenne che tale somma resterà invariata anche quando la giunta sarà composta da sei assessori e sarà eletto il presidente del Consiglio comunale.

Questo significa che il sindaco e gli assessori di Caulonia, una volta allargata la giunta ed eletto il presidente del consiglio, andranno a percepire un’indennità sensibilmente inferiore a quella prevista dalla legge e, certamente inferiore alla somma percepita dalla quasi totalità degli amministratori della regione Calabria.

Da notare il fatto che gli amministratori precedenti (sindaco Frammartino), con determina del 18. 9. 1997 non solo hanno fulmineamente aggiornato l’indennità al massimo consentito dalla legge, ma si sono creati un cosiddetto “staff” del sindaco per cui la spesa annua è stata di lire 174 milioni… a questi soldi bisogna aggiungere decine di milioni per “consulenze”.
Eppure in quel periodo il Comune era in aperto dissesto.
Nessuno ha pensato di fare allora un manifesto, né di gridare allo scandalo!

Oggi scoprono il moralismo, probabilmente disperati dal fatto che già si sentivano in tasca l’indennità per altri cinque anni. Sarebbero certamente più credibili nella loro proposta, qualora, scoperta la situazione finanziariamente disastrosa in cui hanno lasciato il Comune, avessero deciso di restituire le indennità percepite.
Sorvoliamo sul fatto che il sindaco Lia, per potersi dedicare al Comune ha dovuto farsi sostituire da un altro medico che paga regolarmente; sorvoliamo sul fatto che, per esempio, l’assessore Campisi, per cercare di mettere ordine nel disastrato settore del contenzioso, ha dovuto dedicarsi a tempo pieno, con un lavoro che non può essere ripagato se non dall’amore che porta al suo Paese e alla sua gente; e interroghiamoci sul perché, in consiglio comunale non è stata detta – da parte dell’ opposizione – una sola parola sulla previsione in bilancio della somma di 170 milioni!
Probabilmente è
mancato il coraggio di dire in consiglio le falsità riportate poi sul manifesto.

Se in tutta questa vicenda esiste uno scandalo consiste nel fatto che costoro per anni – certo  non per meriti loro – hanno rappresentato Caulonia.

Noi abbiamo preso l’impegno di amministrare il nostro Comune: in questo anno abbiamo ottenuto il triplo dei finanziamenti ottenuti in 5 anni dai precedenti amministratori, è questa la migliore risposta a chi, sconfitto dal voto popolare, confonde la politica con l’insulto rabbioso e con la sistematica diffusione di falsità e maldicenze.

Caulonia civile, saprà distinguere e dare adeguate risposte

 

 

Caulonia li, 12 Aprile 2001
Amministrazione Comunale di Caulonia