INTERVISTA
RILASCIATA DA NICOLA FRAMMARTINO
CAULONIA
2000. A distanza di poco meno di un anno
dalle ultime elezioni amministrative i Progressisti hanno affisso un
manifesto, il primo, dopo un anno. Non le sembra che essi abbiano perduto
l’iniziativa politica dopo la formazione di quest’Amministrazione?
Nicola Frammartino. Penso proprio
di sì: sono stati un po’ incerti sul da farsi.
Dopo le elezioni si sono create situazioni molto delicate e anche impreviste
ed essi hanno avuto qualche attimo d’incertezza.
CAULONIA 2000.
Ora hanno superato quell'attimo d'incertezza, come dice lei. Se l'hanno
superato dove è approdata la loro riflessione?
Nicola Frammartino. Si l'hanno
superato e la loro riflessione è tutta condensata nel manifesto.
CAULONIA
2000.
E’ un manifesto molto equilibrato: questi sono i giudizi più
diffusi. Questo giudizio equivale a dire che non hanno colpito nessuno
, che quindi non hanno detto nulla d'interessante?
Nicola Frammartino. Sì,
il manifesto è stato giudicato equilibrato. Che non fosse contro
nessuno in particolare, sono d’accordo. Che non abbiano detto
nulla d'interessante, è possibile. Su questo giudichi lei. Essi
non volevano colpire nessuno, ma solo incominciare una riflessione sulla
situazione politica di Caulonia dopo la costituzione della nuova Amministrazione
Comunale.
Hanno detto sull’Amministrazione Comunale parole molto chiare:
quelle che il paese si aspettava. Le cose al Comune non vanno bene e
l’Amministrazione è stata molto al di sotto delle attese.
C’è da sperare che gli amministratori non continuino a
ripetere: “aspettate e vedrete”, perché non c’è
nulla da aspettare e nulla da vedere, ma solo da cominciare a cambiare,
e subito.
CAULONIA
2000.
La ragione del loro manifesto è proprio questa: evidenziare che
le cose al Comune non vanno bene?
Nicola Frammartino. Certamente.
CAULONIA
2000.
Allora non è vero che hanno cambiato linea?
Nicola Frammartino. Ma che cambiato
linea! Sono proprio i Progressisti ad essere cambiati di meno: a parlare
lo stesso linguaggio di prima delle elezioni.
CAULONIA
2000.
Si ode qualche mormorio in questo senso. Si dice che l’Amministrazione
Comunale si sia già aperta alla minoranza e che anche i Progressisti
abbiano fatto la stessa cosa.
Nicola Frammartino. Il manifesto
chiarisce anche su questo punto. Non hanno assolutamente cambiato linea:
c’è solo una forte preoccupazione sulle promesse fatte
e fino ad oggi non mantenute, a cominciare da quella della partecipazione
democratica dei cittadini alla gestione dell’Ente. Si era detto
prime delle elezioni: “Se vinceremo amministreremo con la gente
e per la gente”. Dov’è andato a finire questo proponimento?
Si era detto: “Non raddoppieremo l’indennità di carica
degli amministratori”. Dov’è andata a finire questa
promessa?
CAULONIA
2000.
Si sa che l’assessore al bilancio, Mauro Tuccio, ha proposto la
riduzione dell’indennità di carica riportandola nei limiti
che lei personalmente, negli anni dell’opposizione, ha sempre
indicato.
Nicola Frammartino. E’ una
buona notizia. La prima veramente buona e sono contenta che provenga
da un Progressista.
CAULONIA
2000.
I Progressisti se l’aspettavano che l’Amministrazione Comunale,
per la quale essi hanno tanto lavorato, si cacciasse in una situazione
così complicata, così impopolare ?
Nicola Frammartino. Prima delle
elezioni, no. Dopo, sì. Ma le premesse delle contraddizioni di
oggi c’erano già nel movimento “Alternativa per Caulonia”;
là si devono cercare i semi delle attuali disfunzioni.
CAULONIA
2000.
Prima del manifesto i Progressisti hanno fatto sentire la loro insoddisfazione
?
Nicola Frammartino. Sì,
ma la maggioranza si è tappata le orecchie. Il manifesto è
una mano data alla maggioranza per convincerla a non continuare su questa
strada.
Perciò, nessuno cambiamento di linea.
Le scelte “aperturiste” della maggioranza verso la minoranza
sono condivisibili, purché avvenga tutto alla luce del sole.
Di “inciuci” neppure a parlarne.
CAULONIA
2000.
Allora è sicuro che i Progressisti non intendono macchinare un’imboscata
contro l’Amministrazione?
Nicola Frammartino. Sicurissimo.
Nessuna forza politica ha lavorato quanto i Progressisti per la formazione
di quest'Amministrazione Comunale. Abbiamo vinto per un pugno di voti,
soli 35 voti di differenza. Sarebbe bastata la defezione di chiunque
e avremmo perso. Questa è una ragione in più per tenere
conto non a parole, ma nei fatti, delle idee di tutti coloro che per
quella vittoria si sono battuti. I Progressisti, non hanno semplicemente
lavorato per la vittoria, ma hanno pensato la strategia sin dal primo
giorno e l’hanno eseguita giorno per giorno. Delle loro preoccupazioni
non si può non tenere conto.
Quindi, nessuna macchinazione da parte dei Progressisti, ma solo forti
preoccupazioni.
Non si dimentichi che non solo sono stati la forza politica che di più
ha lavorato nei cinque anni per la vittoria, ma continuano ad essere
la forza politica organizzata che maggiormente sta contribuendo al lavoro
dell’Amministrazione Comunale.
CAULONIA
2000.
Come?
Nicola Frammartino. Con la presenza
in Giunta e nel Consiglio Comunale di due loro esponenti di grande levatura,
Teresa Giamba e Mauro Tuccio: entrambi stanno svolgendo, il riconoscimento
è unanime nel paese, i compiti loro assegnati con grande impegno
e capacità, avendo maturato un’indimenticabile esperienza
amministrativa negli anni straordinari, il 1995-2000.
Ma i Progressisti sono anche l’unica forza della maggioranza che
sta tentando di aprire un dibattito nel paese, cercando di ritessere
una trama di rapporti che, che l’Amministrazione ha, in qualche
misura, sgualcito.
CAULONIA
2000.
Ci pare di cogliere una certa tensione tra i Progressisti e la maggioranza.
Sbagliamo ?
Nicola Frammartino. Intanto bisogna
dire che c’è tensione tra i Progressisti stessi, mi pare
evidente.
CAULONIA
2000.
In che senso?
Nicola Frammartino. Nel senso
che sono consapevoli di andare contro corrente, perché non pensano
che la politica sia finita con la conquista dell’Amministrazione
Comunale, non credono che si debba fare politica solo sotto le elezioni
per conquistare i voti necessari per entrare nelle istituzioni. I Progressisti
pensano, al contrario, che il paese vada servito con un lavoro politico-amministrativo
quotidiano. Per questa ragione essi stanno con l’occhio vigile
365 giorni all’anno. Ma non solo per questo.
CAULONIA
2000.
Che altro c'è?
Nicola Frammartino. Essi non sono
uomini di Potere, né sono inseriti in un partito nazionale, ché,
oggettivamente, è sempre un ombrello di protezione. I Progressisti
per restare sulla scena politica di Caulonia hanno assoluto bisogno,
come l’aria che respiriamo, del buongoverno.
Un’Amministrazione Comunale sostenuta dai i Progressisti, che
non garantisse il buongoverno del paese, rappresenterebbe la loro condanna
all'estinzione. Ecco il perché della loro straordinaria sensibilità
verso le scelte dell’Amministrazione Comunale.
Solo chi non si rende conto di questa specificità dei Progressisti
si meraviglia della circostanza che essi sono stati l’unica forza
che, sin dal primo mese di vita di questa maggioranza, dinanzi ad una
situazione che ritenevano insoddisfacente, si sono subito chiesti: che
fare?
CAULONIA
2000.
Ma non è stato un rischio manifestare segni d’insofferenza
a meno di due mesi dopo le elezioni?
Nicola Frammartino. Certo che
è stato un rischio: un rischio calcolato, però. Essi si
rendevano conto che potevano rimanere stritolati tra due scogli: da
una parte, le incomprensioni ed i sospetti degli alleati; dall’altra,
la disapprovazione del paese, perché, dinanzi ad una gestione
insoddisfacente, non svolgevano quel ruolo critico che il paese si aspettava.
CAULONIA
2000.
Alla fine cosa hanno deciso?
Nicola Frammartino. Di mantenersi
fedeli al loro motto: gl’interessi del paese al primo posto.
Oggi questa fedeltà si esprime anche attraverso il linguaggio
della verità.
In quest'ultimo anno ed in quello precedente è stato chiesto
ai Progressisti dai propri alleati ogni sacrificio possibile ed essi
hanno risposto sempre positivamente. In cambio ai sacrifici politici
ad essi richiesti non hanno preteso nulla, nessuna ricompensa; non hanno
mai mercanteggiato nulla.
Neanche oggi vogliono mercanteggiare nulla, ma pretendono solo il buongoverno
del paese.
Chi ai Progressisti chiedesse di rinunciare anche questa pretesa, chiederebbe
la negazione della loro identità e non potrebbe ricevere altro
che secche risposte di rifiuto.
CAULONIA
2000.
Gl’interessi del paese al primo posto. Che cosa vuol dire?
Nicola Frammartino. Il paese al
primo posto non è una formula arida; non è una parola
d’ordine affascinante, ma vuota e priva di contenuto; non è
una furbizia per ingannare gli altri, per stordirli, drogarli; non è
una comoda copertura per poter fare indisturbati gl’interessi
finanziari delle proprie famiglie. E' un valore fondante dei Progressisti.
In alcuni settori di Caulonia la politica sta venendo sempre più
meno e, al suo posto, sono rimasti i mercanteggiamenti.
I Progressisti a questa deriva devono rispondere con la parola d’ordine:
“Gl’interessi del paese al primo posto”. Questa è
la loro ragion d’essere. Essi non subordineranno mai gl’interessi
di questo paese alle strategie dei quattro furbetti del villaggio pensate
ed attuate alle spalle del paese.
I Progressisti non mirano a costruirsi nicchie per realizzare progetti
personali di carattere professionale o altro.
Certo ognuno ha le sue strategie. E sono tutte legittime, soprattutto
se è consentita a favore di chi vi dissente la libertà
di critica e la tolleranza.
CAULONIA
2000.
Quando hanno capito i Progressisti che le cose al Comune non andavano
come dovevano ?
Nicola Frammartino. Subito. Certi
ritardi, certi silenzi prolungati sono stati per i Progressisti campanelli
d'allarme, segnali molto preoccupanti. E hanno fatto i primi timidi
passi per porvi dei rimedi. Ma non sono stati accolti bene, ma piuttosto
con insofferenza, la stessa insofferenza di certi momenti del dibattito
all’interno del movimento “Alternativa per Caulonia”.
CAULONIA
2000.
In quale circostanza hanno fatto sentire il loro punto di vista?
Nicola Frammartino. Subito dopo
l’insediamento dell’Amministrazione: hanno organizzato un
incontro al mercato coperto di Caulonia Marina il 23 maggio 2005, ad
un mese e 20 giorni dallo svolgimento delle elezioni.
Si era subito dopo le elezioni. Dominava ancora il clima d'abbagliante
euforia che di solito ogni vittoria portava con sé. Qualcuno,
facendo un’analisi troppo grossolana, pensava: se i metodi del
movimento “Alternativa per Caulonia” ci avevano consentito
di vincere le elezioni, voleva dire che era stato fatto tutto per il
meglio e tutto poteva continuare così, per il meglio.
Perciò, le considerazioni e le proposte dei Progressisti sono
state bocciate.
Non solo, ma essi si sono pure beccati qualche critica eccessiva, dolorosa,
fuor di luogo.
Dicevano ai Progressisti: a solo un mese e mezzo dalle elezioni come
fate a sostenere che le cose non vanno bene? Fate dei ragionamenti che
neanche l’opposizione fa.
CAULONIA
2000.
In effetti come facevano a sostenerlo?
Nicola Frammartino. Non lo so
neanche io. A tanti mesi di distanza faccio difficoltà a ricordare.
E ammetto che era difficile sostenerlo.
L’esperienza è venuta loro in soccorso. L’esperienza
conta molto in queste cose. Durante i lavori del movimento “Alternativa
per Caulonia” più di qualcuno, pensando che le forze politiche
siano come le tifoserie del calcio, per sostenere le proprie tesi ha
gridato: “Abbasso l’esperienza”.
E molti, troppi lo hanno imitato.
Invece, l’esperienza, quando pensi di averla messa da parte, reclama
i suoi diritti.
Nella fase del dibattito per la formazione della lista chi aveva una
qualche esperienza è stato se non ridicolizzato, certamente compatito,
tollerato, non da tutti, certamente, ma da qualcuno più vociante
degli altri.
Quando, invece, si è trattato di comprendere in che direzione
andava l’Amministrazione quella stessa esperienza, tanto vilipesa
e messa sotto i piedi, ha consentito a chi ce l’aveva di capire
quello che altri non potevano capire.
Avevano ragione i Progressisti.
Oggi, molti degli amici, che allora li hanno guardato di traverso, mostrano
la stessa preoccupazione e lo stesso disagio dei Progressisti per come
stanno andando le cose al Comune.
CAULONIA
2000.
E’ finito tutto là, con il convegno del 23 maggio? Si sono
arresi i Progressisti?
Nicola Frammartino. No. Una loro
delegazione si è ufficialmente incontrata, più volte con
la Giunta Municipale, per sottolineare l’urgenza di un profondo
cambiamento nel governo del Comune.
CAULONIA
2000.
E poi ?
Nicola Frammartino. In questi
mesi si sono sforzati, in decine di incontri amichevoli avuti con gli
amministratori, di richiamare la loro attenzione sulla circostanza che
l’opinione pubblica esprimeva molta insofferenza, largamente giustificata,
secondo noi, nei confronti della Giunta e li sollecitavano a cambiare.
CAULONIA
2000:
Ritiene che sia stato fatto tutto quello che era necessario per provocare
un sussulto nella Giunta?
Nicola Frammartino. No. Questo
lo giudichi lei. Io le ho detto quello che è stato fatto. I Progressisti
si sono dovuti muovere, come le dicevo, in mezzo a mille difficoltà
ed incomprensioni.
Non le sfugga che, finora, nessuna altra forza politica che fa parte
di questa maggioranza, nessun esponente politico ha preso una posizione
pubblica su questo problema.
CAULONIA
2000:
Solo i Progressisti esprimono questi giudizi critici?
Nicola Frammartino. Pubblicamente
sì. Ci sono altri che esprimono dissensi, ma per lo più
lo fanno con il mugugno. Per un malinteso senso della solidarietà,
si ritiene, che il mugugno sia una manifestazione di amicizia verso
l’Amministrazione più di quanto non lo sia una critica
netta, pulita, trasparente, leale, rispettosa. Si sente ripetere sempre
più spesso lo stupido e mai a sufficienza deprecato aforisma.
“I panni sporchi si lavano in famiglia”.
Non c’è da meravigliarsene: in un paese lontano dalla “normalità”
politica non possono che circolare queste idee. Secondo questo sistema
di (dis)valori, una cosa non è buona o cattiva in sé,
ma è buona se si sussurra, di modo che la gente sia tenuta all’oscuro;
ed è cattiva se la gente la conosce.
Il pretesto è sempre il solito, quello che hanno sempre usato
reazionari di tutte le risma di destra e di sinistra: il pericolo della
strumentalizzazione da parte del nemico.
CAULONIA
2000:
Anche a me pare giusto che non si possa dire tutto in pubblico.
Nicola Frammartino. Non intendo
svolgere un trattato su quello che è giusto dire in pubblico
e quello che non è giusto dire. Solo che mi sorprende che proprio
le forze più giovani, che finora, anche per altri versi, hanno
scarsamente inciso nel processo di rinnovamento della politica a Caulonia,
anche su questioni come queste non mostrano l’attenzione che ci
si aspetterebbe. Prevalgono in giro le fobie dei vecchi conservatori
che hanno una paura incredibile del popolo che viene percepito come
plebaglia incosciente e pericolosa. Io personalmente, che non pretendo
di essere un rivoluzionario, non posso trattenermi dal criticare con
forza questa concezione del popolo troppo vecchia, perché possa
albergare tra di noi. Ho sempre criticato, e continuo a criticarla la
pratica di tenere il popolo all’oscuro delle questioni vere e
cibarlo solo di insulsa retorica.
CAULONIA
2000:
Torniamo al nostro tema.
Nicola Frammartino. I Progressisti
hanno rischiato, dicevo, allora. Non ora. Ché ora il clima politico
nel paese è cambiato; ma in quei mesi hanno rischiato di apparire
come quelli che remavano contro l’Amministrazione.
Solo il Cielo, invece, sapeva e sa quanto essi tengano al suo successo,
avendo per essa sacrificato tutto.
CAULONIA
2000:
Allora solo I Progressisti conoscono il Verbo?
Nicola Frammartino. Ognuno la
può mettere come vuole. Quello che le posso dire è che
non ci vuole molto a capire che la gente è scontenta. I Progressisti
non fanno altro che raccoglier l’umore, o meglio, il malumore
del paese e dare ad esso una forma politica. Anche in molti esponenti
della maggioranza incomincia a farsi largo la consapevolezza che le
cose non vanno bene al Comune e a riconoscere che il 23 maggio i Progressisti
erano nel giusto.
CAULONIA
2000:
E dopo il manifesto cosa intendono fare ?
Nicola Frammartino. Per ora hanno
affisso il manifesto. Faranno, credo, quello che suggerisce il paese
e quello che suggeriscono gli esponenti della maggioranza che hanno
maturato la consapevolezza che la situazione è seria. Anche se
non pare, purtroppo, che la maggioranza abbia riflettuto abbastanza
sul manifesto.
Non è un buon segnale.
CAULONIA
2000.
I Progressisti dicono: noi parliamo il linguaggio della verità,
ma il ruolo critico che stanno svolgendo oggi non è neanche minimamente
confrontabile con quello da essi svolto ai tempi della Giunta eletta
nel 2000. Allora in un anno hanno fatto cento iniziative contro.
Nicola Frammartino. Certo. Ma
questa è la loro Giunta!
Se vuole giudicarli sul terreno della coerenza, lei deve confrontare
il loro comportamento critico di oggi, che sono forza di maggioranza,
con il comportamento critico, se c’è stato, di altre forze
di maggioranza degli anni passati. Faccia questo confronto e coglierà
la differenza tra i Progressisti e le forze politiche della ex maggioranza,
per esempio. Non credo che troverà una forza politica di maggioranza
che a meno di due mesi di distanza dal suo insediamento vede che le
cose non vanno bene e lo dice pubblicamente. Non c’è nessuno
precedente.
Se invece, il confronto si fa tra una forza di maggioranza ed una forza
di opposizione, non si può capire nulla..
CAULONIA 2000.
Sembra che i Progressisti si vogliano ritagliare il ruolo di coscienza
critica della maggioranza. Non temete di rendervi antipatici, di suscitare
insofferenza ?
Nicola Frammartino. I progressisti
sono entrati in una coalizione dove ci sono tutti: da Rifondazione ad
Alleanza Nazionale. Alla base di questa intesa c’era la tolleranza.
Essi ne hanno avuta per tutti. E’ legittima, mi pare, la loro
pretesa che gli altri siano tolleranti verso la loro identità.
Se, invece, questo cemento, la tolleranza, dovesse venir meno, ne conseguirebbe
che ognuno dovrebbe andarsene per la propria strada al più presto
possibile per evitare guasti irrimediabili.
CAULONIA
2000.
Secondo lei, i Progressisti chiederanno ai loro esponenti di uscire
dalla Giunta e dalla maggioranza?
Nicola Frammartino. Dal manifesto
si dovrebbe dedurre che non lo chiederanno, anche se la maggioranza
ha fatto finta che il manifesto non ci sia stato e questo atteggiamento
non è bello, perché appare come una rinuncia a confrontarsi
sui problemi del paese.
CAULONIA 2000.
Un ultima domanda: dopo l’esperienza di questi undici mesi, ritiene
che si siano pentiti di quello che hanno fatto o che lo rifarebbero
tutto quel lavoro?
Nicola Frammartino. Penso che
lo rifarebbero.
CAULONIA
2000.
Questo è un mistero.
Nicola Frammartino. E’ un
mistero che svelerò alla prossima occasione.