Si è
conclusa mercoledì 23 agosto 2005 la settima edizione del festival
cauloniese di Tarantella Power. E’ stato un grande successo di
pubblico ed artistico, al di là dalle più rosee previsioni,
soprattutto se si tiene conto che questa edizione è stata accompagnata
da polemiche non molto edificanti, scoppiate nel ristretto ambiente
politico locale.
Il successo della manifestazione è la riprova che alla gente
non interessano le polemiche, ma vuole solo godersi lo spettacolo. Piazza
Mese la sera del 23 agosto appariva come un catino pieno di gente e
i cauloniesi ne erano felici.
Speriamo che lo capiscano tutti i politici che indugiano, a mio modo
di vedere, eccessivamente nella polemica per prendersi il merito della
manifestazione. La manifestazione è riuscita per il grande sforzo
degli attuali amministratori. Nessuno può, ragionevolmente, mettere
in discussione questo elemento. Ma c’è un altro elemento
che non andrebbe messo in discussione: la manifestazione è riuscita
perché è penetrata nella coscienza popolare, del popolo
di Caulonia.
Il paese è fiero di questo festival e lo vuole difendere a tutti
i costi e chiede alla sua classe politica di superare le piccinerie
e di unirsi e di collaborare per fare della prossima edizione, l’ottava,
una manifestazione che superi l’ambito provinciale. Il paese è
fiero del suo festival ed è grato a tutti gli amministratori
comunali che si sono prodigati in questi anni per la realizzazione del
festival: all’Amministrazione Frammartino per avere avuto l’idea
del festival e per averlo portato a Caulonia nel 1999. Senza l’intuizione
di quell’Amministrazione di Tarantella Power a Caulonia non se
ne sarebbe parlato.
Come si può negare alle Amministrazioni Lia il merito di avere
organizzato 5 edizioni, quelle a partire dal 2000 al 2004 e di averle
organizzate come si deve?
Come si può negare il merito all’attuale Amministrazione
di avere organizzato l’ultima edizione, quella conclusasi le sera
del 23, alla grande?
Certo ognuno dei contendenti cerca di prendersi il merito di tutto.
Fa parte della schermaglia politica. Chi ha qualche anno in più
di questa schermaglia, tra l’altro, ingenua e pulita, se la ride,
ma nello stesso momento è contento perché, nonostante
tutto, il festival continua a vivere e gode buona salute.
Arrivederci l’anno prossimo per un festival ancora più
bello e più ricco di spettacoli e di iniziative culturali