CHI E’ IL PADRONE DI “CAULONIA-TARANTELLA POWER”?
Frammartino Nicola

La sera del 9 agosto 2005 si è svolto a Caulonia Centro, largo San Nicolello un incontro tra il consigliere provinciale Attilio Tucci ed i cittadini. Ne è nata immediatamente una polemica. Poichè ho partecipato all’incontro, butto su queste pagine alcune considerazioni sia sul tema che è stato trattato, il festival Tarantella Power, 6° edizione, che sulla polemica che si è successivamente sviluppata e che ha avuto al centro la richiesta di parlare fatta dal Sindaco e il dieniego da parte del consigliere Attilio Tucci che aveva organizzato la riunione.
Giudico l’iniziativa del consigliere Tucci assai utile, perché ha avviato una discussione pubblica su un problema così sentito dai cittadini.
Vi sono andato con animo libero da pregiudizi di parte, ma sono rimasto un pochino deluso: mi aspettavo che il consigliere Tucci facesse uno sforzo maggiore per registrare le novità che, anche in relazione a Tarantella, emerse dopo il 3-4 aprile. Fatta questa osservazione, non me la sentirei di sostenere che non ci sia stato niente di buono nella comunicazione del consigliere Tucci.
Mi ha lasciato perplesso una sorta di manicheismo che circolava in tutta la comunicazione: da una parte i cattivi, gli attuali amministratori comunali che starebbero gestendo male tutta la partita, per di più non coinvolgendo nessuno, dall’altra parte i buoni, i precedenti amministratori, cioè Tucci stesso, che avrebbero gestito al meglio le altre edizioni del festival.
Riconosco che su questo problema gli attuali amministratori si sono mostrati molto chiusi, sorprendentemente indisponibili al confronto; e mi spiace tanto, perché oltre ad essere gli amministratori di tutto il Comune, sono anche la mia parte politica e da essi mi attendevo, e mi attendo per il futuro un forte cambiamento nei metodi gestione della cosa pubblica, cambiamento che in questa circostanza non c’è stato.
Nella sua comunicazione il consigliere Tucci ha delineato un quadro negativo di tutta la questione sia per il presente che per il futuro: oggi è tutto brutto; ieri, tutto rose e fiori.

Questi è stato un grave limite, ma non l'unico, che si è riverberato in tutta la relazione indebolendone tutta la struttura. Per correggerlo penso che gli amministratori precedenti, oggi all’opposizione, dovrebbero abbandonare lo stato d’animo di chi pensa che il mondo sia finito dopo di loro. Tutti gli sconfitti corrono questo pericolo: anch’io l’ho corso.

Tarantella Power è nata sotto l’Amministrazione che era in carica nel 1999, ha continuato a vivere sotto le Amministrazioni Lia, è in piena salute oggi, sotto l’Amministrazione Campisi e continuerà ad esserci anche in futuro sotto le Amministrazioni che verranno.

L'altro limite è stato quello, che poi è nella testa del consigliere Tucci di considerare la manifestazione come qualcosa che è sua più di chiunque altro. Questo limite potrebbe rivelarsi in futuro una sciagura per la manifestazione.
Essa non è di nessuno in particolare, né di Giamba, che l’ha portata a Caulonia nel 1999, né di Tucci che l’ha molto curata in questi anni, né di Campisi che la gestirà quest’anno e nei prossimi 4 anni: è di tutto il paese, perché l’Amministrazione del 1999, con Teresa Giamba assessore alla cultura negli anni 1995-2000, e con Agnese Cavallo responsabile del settore, l’ha portata a Caulonia a benefico di tutto il paese.
Non si può negare che il consigliere Tucci abbia lavorato moltissimo per Tarantella Power, ma non si può nemmeno negare l’abbia trattata come se fosse qualcosa di proprio, di privato, una sua creatura, qualcosa che gli appartiene, imprigionandola, senza volerlo in una struttura che aveva al centro sé stesso: lui il Sole e gli altri i pianeti, i suoi satelliti e poi il buio cosmico.
Tutto ciò alla maggioranza del paese non è piaciuto. Non parlo di me, chè il mio dispiacere non poteva che essere scontato. Se i precedenti amministratori riconoscessero, almeno oggi, questo limite e prendessero atto della volontà manifestata dalla maggioranza del paese, tutto sarebbe più facile: si creerebbe un clima più sereno dove al consigliere Tucci verrebbe riconosciuto il grande ed intelligente lavoro da lui svolto in questi anni per la crescita della manifestazione, all’Amministrazione Comunale degli anni 1995-2000, il merito di avere intuito il valore che poteva avere per Caulonia, e che in effetti ha avuto, e di aver fatto chiudere ad Eugenio Bennato l’edizione del 1999 e ai nuovi amministratori il ruolo che loro spetta quest’anno e nei prossimi.
Dopo decenni, dai tempi in cui la festa di Sant’Ilarione era un grande avvenimento, non si era vista in piazza Mese tanta gente ad ascoltare musica, ad assistere ad uno spettacolo ed a fare essi stessi spettacolo. Con Tarantella Power si è verificato un miracolo.
Perché, invece, di azzannarci, non ci stringiamo tutti attorno a questo grande risultato per difenderlo ed eventualmente migliorarlo?
Non prendere atto del risultato delle elezioni del 3-4 aprile, con i cambiamenti che né sono seguiti e ne seguiranno, anche in relazione a Tarantella, è un grande errore e nella comunicazione del consigliere Tucci questo errore c'era tutt'intero ed era grande quanto una montagna.
Non a caso in un passaggio, facendo riferimento, forse incidentalmente, alla prima edizione di Tarantella Power, quella del 1999, ha liquidato la questione usando press’a poco queste parole, già usate in simili circostanze: “a prescindere della paternità”. Perchè l'ha fatto, non solo quella sera? perchè non ha voluto dire a tutti a chiare note che Tarantella l'ha prgettata l'Amministrazione del 1999. Ma quello che ha potuto tenere in ombra per 5 anni ora emerge con la potenza di tutte le verità nascoste per lungo tempo. Al posto del consigliere Tucci, dopo il 3-4 aprile, l'operazione verità l'avrei fatta io, non mi sarei fatto precedere da nessuno: avrei dato agli avversari quello che essi a questo punto possono prendersi da sé.
Se, invece, tutti i suoi ragionamenti su Tarantella saranno sottesi dallo stato d’animo cui era improntata la relazione, che pretende di buttare dalla scena tutti gli altri protagonisti, per rimanere lui solo, prima ed unica donna della rappresentazione, non credo che troverà molta comprensione nel paese, al di fuori dei suoi sostenitori più accaniti, per essere troppo "accaniti" potrebbero diventare patetici e ridicoli di fronte all'opinione pubblica paesana,

Il consigliere Tucci deve capire che lo spazio che si è riservato negli anni 2000-2004 nella gestione di Tarantella Power non glielo riconoscerà nessuno di quelli che, amministratori o non, vogliono approcciarsi al problema con equilibrio, compostezza, in maniera dignitosa. Certo ci può essere pure chi alla propria dignità non ci tiene per un motivo qualsiasi, ma quella è un'altra storia. Siamo fuori dalla traccia.

Parlando schiettamente: Perché glielo dovrebbero riconoscere? Le elezioni, quando si perdono, sono un problema per chi li perde. I vincitori non sempre si rendono conto, ma chi li perde sì.
Gli sconfitti di oggi non hanno avuto nessuna considerazione per gli sconfitti di ieri.
Anch’io ritenevo d’avere amministrato bene il Comune di Caulonia negli anni 1995-2000 e che Caulonia non poteva privarsi del contributo di quegli amministratori. Invece, dopo le elezioni del 16 aprile 2000 al Comune è arrivata una squadra nuova che ha amministrato l’Ente facendo a meno dei precedenti amministratori. E come ha fatto a meno!
Tra i nuovi amministratori c’era il consigliere Tucci. Anche lui ne ha fatto a meno.
Comprensione per le idee degli sconfitti e del loro lavoro i vincitori del 16 aprile 2000 non ne ha avuta. E’ giusto che la chieda il consigliere Tucci per sè, le sue idee, il suo lavoro, ma se dovesse trovare qualche chiusura, e mi auguro di no, dovrebbe avere pazienza e comprendere, tollerare, perché lui ha fatto proprio in quel modo.
Il metodo democratico presenta i suoi inconvenienti.
Non possiamo accettarlo solo quando torna a nostro vantaggio e sdegnarci quando torna a favore dei nostri avversari.
Anch’io avrei voluto, quand’ero all’opposizione, che mi ascoltassero almeno un poco gli amministratori del tempo, ma non mi hanno ascoltato per niente. Mi hanno lasciato parlare, protestare, scrivere manifesti e volantini. Io ho scritto e loro sono sempre andati avanti per conto proprio.
Così è andata: forse gli uomini dell’attuale minoranza se lo sono dimenticato.
L’impostazione data dal consigliere Tucci al suo intervento non è stata per niente banale, solo che mostrava di non capire che il 3-4 aprile ha catapultato in campo nuove forze che vogliono essere i protagonisti della storia di questo Comune, ed hanno tutto il diritto di esserlo.
Se i precedenti amministratori, ora opposizione, non cambieranno registro rispetto all’impostazione di quella comunicazione, temo che non incideranno per nulla nelle scelte politiche dei prossimi 5 anni.
Il consigliere Tucci aveva tutto il diritto di dire tutto quello che ha detto, la sera del 9 agosto. Io non discuto le modalità dell’incontro. E’ nel merito che esprimo forti perplessità: dagli appelli, ai richiami, alle prese di posizione piene di sdegno non verrà alcun vantaggio al nostro festival. Ha ritenuto il 9 agosto di convocare i suoi amici e ha mostrato anche di averne forza. Io non ho nulla da eccepire a quella sua scelta: è del tutto legittima.
Ma sono sicurissimo che quella strada sia bagliata.
Non se ne dispiaccia il consigliere Tucci di quello che dirò: la manifestazione del 9 agosto mi ricorda, anche se questa è stata molto civile, composta e democratica, quell’altra della fine del 1997 al Comune quando era Sindaco il sottoscritto. Le situazioni sono cambiate: allora, nel 1997, l’Amministrazione era più debole, operava da più di due anni, mentre qulla attuale opera solo da quattro mesi: e già solo per questo è inattaccabile; quella manifestazione era una novità, aveva, quindi, la forza delle novità; Campisi non si attacca facilmente come Frammartino per mille motivi. Qualcuno dei presenti la sera del 9 agosto 2005 c’era anche quella sera di 8 anni fa: mi sono venuti i brividi, perchè mi sono tornate alla memoria le urla di allora.
Sono sicuro che il consigliere Tucci nel momento in cui ha indetto l’incontro del 9 agosto, non è stato nemmeno sfiorato dal ricordo di quella serata, brutta serata, né da considerazioni simili a queste.
Ma i fatti sono, talvolta, più testardi dei pensieri.
Incontri come quelli del 9 agosto se ne potranno fare a carrate: a tutto potranno servire, ma penso che non servano a nulla, tranne che a rendere produttiva la discussione su questo problema.
Bisogna essere realistici, tenere conto delle forze in campo e muoversi di conseguenza.
L’insistenza del consigliere Tucci sul suo ruolo nella gestione di Tarantella sarà motivo di grandi tensioni e di avvelenamento del dibattito politico, ma non contribuirà a creare nel paese un clima pacifico.
I precedenti amministratori, secondo la mia modesta opinione, hanno sbagliato ad essere troppo animosi, troppo ostili, e chiusi verso l’opposizione del tempo.
Se non lo fossero stati, forse, la storia si sarebbe sviluppata diversamente: chi può dirlo. Ma una cosa è certa: gli attuali oppositori avrebbero più frecce al loro arco in questa polemica: così ora non ne hanno nessuna.
Ma quello che è stato è stato: ora è necessario riprendere tutti insieme, maggioranza ed opposizione, un nuovo cammino: di unità e di collaborazione, pur da posizioni diverse.
Il paese ha bisogno dell’opera di tutti.
Nell’incontro del 9 agosto il consigliere Tucci, ha detto anche cose interessanti, e valide che meritano di essere riprese e valorizzate. Sarebbe uno sbaglio se l’attuale maggioranza gettasse, come si dice, con l’acqua sporca anche il bambino. E’ un modo di dire, chè di sporco in quella comunicazione non vi era nulla.
Riguardo alla polemica sul diniego della parola al Sindaco, devo dire che non mi sono accorto né della richiesta fatta dal Sindaco, né del diniego del consigliere Tucci.
Se fossi stato io al posto del consigliere Tucci, credo che la parola al Sindaco non l’avrei negata. Ho fatto sempre così, quando ero Sindaco, i consiglieri d'opposizione erano sempre privilegiati nei dibattiti in Consiglio Comunale.
Ciò premesso, ritengo che una forza politica abbia il diritto di organizzare i suoi dibattiti come meglio crede.
Il consigliere Tucci ha invitato i cittadini ad ascoltare una sua comunicazione. Chi è andato sapeva che non ci sarebbe stato dibattito. E’ stato un comizio. Chi ascolta il comizio non ha diritto di replica.
Ognuno ha diritto di organizzare le proprie manifestazioni politiche come meglio crede, purché siano rispettate le fondamentali regole democratiche. Se una critica gli va rivolta è che lui questo diritto non lo riconosce ai suoi avversari.
A tal proposito voglio ricordare un episodio avvenuto nel corso della 1° edizione di Tarantella Power: il consigliere Tucci ha preteso di salire, a tutti i costi, sul palco dell’orchestra in Piazza Mese la sera della chiusura della manifestazione del 1999. Una forzatura, che io ho dovuto subire, anche per grave colpa dei responsabili dell’ARPA. Negli anni seguenti a quella 1° edizione, come si sa, dopo la sconfitta elettorale, il consigliere Tucci ha fatto tutto il possibile per evitare qualsiasi collegamento tra Tarantella Power e gli amministratori che l’avevano promossa. Io, accettando la sconfitta e subendo quell’impostazione, per me dolorosa e oggettivamente molto brutta, per 5 anni al consigliere Tucci, gestore della manifestazione, non ho arrecato alcun disturbo.
Ma non serve recriminare sul passato.
La regola migliore in questo campo è che ognuno va, se vuole, dove è invitato e accetta le regole scelte dagli organizzatori. Il consigliere Tucci ha organizzato l’incontro del 9 agosto in un certo modo: era giusto che la manifestazione da lui convocata con un pubblico manifesto si svolgesse così come nel manifesto era stato comunicato e così come si è svolta.
Chi non è d’accordo con quel metodo, può convocare un’altra manifestazione e gestirla con regole diverse e spiegare perché le regole da essi applicate sono migliori. Personalmente non trovo nulla da eccepire nel modo come si è svolto l’incontro del 9 agosto.
Ultimo punto. Forse è vero che il consigliere Tucci abbia iniziato il 9 agosto la sua lunga campagna elettorale provinciale. E’ troppo presto? Non lo so. Io sono l’ultimo di questo mondo che potrei criticarlo, perché la mia campagna elettorale, quella che si è conclusa il 3-4 aprile 2005, e che ho vinto, l’ho iniziata il 12 maggio del 2000. Più lunga di quella il consigliere Tucci la campagna elettorale non potrà farla.
Io apprezzo molto chi si batte con energia per l’affermazione delle proprie idee. Apprezzo di meno chi sonnecchia e fa solo parole, non apprezzo per niente chi sonnecchia, chiacchiera e pretende che siano gli altri a battersi per l’affermazione delle proprie idee.

Caulonia li, 15 luglio 2005


Frammartino Nicola