AMORE E SDEGNO
VINCERE O CONVINCERE...

Avv. Pier Francesco Campisi - Consigliere Comunale

 

I Capi della maggioranza hanno vinto, ma non hanno convinto.
AMORE E SDEGNO


VINCERE O CONVINCERE…


Ieri, nel tripudio tributatogli da migliaia di persone si è conclusa la “fase” di

TARANTELLA POWER


Una bellissima idea ed una straordinaria iniziativa per il paese, fino a quando non è passata nelle mani di “bambini” che stanno litigando per decidere chi deve giocare più a lungo col giocattolo, senza rendersi conto che il giocattolo l’hanno già rotto.

… COME VOLEVASI DIMOSTRARE…

 

l’amministrazione comunale non ha potuto procedere secondo i piani imposti ed annunciati dalla sua componente più forte ed influente. Secondo questi piani, quest’anno, il Comune di Caulonia avrebbe dovuto:
• Licenziare, con un taglio netto, “TARANTELLA POWER” e l’associazione ARPA che l’ha concepita, sviluppata e radicata tra i principali appuntamenti estivi nell’orizzonte nazionale;
• Affidare tutto il patrimonio “materiale e culturale” ad una neonata associazione privata, la Università Delle Arti Performative –onlus-;
• il tutto senza un motivo serio o apparente, anzi in presenza di una delibera (di encomio) della giunta comunale, con la quale, ad aprile scorso la stessa ARPA era stata incaricata anche per l’edizione 2004 di organizzare “Tarantella Power”, proprio alla luce dei risultati eccellenti che la rassegna aveva conquistato negli anni precedenti, a partire da quel bellissimo esordio del 1999.
Ottimi ed eccellenti risultati, che, tra l’altro, avevano determinato l’attenzione (e anche le maggiorate sovvenzioni) degli enti superiori quali ad esempio la sensibile Amministrazione Provinciale.
Ma ad un certo momento sono arrivate le novità accennate sopra, e cioè che:

L’ARPA DOVEVA ANDARSENE DA CAULONIA.


Senonchè nel paese si e’ aperto un dibattito preoccupato, non solo sul merito delle scelte, ma anche, sui metodi usati dall’Amministrazione Comunale, che si trovava nello stallo di non scegliere se confermare la propria delibera o fare marcia indietro e assecondare i “superiori nuovi ordini “
Agli inizi di luglio, in un consiglio comunale aperto (richiesto oltre che dal sottoscritto anche dai consiglieri dell’opposizione Basile, Commisso, Frammartino Ienco e Riccio) la stragrande maggioranza (alias la totalità) dei cittadini e dei consiglieri intervenuti si è espressa per il mantenimento dell’incarico all’ARPA. Ma non c‘è stato nulla da fare, neanche stavolta.
Infatti, quella parte della maggioranza che non amava l’ARPA, ha posto la questione in maniera sbrigativa e senza tanti diplomatismi:

ho fatto tutto io e decido tutto io

UN ALTRO PASTICCIACCIO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE


Infatti: alla fine la giunta comunale -evidentemente per i timori delle conseguenze legali- ha ritenuto di non poter fare indietro tutta e revocare l’incarico già deliberato per “Tarantella Power” e ha risolto la questione nel peggiore dei modi: due manifestazioni di Tarantella, la “vecchia e la nuova”, ma non facendo “coabitare” le due iniziative, cioè condividendo spazi e risorse, bensì spendendo un sacco di soldi in più del bilancio comunale, anzi attingendo dal fondo di riserva straordinario (che dovrebbe servire per le emergenze…).
Che messaggio devastante scende al paese dai Palazzi del potere locale! Perché questa scelta stupida? Perché? .
Nel 1999, la prima edizione del festival “Tarantella Power”, è costata al nostro Comune 18 milioni delle vecchie lire. Le due manifestazioni di quest’anno costeranno complessivamente più di 180/200 milioni di vecchie lire. Una bella differenza!
Certo la manifestazione è cresciuta in questi anni e doveva crescere ancora. Ma una tale lievitazione dei costi, nella proporzione di 1 a 10, non trova nessuna giustificazione, se non nella “volontà di potenza” di chi vuole vincere, senza preoccuparsi di convincere. Evidenziando l’impazzimento che, presso di noi, la politica ha subito negli ultimi anni.
Ieri Caulonia ha manifestato un autentico spontaneo tripudio a Tarantella Power, e si spera che altrettanto successo arrida all’altra tarantella: con i tanti soldi investiti, gli spettacoli e le iniziative di entrambe le organizzazioni saranno belli ed apprezzabili.
ma il punto non è questo.
• il punto è che il successo dell’una verrà utilizzato contro l’altra, e Caulonia non ha proprio bisogno di questo…
• il punto è che alla base di questa crescita smisurata dei costi non c’è nulla di ragionevole, anche rispetto alla non florida situazione finanziaria del comune…
• il punto è che invece di ottimizzare l’esistente si preferisca sostituirlo…
• Invece di clonare e duplicare le iniziative, decuplicando i costi, un’amministrazione seria avrebbe investito un po’ di soldi in quel minimo di servizi (bagni pubblici ecc.) indispensabili ad un paese (civile) che ospita migliaia di persone...
• il punto è che chi governa Caulonia, sdoppiando la tarantella in due, ha vinto, forse. ma, di sicuro, non ha convinto.
Rispetto a questo modus operandi si intende esprimere.
l’AMORE per Caulonia e LO SDEGNO per chi così l’amministra
PER DIRLA CON DANILO GATTO E CON LA SUA ASSOCIAZIONE ARPA, VERSO LA QUALE CAULONIA HA UN DEBITO DI RICONOSCENZA CHE VORRÀ E SAPRÀ ONORARE.

 

Caulonia li, 25 agosto 2004

Avv. Pier Francesco Campisi
Consigliere Comunale