Comitato Cittadino "Caulonia 2000"
Convegno sul tema: Caulonia, dal dissesto al risanamento e allo sviluppo

Intervento del presidente del convegno
dott. Vincenzo Franco

 

A tutti i partecipanti a questo nostro primo convegno porgo un saluto e un ringraziamento per la loro  presenza.

Un doveroso ringraziamento al Sindaco, Dr. Domenico Lia, per averci concesso l’uso della sala consiliare. So, e mi rendo conto, delle difficoltà organizzative che vengono superate di fronte ad eventi di eccezionale importanza. Certo al Sindaco non poteva sfuggire l’importanza degli argomenti che tratteremo, avendolo io messo a conoscenza nella stessa richiesta della sala: sono argomenti oggetto di discussione per le strade, nei bar, sul posto di lavoro, nelle famiglie, ovunque, insomma, ma non poteva sapere dell’importanza che state dando voi con la vostra presenza.

Chi siamo e che cosa vogliamo?

In breve affermo che siamo un gruppo di cittadini che vogliamo considerare i problemi della nostra comunità, li portiamo a conoscenza della cittadinanza e, quindi, degli amministratori  indicando pure le possibili soluzioni, facendo la denuncia di ritardi e inadempienze.

Non siamo apartitici, né tantomeno qualunquisti, anzi ognuno di noi entra con la sua formazione culturale e politica ed alcuni con esperienze di politica attiva. La trasversalità, che solitamente ha un’accezione  negativa, nel nostro caso è tutta in positivo.

Il Comitato Cittadino nasce ancor prima delle elezioni comunali per intuizione di alcuni cittadini non facenti parte attiva della vita politica e non presenti nell’agone elettorale. Un gruppo di poche persone cui interessavano i problemi, certamente da portare a soluzione da chiunque fosse risultato vincitore alle elezioni.

L’attività del gruppo all’inizio si è fermata all’individuazione e all’analisi dei problemi con carente attività propositiva per difetto di mezzi. Le cose sono radicalmente cambiate allorquando, dopo le elezioni, il Comitato  crebbe fino a oltre 80 soci sostenitori, di ogni estrazione sociale, presenti su tutto il territorio comunale, apportatori delle loro esperienze e conoscenze, crebbe ancor più quando al Comitato vi aderirono alcuni consiglieri dell’opposizione, perché, loro tramite, il Comitato è presente nel Consiglio Comunale.

Per capire meglio lo spirito del Comitato e per rispondere a quanti certamente si chiedono perché io siedo alla presidenza e presento i lavori del convegno, devo necessariamente parlare di me e della mia esperienza di consigliere comunale.

Sono nato per stare all’opposizione, la prima volta negli anni 80 sono stato consigliere del M.S.I., nel 95 sono risultato capogruppo dell’opposizione (2 di AN, 1 di FI, 1 CCD, 1 Part. Rep.). L’intero consiglio comunale, aldilà delle posizioni politiche e anche amministrative, con tutti i possibili errori e limiti, è risultato il più corretto che la città di Caulonia abbia avuto nelle sua storia.

Rapporti estremamente corretti tra maggioranza e minoranza, mai alcun accordo che non fosse alla luce del sole, corretti i rapporti con la popolazione, in 5 anni non c’è stato contenzioso, e soprattutto un’intesa tacita: quella di non dover mai tornare indietro, cioè creare le condizioni perché non si tornasse a quei sistemi che hanno portato il paese al dissesto economico finanziario.

Tutto ciò era estremamente pericoloso per chi si preparava a creare una forza di comando, diventava più pericolosa la posizione di chi rappresentava l’opposizione a Frammartino che non lo stesso Frammartino.

Rappresentava l’ostacolo alla costituzione di quel gruppo trasversale, che non esito a definire un comitato di affari. L’ordine era: demolire l’opposizione.

Si è incominciato a smembrare il gruppo con la costituzione di gruppi autonomi, ma alla risolutezza mia e di Gennaro Amato non hanno esitato a ricorrere al più ignominioso dei vizi  dell’uomo, la maldicenza, con parole dette e non dette, sussurrate qua e là, sperando che qualcuno le raccogliesse. E siccome esistono sempre gli utili idioti, le voci sono state raccolte proprio da chi avrebbe dovuto starmi più vicino. Sembrava si fossero tranquillizzati al mio annuncio di non volermi più ricandidare, ma la dichiarazione da me fatta nell’ultimo consiglio comunale, dove affermavo che saremmo stati vigili sull’infiltrazione mafiosa e di altri poteri occulti, deve averli messi in crisi di buona creanza.

Poiché ritengo che possiamo fare politica in moltissimi modi, la mia presenza qui in questo momento è fare politica. Da che parte, si chiede il mio ipotetico interlocutore. Dalla parte del cittadino, rispondo. Dalla parte dell’uomo che   vuole sentirsi libero di esprimere il proprio pensiero e stare in pace col mondo intero.

Capisco che sono sentimenti incomprensibili, visto che siamo governati da personaggi arroganti, presuntuosi e mistificatori, attorniati da figure scialbe e insignificanti, che si affannano ad emularli e, al loro cospetto,  come cagnolini scodinzolano e saltellano pronti a raccogliere l’osso spolpato dal loro padrone.

Tutto ciò spiega la mia presenza e la presidenza del convegno odierno.

Il convegno ha inizio con le relazioni.

Relazioneranno:
Situazione politico- amministrativa  Rinaldo D’Aquino - Agostino Hyeraci
Ambiente                                      Gregorio Delorenzis
Lavori pubblici                                Mauro Tuccio - Francesco Commisso