ANALISI DEL VOTO EUROPEO A CAULONIA
Giovanni Maiolo

ANALISI DEL VOTO EUROPEO A CAULONIA

Ritengo utile fare un bilancio del risultato elettorale delle elezioni europee. Intanto specifico che i dati elettorali con cui confronterò quelli del 12-13 giugno 2004 saranno quelli delle precedenti elezioni europee, del 13 giugno 1999. Questo perché altrimenti, facendo paragoni con altri dati di altre elezioni, si possono dare ovviamente interpretazioni molto differenti. Le elezioni europee inoltre sono difficilmente paragonabili a test di carattere locale.
Il primo elemento che salta agli occhi scorrendo i dati è che, anche a Caulonia, si conferma il trend nazionale: Forza Italia crolla miseramente e l’Ulivo perde voti.
Forza Italia vede infatti dimezzati i propri consensi, passando dai 779 agli attuali 464 voti con una percentuale del 14%, molto inferiore a quella nazionale.
L’Ulivo, pur confermandosi come primo partito a grande distanza dagli altri concorrenti, perde però voti. Raggiunge il 39,6% con 1297 voti, un risultato senza dubbio notevole. Ma se si sommano i voti presi nel ‘99 dai partiti che compongono la lista Uniti nell’Ulivo ci si rende conto del calo, che diventa enorme assumendo a dato di paragone le ultime elezioni, ossia quelle provinciali, in cui però erano in corsa importanti candidati locali.
Quindi i due partiti principali, pur con notevoli differenze visto che il calo di Forza Italia è drastico e quello dell’Ulivo contenuto, perdono voti.
Volendosi collegare alla realtà cauloniese viene facile pensare che entrambi siano stati puniti dall’elettorato a causa del disastro amministrativo realizzato a Caulonia e di cui sono gli unici responsabili visto che l’Amministrazione Comunale guidata da Domenico Lia è composta sia da Forza Italia che da tutti i partiti dell’Ulivo.
Quello che risalta, d’altro canto, è la crescita di fiducia che i cauloniesi hanno nell’opposizione sia di destra che di sinistra, che viene premiata con risultati incoraggianti.
Alleanza Nazionale passa dai 195 voti del ’99 agli attuali 395, con un importante 12% e con un incremento davvero notevole.
Rifondazione Comunista conferma anch’essa il suo stato di partito in forte crescita, passando da 105 a 239 voti, con una percentuale del 7,3%, ben superiore a quella nazionale e diventando il quarto partito in ordine di forza elettorale. La crescita è uniforme sul territorio comunale con punti di eccellenza come Caulonia Marina, dove si passa da 29 voti a ben 106. Notevole anche il voto di Focà, da 8 a 29 voti. Unica pecca il calo di Ursini, ampiamente compensato dall’impetuosa crescita in tutte le altre sezioni.
A seguire si colloca l’UDC, partito in fase di costruzione con l’ottimo dato dei 235 voti.
Subito dietro si collocano il PdCi, anch’esso in crescita con 223 voti, e il Nuovo PSI con 153.
Poi la Lista Di Pietro Occhetto con 72 voti, e a seguire altri partiti minori.
Il dato rilevante, per la politica cauloniese, è che i partiti che amministrano vengono puniti e l’opposizione cresce invece in modo impetuoso. Un segnale incoraggiante per chi non ne può più di questa Amministrazione, a un anno di distanza dalle comunali.

 

Caulonia li, 28 giugno 2004

Giovanni Maiolo