MA
ALLORA CHI SOSTIENE L’AMMINISTRAZIONE LIA?
Seguire
la politica cauloniese è estremamente affascinante anche
se molto impegnativo. Perché anche di fronte all’evidenza
c’è chi nega la realtà, perché ciò che
sembra non è e ciò che non sembra è. Strateghi politici
con menti contorte la notte, anziché riposare, elaborano tattiche
che il giorno cercano di mettere in pratica. Secondo me farebbero meglio
a dormire, perché quando si è stanchi la poca lucidità porta
a commettere errori grossolani.
Ed è quello che accade negli ultimi tempi a Caulonia, dove la
festa del delirio è in pieno svolgimento.
L’Amministrazione Comunale capeggiata da Domenico Lia non è sostenuta
da nessuno a sentire le voci messe in giro da quello che in realtà è il
nocciolo duro della maggioranza e che è costituito dal gruppo
dell’Ulivo (Ammendolia-Tucci-Frascà ossia Margherita e DS
a cui si è aggiunto lo SDI). I Democratici di Sinistra cauloniesi
addirittura affermano per bocca di autorevoli esponenti di collocarsi
all’opposizione. Strano che fino a qualche tempo fa il ViceSindaco
fosse in quota DS e che ancora oggi qualche Assessore rappresenti i DS
all’interno della Giunta. Qualcun altro con i piedi ben piantati
nei posti di potere addirittura accusa l’opposizione di sinistra
di non averlo aiutato a fare cadere l’Amministrazione Comunale!
Perché questi giochetti, scusate la franchezza, così miserevoli?
Perché gli stessi componenti di punta dell’Amministrazione
Comunale rinnegano il loro ruolo e sembrano vergognarsi della loro
partecipazione alla gestione della Giunta Lia?
La risposta giunge spontanea: perché c’è davvero
da vergognarsi. Gli Amministratori, a parte qualche timido risveglio
al suono di una tarantella, sono in letargo. L’estate sta arrivando
e forse usciranno dalla tana-palazzo per dilettarci con il volo di qualche
aquilone, mentre i problemi veri del paese rimangono senza risposta.
Ma se non in estate, andando contro qualsiasi legge naturale, il risveglio
dal letargo si realizzerà in autunno, quando il vento che spinge
verso la prossima scadenza elettorale si farà più forte.
Nel frattempo il paese dovrà ancora ascoltare le tesi assurde
messe in giro da chi crede di essere talmente furbo da riuscire a prendere
ancora in giro i cittadini cauloniese.
Vi immaginate Gianfranco Fini che afferma di essere all’opposizione
del Governo Berlusconi? Risate da morire…
E in piccolo è quello che accade nel nostro paese. Dove la politica
si fa con la fantascienza.
Ma perché succede questo? Davvero il gruppo del triciclo si
vergogna di quello che ha combinato in questi anni di gestione del
potere? Io
non ci credo. E allora perché queste sparate?
Intanto c’è da dire che l’Amministrazione non viene
rinnegata da tutto l’Ulivo. Chi ne fa parte personalmente, come
il Consigliere Tucci e l’Assessore Amato, coerentemente ne difendono
l’operato. Chi invece la sostiene con i propri uomini ma non in
prima persona finge di essere all’opposizione.
Il motivo reale per cui questo avviene è semplice. Hanno preso
coscienza di quanto l’Amministrazione (Lia-Tucci-Ammendolia-Frascà)
sia impopolare, quindi la convenienza è quella di negare di sostenerla.
Così si salvano capra e cavoli. Si continua a comandare
e allo stesso tempo si salva la faccia con gli elettori.
Possibile che credano i cauloniese così deficienti? Pensano davvero
che ce la beviamo? Sono furbi quanto basta per sapere che questo tentativo
non passerà, l’evidenza è sotto gli occhi di tutti.
Sembra piuttosto un guizzo di coda disperato di chi cerca di scrollarsi
di dosso una pesante eredità, quella dei danni arrecati al paese
dall’Amministrazione Lia. E quale sarà il futuro politico
dell’attuale Sindaco, figura rispettabilissima, ma politicamente
sconveniente. Chi sarà così masochista da accollarsi un
tale onere alle prossime elezioni? La stessa Forza Italia è andata
in frantumi con metà partito che ha rigettato questa disastrosa
esperienza amministrativa.
Cosa accadrà alle prossime elezioni comunali? I giochi sono ancora
aperti e sicuramente ne vedremo ancora delle belle. Alla fine ci sarà abbastanza
materiale per scrivere un grosso libro di barzellette.
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