GUANTANAMO
Giovanni Maiolo Segretario Circolo PRC Ilario Macrì

... Sulla punta orientale di Cuba, dal 1898, c’è la base statunitense di Guantanamo che conta un personale di circa 2700 uomini. In quella base ci sono circa 660 detenuti di oltre 40 nazionalità, accusati di complicità col terrorismo. La base di Guantanamo è un luogo che si pone al di fuori del diritto internazionale. Nessuna regola vale per quei detenuti, ai quali non è applicata la Convenzione di Ginevra. ...


GUANTANAMO

Sulla punta orientale di Cuba, dal 1898, c’è la base statunitense di Guantanamo che conta un personale di circa 2700 uomini. In quella base ci sono circa 660 detenuti di oltre 40 nazionalità, accusati di complicità col terrorismo. La base di Guantanamo è un luogo che si pone al di fuori del diritto internazionale. Nessuna regola vale per quei detenuti, ai quali non è applicata la Convenzione di Ginevra. I diritti umani non valgono per quei poveracci, che vengono quotidianamente sottoposti a torture fisiche e psicologiche. Le condizioni dei detenuti di Guantanamo sono state denunciate da molte organizzazioni internazionali che si occupano di difesa dei diritti umani, ma le ultime rivelazioni sono agghiaccianti e vanno ben oltre ogni possibile immaginazione.
Ruhal Ahmed e Shafiq Rasul, nati in Gran Bretagna, furono arrestati dagli americani in Afghanistan e portati a Guantanamo. I due erano innocenti e ora sono liberi, grazie ai servizi britannici che ne hanno provato l’innocenza. Ma per due anni hanno subìto torture di ogni tipo, per mano di americani, al punto da avere confessato colpe che non avevano commesso solo per sfuggire alle sevizie.
A David Rose, giornalista del “The Observer”, i due dalle loro case in Inghilterra, raccontano le loro sofferenze. Hanno patito sete e fame, rischiando di morire. Legati all’aperto notte e giorno con ceppi alle gambe e alle braccia (tanto che Rasul perse la sensibilità alle braccia per sei mesi), bendati in modo da perdere ogni concezione del tempo e dello spazio, impossibilitati dall’andare in bagno. Ahmed è stato mandato in isolamento nell’ala di deprivazione sensoriale con l’accusa di “danno premeditato alle proprietà del governo americano” solo per avere scritto “buona giornata” su una tazza. Sottoposti a interrogatori di oltre 24 ore continue, obbligati a stare in silenzio senza potere scambiare una parola per mesi col vicino di cella. Condizioni inumane cui gli USA costringono degli esseri umani che non sono stati condannati da nessun tribunale. Il tribunale militare americano che li giudicherà potrà comodamente condannarli a morte, senza appello né altro tipo di difesa.
Guantanamo è una sorta di campo di concentramento creato dagli USA, il paese che si erge a paladino delle libertà e dei diritti. E pensare che c’è chi si indigna quando alle manifestazioni antimperialiste sui cartelloni col volto di Bush si aggiungono i baffetti in stile Hitler. Si obietta che Bush non è un dittatore perché è stato eletto democraticamente. Forse questi signori dovrebbero ripassare la storia, perché anche Adolf Hitler è stato democraticamente eletto…

 

Caulonia li, 25 marzo 2004 

Giovanni Maiolo