CAULONIA: AMMINISTRAZIONE COMUNALE SOTTO ACCUSA
Giovanni Maiolo Segretario Circolo PRC Ilario Macrì

... Dopo le recenti accuse mosse dal Circolo Ilario Macrì di Rifondazione Comunista, che ha accusato l’Amministrazione di boicottarne le iniziative, ora tocca ai consiglieri comunali d’opposizione scagliarsi contro la maggioranza con un manifesto pubblico firmato da Nicola Frammartino, Francesco Commisso, Giovanni Riccio e da Ilario Basile. Quest’ultimo è stato eletto nelle fila di Rinascimento Cauloniese, il gruppo che ha vinto le elezioni e che ha subìto importanti menomazioni, ma in seguito a roventi polemiche ha deciso di lasciare la maggioranza e di sedersi tra i banchi dell’opposizione. ...


“LA POLITICA DELLO STRUZZO NON SEMPRE PAGA”

20 marzo 2004. Esattamente un anno dall’inizio di quella sporca guerra imperiale che Bush junior, seguendo le orme del padre, ha scatenato contro l’Iraq. Guerra che la moltitudine pacifica che ha sommerso le strade e le piazze di tutto il mondo non è riuscita a fermare.
Ad un anno di distanza si manifesta di nuovo, ovunque, dagli Usa al Giappone, dalla Francia all’India. In Italia forse la manifestazione più imponente, quasi due milioni di cittadini vi partecipano, a dimostrazione che le scelte fatte da Berlusconi, signore della guerra, e dai suoi amiconi non ha il consenso dell’opinione pubblica.
Una grande giornata e un grande risultato del popolo della pace che però è stato oscurato, ancora una volta, dalle polemiche.
Già dalla sera stessa, per non parlare dei giorni successivi, i media non mettono in evidenza la straordinaria partecipazione, ma discutono solo delle contestazioni a Fassino. I Ds e la Margherita, che pure non hanno MAI votato contro la guerra all’Iraq, anzi l’hanno favorita votando l’aumento del numero di nostri soldati impegnati in Afghanistan per consentire agli americani di recuperare forze per l’offensiva, consapevoli che quella del 20 sarebbe stata una manifestazione incredibilmente partecipata hanno deciso di parteciparvi. Peccato che le parole d’ordine della manifestazione (contro il terrorismo e contro la guerra) non avessero nulla a che fare con le loro posizioni politiche, visto che solo due giorni prima (18 marzo) avevano manifestato insieme a Forza Italia e AN, che sostenendo le follie di Bush non hanno fatto altro che favorire il terrorismo, che grazie alle distruzioni della guerra può più facilmente fare proseliti e ingrassare le proprie fila. Tra l’altro né La Russa né Schifani hanno fischiato Fassino (evidentemente su queste questioni c’è identità di vedute).
Fassino, che provocatoriamente ha deciso di partecipare ugualmente al corteo del 20, è stato ovviamente contestato. Era evidente che la sua partecipazione era solo strumentale. I manifestanti hanno accolto bene anche forze politiche che non hanno nessuna storia di sinistra, come Di Pietro e addirittura il sindacato dei Carabinieri. Forze diverse e lontane da un’appartenenza politica di sinistra, ma coerenti nel dire NO alla guerra. I DS, che in Parlamento non hanno votato contro il rifinanziamento della missione irachena (tranne la sinistra interna), non avevano nulla in comune con chi è sceso in piazza a manifestare contro l’obbrobrio della guerra preventiva. I DS, che hanno sostenuto la guerra alla Serbia (con D’Alema Presidente del Consiglio) e quella all’Afghanistan, non c’entrano nulla col pacifismo. Eppure volevano mettere la bandiera su una manifestazione che non gli apparteneva. E tutti si sono scandalizzati delle contestazioni. Se gli spintoni sono sempre da condannare, nessuno mi può impedire di fischiare chi si vuole indegnamente appropriare della mia partecipazione ad un corteo per i suoi calcoli politici. Scrivono i Disobbedienti in un comunicato stampa che mi è pervenuto e che vuole essere una lettera aperta ai DS: “Avete seguito un cliché preordinato: se nessuno vi avesse contestato avreste sostenuto che eravate perfettamente interni al movimento, anzi che il movimento si schierava sulle vostre posizioni; se foste stati contestati avreste detto che si trattava di poche frange violente da isolare. Peccato che isolare due milioni di persone è un'impresa ardua, e alla fine il rischio, con tutta franchezza, è che ad isolarvi siate voi”. Tra l’altro la colpa della tensione viene attribuita al servizio d’ordine militarizzato dei DS: “A piazza dell'Esquilino, quando un gruppo di manifestanti ha cominciato spontaneamente a contestare la presenza di Fassino alla manifestazione e a urlargli contro, gli energumeri del servizio d'ordine hanno cominciato ad aggredire la gente con spintoni, calci e pugni, e abbiamo rivisto comparire i manganelli in uso alla polizia. A questo punto in tanti abbiamo sentito l'urgenza di resistere a questa violenza e a questa arroganza. La voce si è sparsa nel corteo e in molti siamo risaliti fino alla piazza per sostenere le contestazioni e rispondere alla vostra aggressione. Quando avete capito che non riuscivate più a passare e che vi sareste trovati di fronte migliaia di persone decise a contestarvi ,vi siete fatti di lato e avete invitato i carabinieri a caricarci. Insomma prima avete aggredito chi vi contestava e poi, rimasti in pochi, avete pregato che a farlo fossero i carabinieri”.
Fassino definisce “squadristi” i Disobbedienti, mentre con chi sostiene guerre che fanno migliaia e migliaia di morti ci manifesta assieme…

 

Caulonia li, 26 marzo 2004 

GiovanniMaiolo@libero.it