CAULONIA:
COSA SUCCEDERA’ ALLE PROSSIME COMUNALI?
È
ormai noto; la politica a Caulonia è sempre più confusa
e non segue nessuno schema destra-sinistra. Le liste civiche da anni mischiano
al loro interno parti di questo e quel partito, che ad altri livelli sono
contrapposti. Sembra esserci una particolare “simpatia” soprattutto
tra “pezzi” di Forza Italia ed altri dei Democratici di Sinistra,
ma in pochi ormai se ne scandalizzano. È diventata la normalità.
Quali potranno essere gli scenari futuri della politica cauloniese? Nessuno
ancora si sbilancia, anche se l’attività politica “nascosta”
e i rapporti e gli incontri si susseguono. Uno in particolare ha suscitato
grande clamore e indignazione. Da qualche settimana gira la voce di incontri
tra i componenti più importanti dell’attuale Amministrazione
e uomini di riferimento dell’opposizione consiliare.
Nessuno ha confermato la notizia ma nessuno l’ha neanche smentita.
Noi la riportiamo come semplice “voce”, ma se fosse vera creerebbe
non poche polemiche. Già tra le fila dell’opposizione che
non ha rappresentanza istituzionale monta l’indignazione per questi
anomali (lo sono poi tanto?) tentativi di creare una sorta di “unità
paesana”, tra chi prima si scontra in modo estremo e poi si riavvicina
in modo così sospetto.
Furono i Progressisti dei DS, il cui capogruppo in Consiglio Comunale
è l’ex Sindaco Nicola Frammartino, a proporre non molto tempo
fa durante un convegno e per bocca di un altro ex Sindaco, Pasquale Montagna,
di deporre le armi della polemica politica nell’ultimo anno di Amministrazione
per gestire insieme la cosa pubblica. Già allora questo tentativo
a molti puzzò di “inciucio”. Le voci che oggi si susseguono
non fanno che alimentare l’indignazione neanche tanto velata di
singoli e forze politiche di sinistra.
D’altronde un “tradimento” del mandato elettorale si
era già consumato qualche tempo fa quando Rinascimento Cauloniese
(la compagine vincente alle ultime elezioni) morì perché
perse pezzi per strada e per rinforzarsi in Consiglio fece “campagna
acquisti” tra le fila dell’opposizione, e il Consigliere di
opposizione Cosimo Sangregorio si ritrovò Assessore. Pochi, tra
cui Rifondazione Comunista, trovarono la voce per condannare duramente
un gesto ritenuto “grave e a cui non è seguita alcuna spiegazione
politica, e il motivo è tanto evidente quanto semplice. Non c’è
alcuna motivazione politica”.
Quindi la sinistra è sempre più frammentata. Da un lato
i DS divisi in due, con la maggioranza del circolo guidato da Liliana
Frascà a sostegno del Sindaco Lia e l’altra metà guidata
dal consigliere Nicola Frammartino, finora (nonostante le tendenze consociative)
all’opposizione. Poi c’è Rifondazione Comunista, che
ha sempre coerentemente contrastato l’Amministrazione Lia ritenuta
“fallimentare e dannosa” e Caulonia Libera di Bruno Grenci,
anch’essa all’opposizione.
Ma neanche a destra c’è molta unità. L’unico
partito organizzato di destra a Caulonia è Forza Italia, di cui
il Sindaco Domenico Lia è espressione, e che ha recentemente subito
molte defezioni.
Pierfrancesco Campisi, che è stato Assessore dell’Amministrazione
Lia, è da tempo passato all’opposizione quando non ha più
condiviso la disastrosa politica di quella giunta, ma da tempo sembra
assente dalla scena politica.
Anche i Repubblicani hanno abbandonato la nave rinascimentale quando lo
ha fatto Campisi.
La scena come si vede, anche senza complicarla ulteriormente con la presenza
di altre singole personalità, è confusa e nebulosa. Per
ora è difficile prevederne gli sviluppi futuri anche se presto,
con l’avvicinarsi della scadenza elettorale, le nebbie dovranno
per forza di cose diradarsi. E visto che il sistema di voto è maggioritario
queste divisioni dovranno trovare una ricomposizione.
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