Al
Sig Presidente dell’Associazione Commercianti di Caulonia
Egregio
Signor Presidente,
Le scrivo perché sento il dovere di esprimere il mio più
vivo apprezzamento per lo sforzo che la vostra associazione sta facendo
per porre al centro del dibattito sullo sviluppo del paese questioni di
così grande rilievo, come quelle indicate nel vostro manifesto
di alcuni giorni fa.
Condivido totalmente il giudizio sferzante da voi dato sull’operato
dell’attuale Amministrazione Comunale e sull’assenza dai problemi
del paese.
A dire il vero, dal primo giorno d’insediamento di questo Consiglio
Comunale ho capito dove saremmo arrivati. Con la violenza, con la prepotenza
e con l’arroganza non si risolvono i problemi del paese. Per aiutare
Caulonia a crescere e svilupparsi ci vogliono idee positive, impegno serio
e costante, amore disinteressato verso il paese e trasparenza. In questi
anni nell’attuale maggioranza tutto ho visto tranne che questi pregi.
Pur essendo giovane alla politica, dai giudizi che ho colto a suo tempo
sulla bocca dei nostri anziani che meglio di me conoscono la storia di
Caulonia, avevo acquisito gli elementi necessari per farmi una mia convinzione
su quello che stava accadendo e per fare delle previsioni sul futuro:
il paese sarebbe precipitato nel buio più oscuro. E così
è stato.
Fatta questa premessa, mi permetta, signor Presidente, di fare una precisazione.
Nel manifesto sopra citato vengo criticato, come capo gruppo nel Consiglio
Comunale, di non essere intervenuto alla riunione da voi organizzata per
il giorno 21 c.m.
Io chiedo scusa per la mia assenza. Ma in verità non ero stato
invitato e di questo me ne sono doluto. Se fossi stato invitato sarei
stato presente o mi sarei fatto rappresentare.
Sento dire che avete inviato una lettera al Presidente del Consiglio Comunale
per estendere l’invito anche a me. La cosa mi ha meravigliato. Ho
pensato: non sarebbe stato più semplice alzare il telefono e invitarmi
direttamente? Ancora: se tutti conveniamo che al Comune c’è
lo sfascio più completo, e tutti ne conveniamo, non era prevedibile
che la strada complicatissima da voi scelta per invitarmi poteva risultare
infruttuosa?
Io non c’ero alla riunione da voi organizzata, ma perché
non mi avete invitato.
Il manifesto fa capire che non c’ero per leggerezza o disinteresse.
Non è giusto, dovete riconoscerlo anche voi. Per questo motivo
vi chiedo, se la cosa non vi costa molto, di rimediare al danno ingiusto
che ne è derivato alla mia immagine, diffondendo una vostra precisazione
cui venga data la stessa pubblicità che ha avuto la notizia della
mia assenza ingiustificata.
Mi rimetto alla vostra sensibilità e vi saluto rispettosamente.
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