La
calamità naturale del 6-7-8 settembre 2000 ha arrecato danni ingenti all’intera
area cimiteriale con distruzione di Cappelle e di tombe, a causa del cedimento
di un pezzo di rupe che la sovrasta.
Il
priore della Arciconfraternita dell'Immacolata Concezione di Maria Santissima
e delle Anime del Purgatorio sente il bisogno di sollecitare la pubblica
amministrazione visto il persistere della disattenzione sul problema cimiteriale
che, invece, dovrebbe avere il carattere di assoluta urgenza e per disposizione
di legge e per il dovuto rispetto per i cittadini defunti.
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RACCOMANDATA
SIG.
PREFETTO
89100 REGGIO CALABRIA
ON.LE
ASSESSORE
AI LAVORI PUBBLICI
REGIONE CALABRIA
88100 CATANZARO
SIG.
SINDACO
DEL COMUNE DI
89041 CAULONIA
Oggetto:
Richiesta di intervento urgente ripristino danni calamità naturale
Il sottoscritto Rinaldo D’Aquino, nella qualità di legale rappresentante
pro tempore dell’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione di Maria
SS. e delle Anime del Purgatorio in Caulonia, Sodalizio dotato di personalità
giuridica fin dal 1784, significa quanto segue:
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La
calamità naturale del 6-7-8 settembre 2000 ha arrecato danni ingenti
all’intera area cimiteriale con distruzione di Cappelle e di tombe,
a causa del cedimento di un pezzo di rupe che la sovrasta, provocando
sfondamento delle tombe che, da oltre un mese sono rimaste invase
di terra ed acqua, situazione questa che nessuna legge consente, eppure
cadaveri e resti umani rimangono coperti
da tante macerie e nessuno se ne cura . In questo scenario
di danni anche uno dei criptari dell’Arciconfraternita, sito
nelle prossimità del muro di cinta del cimitero trovasi in incombente
pericolo, anche perché le acque di un vallone attiguo, ostruitosi
per il troppo materiale di riporto, si sono incanalate nel cimitero
scavando una profonda voragine e lasciando, appunto, tale criptario
in serio pericolo di crollo.
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La
situazione economica dell’arciconfraternita non consente certamente
un intervento di tale portata a tutela del criptario che, peraltro,
non le competerebbe, per cui, con la presente, si richiede particolare
attenzione alla situazione testé evidenziata che, ad oggi, a distanza
di oltre un mese dall’evento calamitoso, risulta non affrontata se
non in modo molto, ma molto superficiale (si è proceduto solo alla
rimozione del materiale e ripulitura del viale investito dal disastro
per il crollo del pezzo di rupe) e quindi esposta alla più incresciosa
precarietà.
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Si
evidenzia infine che tale criptario racchiude in se quasi cento loculi,
per cui il probabile crollo costituirebbe una situazione veramente
deplorevole per la quale il sottoscritto scinde ogni ed eventuale
responsabilità che potrebbe essergli imputata quale rappresentante
legale pro tempore dell’Arciconfraternita.
La
presente è stata determinata, come già detto, dal persistere della disattenzione
sul problema cimiteriale che, invece, dovrebbe avere il carattere di assoluta
urgenza e per disposizione di legge e per il dovuto rispetto per i
cittadini defunti.
Nella
speranza che al più presto il tutto possa trovare la giusta risoluzione,
ringrazia e porge distinti ossequi.
Caulonia
li, 13 Ottobre 2000.
Il
Priore
(Rinaldo D’Aquino)
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