COMUNE DI CAULONIA

Provincia di Reggio Calabria

COPIA
N. 48__Reg. Del

DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

OGGETTO: Situazione ordine pubblico ed iniziative da assumere a seguito dell’assassinio del Vice Presidente del Consiglio Regionale della Calabria On. Francesco Fortugno


L'anno duemilacinque addì quattordici del mese di novembre alle ore 17,00, convocato dal Presidente del Consiglio, con avvisi scritti data 9/11/2005, consegnati a domicilio dal Messo Comunale, come da sua dichiarazione, si è riunito nell’aula consiliare del Palazzo Municipale , in Caulonia, in seduta pubblica di I^ ed unica convocazione – sessione straordinaria – il Consiglio Comunale composto dai sotto indicati Consiglieri e dal Sindaco:

Num. D’ord
Cognome e Nome
PRESENTE
(SI – NO)
1 CAMPISI PIER FRANCESCO
Sindaco
SI
2 NAPOLI FRANCO
Consigliere
SI
3 AMATO GENNARO
Consigliere
SI
4 MAIOLO GIOVANNI
Consigliere
SI
5 TUCCIO MAURO
Consigliere
SI
6 MERCURI DOMENICO
Consigliere
SI
7 GIAMBA TERESA
Consigliere
SI
8 GANGEMI GIULIO
Consigliere
SI
9 GRECO NICOLA
Consigliere
SI
10 FUDA LUIGI
Consigliere
SI
11 IERACE VINCENZO
Consigliere
SI
12 SCICCHITANO PETROLO COSIMO
Consigliere
SI
13 AMMENDOLIA ILARIO
Consigliere
SI
14 CAGLIUSO FRANCESCO
Consigliere
SI
15 TUCCI ATTILIO
Consigliere
SI
16 DIMASI ANTONIO
Consigliere
NO
17 BELCASTRO CATERINA
Consigliere
SI

PRESENTI : N. 14                      ASSENTI : N. 3

Partecipa il Segretario Generale : Dr. Giuseppe Pipicelli


Il Presidente del Consiglio Comunale

Constatato che, essendo presenti il Sindaco e n. 15 Consiglieri su n. 16 Consiglieri assegnati al Comune e su n. 16 Consiglieri in carica, l’adunanza è legale a termini di legge, e premesso che sulla proposta della presente deliberazione, ai sensi dell’art.49 comma 1 del decreto Legislativo n. 267 del 18/08/2000:
-il responsabile del servizio interessato, in ordine alla regolarità tecnica ha espresso parere favorevole.
-il responsabile dell’Ufficio Ragioneria, in ordine alla regolarità contabile ha espresso parere =======.
per come riportati in calce alla presente deliberazione, dichiara aperta la seduta ed invita il Consiglio a deliberare sull’oggetto sopra indicato.

Alle ore 17,00 il Presidente del Consiglio Comunale dichiara aperta la seduta, avendo constatato, a seguito di appello nominale, la presenza di. 15 Consiglieri Comunali oltre il Sindaco.

Iniziando i lavori consiliari, porge espressione di saluto ai signori Consiglieri Comunali ed al pubblico presente in sala .

Chiede che il Consiglio Comunale e il pubblico osservino un minuto di silenzio in memoria dell’On. Francesco Fortugno, barbaramente assassinato. L’assemblea osserva un piedi un minuto di silenzio .

Dopo di che, il Presidente del Consiglio Comunale Sig.ra Teresa Giamba, iniziando il suo intervento fa notare che il pubblico presente in aula non è granché numeroso, ma esclude che si possa trattare di mancanza di sensibilità verso l’argomento che il Consiglio Comunale si accinge a trattare.

Fa presente che sicuramente tutti volevano che questo Consiglio non si fosse tenuto per niente; è stato un fatto traumatico, un fatto grave quello che si è verificato il 16 ottobre. Purtroppo altri fatti gravi di sangue si sono verificati successivamente al tragico assassinio dell’On. Fortugno. I Calabresi devono sopportare purtroppo questa piaga della mafia.

Ritiene che l’assassinio dell’On. Fortugno, per la dinamica, per il giorno, per il luogo dove si è verificato si possa definire il fatto di sangue più grave dopo l’assassinio dell’On. Moro; è stato un duro colpo inferto allo Stato, un duro colpo alle Istituzioni.

Fa notare che nella convocazione di questo Consiglio Comunale non è stata prevista la partecipazione del pubblico. Il fax inviato dall’Associazione dei Sindaci dei Comuni della Locride che suggeriva la possibilità di interventi del pubblico, delle Associazioni, delle Autorità civili e religiose presenti sul territorio di ogni singolo Comune, è pervenuto il giorno prima. Tuttavia, così come anche stabilito in una breve riunione con i capogruppo consiliari, viene consentita la partecipazione del pubblico e viene tenuto conto del contributo che il pubblico stesso può dare alla discussione e alla trattazione di questo argomento sulla situazione dell’ordine pubblico e sulle iniziative da assumere a seguito dell’assassinio del Vice Presidente del Consiglio Regionale della Calabria On. Francesco Fortugno, argomento che oggi verrà trattato contestualmente da tutti i Consigli Comunali dei Comuni della Locride, appositamente convocati ed anche da quelli dei Comuni della zona Tirrenica .

Suggerisce che alla fine della discussione è bene che il Consiglio voti l’ordine del giorno predisposto ed inviato all’Associazione dei Comuni.

Evidenzia che il gruppo di minoranza nell’immediatezza del grave fatto aveva chiesto una convocazione del Consiglio Comunale, per commemorare l’On. Fortugno e per discutere sulla legalità in generale.

Dopo è pervenuto il fax dell’Associazione dei Sindaci ed è stato convocato per oggi il Consiglio Comunale con l’ordine del giorno di un solo argomento identico a tutti i Comuni interessati.

Conclude il suo intervento e dà la parola al Sindaco. Tutti i Consiglieri Comunali sono favorevoli alla partecipazione del pubblico alla discussione consiliare.

Interviene il Sindaco il quale ricorda che in questo mese è stato detto e si è fatto molto; il Consiglio Comunale di oggi è lo sbocco di un intero mese di iniziative a vari livelli che si sono succedute dopo questo fatto brutto e gravissimo. E’ stato un mese di proteste a vario titolo. Si unisce quindi al coro delle proteste e al coro dell’inversione di tendenza e si augura che ciò possa verificarsi dopo questo grave fatto .

Sono state dette parole ottime è sono state assunte varie iniziative. Ci sono state varie riunioni dei Sindaci dei Comuni della Locride . Il Consiglio Regionale è stato convocato per commemorare l’On. Fortugno alla presenza del Capo dello Stato. Ci sono stati cortei di protesta che sono culminati nella grande manifestazione di Locri, dove in un momento di esaltazione positiva i ragazzi della Locride si sono ribellati alla mafia ed a questo stato di cose. Ricorda le parole del Vescovo della Diocesi di Locri – Gerace Mons. Bregantini ed è vero, dice, che dopo l’assassinio dell’On. Fortugno si è verificato un risveglio delle coscienze, sicuramente preceduto da un lavoro capillare e preliminare a livello di Diocesi. I giovani, dice il Sindaco, sperano in un futuro migliore, ma il presente è stato offeso in modo grave.

Da tutti viene chiesto il massimo per capire quale sono state le concrete dinamiche che hanno spinto a questo grave e brutto assassinio. Ritiene che, al di la di qualunque dinamica, questo fatto è stato una intimidazione alla politica, una dimostrazione che la mafia comanda in ogni settore. La politica comanda fino a un certo punto.

Si sofferma ad analizzare il principio di legalità e richiama la lettera inviata dal gruppo di minoranza per la convocazione su tale argomento del Consiglio Comunale . Ritiene a tal fine che occorre ottimizzare ad ogni livello la legalità e la buona azione amministrativa .

Ricorda ai consiglieri Comunali di aver colloquiato su questi aspetti con Prefetto di D’Onofrio, in una riunione tenutasi presso la prefettura di Reggio Calabria.Ritiene quindi che in questa logica bisogna lottare e darsi da fare . Si augura che questo Consiglio Comunale che si tiene in contemporanea con i Consigli Comunali dei Comuni della Locride non deve essere soltanto un fatto commemorativo. Al di la della commemorazione , questo percorso deve essere l’inizio di un percorso diverso . Può e deve essere, dice il Sindaco l’avvio di un discorso nuovo a vari livelli. Ritiene che la Locride necessiti di maggiore presenza dello Stato ed occorre che lo Stato favorisca provvedimenti legislativi non solo mirati sulla repressione ma anche finalizzati allo sviluppo socio economico della zona . Occorre che sia varato un decreto Locride, affinché nella Locride stessa si abbia maggiore sviluppo, in termine di crescita e di lotta alla disoccupazione . Si devono creare investimenti nuovi, sotto il diretto controllo dello Stato, occasioni di sviluppo per la collettività.

Dice che occorre insistere su quest’ultimo aspetto e chiede al Consiglio Comunale che gli conferisca mandato affinché egli possa adoperarsi in merito.

Conclude il suo intervento ed invita gli altri Consiglieri Comunali ad intervenire .

Interviene il capogruppo di minoranza Prof. Ilario Ammendolia il quale preliminarmente fa presente che il suo gruppo aveva richiesto nell’immediatezza del grave fatto, la convocazione di un Consiglio Comunale per un senso di democrazia non per un mero fatto burocratico. Nell’istanza veniva proposta, non veniva “chiesta” la Convocazione del Consiglio Comunale .

Ritiene in merito che su questi fatti gravi qualsiasi Comunità può fare ben poco. Il gruppo di minoranza, chiedendo la convocazione del Consiglio Comunale, voleva che Caulonia reagisse a questo grave fatto di sangue, si voleva approvare un documento sulla legalità. Non avendolo fatto, a suo giudizio si è perso un’occasione di far diventare Caulonia come Comune “all’avanguardia”. Altre volte dice Caulonia ha reagito su episodi di mafia isolando i violenti. A tal fine ricerche che a Caulonia si è tenuta la prima conferenza antimafia .
Continuando il suo intervento fa presente che anche a Caulonia pur se in misura minore rispetto ad altri paesi della Locride è presente la mafia, pretendendo di fare politica, di infiltrarsi nelle Istituzioni . E’ compito di tutti noi, quali Amministratori, essere vigili ed attenti, impedendo qualsiasi tentativo della mafia di inserirsi nell’attività Amministrativa. Ammonisce tutti a non strumentalizzare in alcun modo la morte dell’On. Fortugno e coglie l’occasione per manifestare il suo dissenso sull’attuazione di qualsiasi decreto Locride . Dice che questo decreto non può risolvere il problema della mafia . Ribadisce che nessuno deve strumentalizzare questo fatto inumano; nessuno deve strumentalizzare chi ci ha rimesso la vita. Ritiene che la mafia non si combatte con le manifestazioni e con i decreti . Essi non bastano.

Coglie l’occasione per ricordare le altre vittime della mafia e l’imprenditore Gianluca Congiusta, anch’egli barbaramente assassinato . Ricorda l’attentato per mano della mafia a Mario Briglia, verificatosi a Caulonia .

Ritiene ancora che al di la del decreto bisogna adoperarsi per cambiare questo tipo di società, questa società crudele. Bisogna intervenire per cambiare questo tipo di società e a tal fine ritiene che queste degenerazioni mafiose e delinquenziale si verificano quando c’è poca cultura . In questo tentativo devono adoperarsi le forze politiche per cambiare la società in modo che questa diventi più democratica e più giusta, altrimenti tutto diventa rituale ed inutile.

Conclude il suo intervento chiedendo che sia discusso il protocollo sulla legalità.

Interviene il Consigliere Comunale Mercuri capogruppo di maggioranza, il quale afferma di non voler fare nel suo intervento, nè retorica né demagogia .

Ritiene che su questo fatto si è verificato un fiume di retorica . Si domanda che cosa lo Stato abbia fatto in cinquanta anni per combattere la mafia. Sono state fatte solo parole . Si domanda ancora cosa abbiano fatto i Governi che si sono succeduti nel tempo . La mafia “dice” è un male e come tale va aggredita . Lo Stato invece non ha fatto altro che alimentare la mafia . E’ sintomatico il ponte sullo stretto di Messina . Non crede che le cose potranno cambiare dopo questo grave assassinio .

Continuando il suo intervento dice di apprezzare l’intervento del Prof. Ammendolia nella parte in cui ha detto che occorre partire dal basso dalle Istituzioni per impedire qualsiasi forma di infiltrazione mafiosa .

Ritiene che l’onestà non deve essere considerata una “stupidità” , è invece la disonestà che non paga . Onestà significa rispetto delle regole, rispetto della legalità e l’attuale comportamenti nel rispetto delle leggi. Questo vale per tutti, dai dipendenti ai dirigenti, per finire agli Amministratori , perché la mafia approfitta della disonestà dei dipendenti. Continua il suo intervento , sostenendo che i partiti politici hanno mancato nell’educare i cittadini. Ritiene inoltre che questo Consiglio Comunale può fare molto nella sua collegialità; può dare un concreto esempio perché la mafia si debella partendo dal basso . Sostiene che l’omicidio dell’On. Fortugno è stato un messaggio non solo diretto alle Istituzioni, ma anche al mondo dell’economia , a chi vuole investire nei diversi campi . A suo giudizio, dopo questo grave episodio non cambierà nulla, fra diversi anni ci troverà nella stessa situazione. Però questo non vuole dire che dobbiamo arrendere ribellandoci a questo stato di cose .

Apprezza i giovani che hanno mosso i primi passi nella lotta alla mafia, perché è giusto che tutti si devono difendere da questa aggressione mafiosa .

Conclude il suo intervento facendo presente che la maggioranza approverà, alla fine degli interventi il documento predisposto dall’Associazione dei Sindaci dei Comuni della Locride.

Interviene il Consigliere Attilio Tucci del gruppo di minoranza , il quale dice di trovare grande difficoltà umana nell’intervenire alla discussione su un argomento così triste e che riguarda l’assassinio dell’On. Francesco Fortugno . E’ impressionante, dice, la ferocia con la quale è stata stroncata una vita umana. Il disprezzo del valore della vita che hanno avuto quelle persone che quel giorno hanno esploso i colpi di pistola . Ricorda l’amico Franco che era una persona stupenda e di grandi idee .

Coglie l’occasione per scagliarsi contro una parte della stampa che riferendosi a fatti di sette anni fa, ha insinuato certe vicinanze dell’On. Fortugno con ambienti mafiosi . Citando il Vescovo di Locri Mons. Bregantini afferma che queste insinuazione sono mere calunnie . Dice che la calunnia gli fa paura perché si inserisce in un contesto generale che è quello di dequalificare gli uomini politici della nostra zona . La verità è che la mafia ha voluto dare un segnale forte, far capire a tutti che essa comanda e si pone al di sopra della politica stessa. Ricorda ancora l’On. Fortugno con il quale ha condiviso molte idee e molti progetti. Accennando al fatto che è contrario a qualsiasi forma di emanazione di decreti per la Locride, fa notare che il pubblico presente in aula è poco numeroso e si rammarica della scarsa partecipazione a un argomento che meritava ben altre presenze.

Entrando nel merito della questione, sostiene che la mafia, a suo giudizio si combatte attraverso un serrato controllo dello Stato per impedire e bloccare il flusso di denaro che arriva da attività illecite . La speranza è dice che questa “ribellione” , che si è verificata in questi giorni nella Locride possa portare ad un’inversione di tendenza e ad un sostanziale cambiamento. Muove accenni critici al precedente Governo Regionale di Centro Destra, che ha operato male e non è riuscito a “spendere” le risorse destinate alla Calabria dall’Unione Europea; quei fondi, dice, potevano portare sviluppo alla nostra Regione e sollevare la forte disoccupazione in essa imperante . La Calabria e la nostra zona in particolare ha bisogno di scuole, d’infrastrutture, non necessita di super tecnonologie . Sono state sprecate queste occasioni di sviluppo.

Conclude il suo intervento facendo riferimento alle parole del Vescovo di Locri Mons. Giancarlo Bregantini il quale ha sempre sostenuto che occorre dialogare con la mafia e soprattutto con la manovalanza di essa.

Interviene brevemente il Presidente del Consiglio Comunale Sig.ra Giamba Teresa, la quale, ancora una volta, si rammarica per la scarsa presenza di pubblico . Sostiene che sicuramente non si tratta di orario ma bensì di mancanza di fiducia nelle Istituzioni e di caduta di tensione nella politica.

Il Consigliere Comunale del gruppo di maggioranza Giovanni Maiolo, intervenendo, afferma che a suo giudizio ci sono forti contraddizioni nella lotta che lo Stato intende avviare contro la mafia . Da una parte, viene inviato presso la Prefettura di Reggio Calabria il Super Prefetto De Sena, con compiti specifici nella lotta alla mafia, dall’altra parte il Governo continua la “sciagurata politica” della grandi opere e in particolare della costruzione del ponte sullo stretto di Messina. Ritiene che non si vuole combattere la mafia . A suo giudizio servono invece grandi investimenti per far crescere la Locride dal punto di vista socio economico . In un contesto di povertà la mafia arruola la sua manovalanza per compiere i più efferati delitti . Sostiene che ci vogliono adeguati progetti per fra crescere la Locride dal punto di vista culturale. Le manifestazioni contro la mafia, belle e condivisibili non devono diventare semplici rituali. Si domanda se il Consiglio Comunale possa fare qualcosa nella lotta alla mafia . Ritiene che si può fare qualcosa, anche nel piccolo. Può servire un protocollo per la legalità . Questo protocollo sicuramente potrà servire se non cambieranno i nostri cambiamenti ; coinvolgendo i cittadini l’attività amministrativa, con l’elaborazione di un bilancio partecipato e con azioni che possono far aumentare il livello culturale nei giovani. Fa presente a tal fine che in fase di elaborazione il Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale dei ragazzi . Il Consiglio Comunale dei ragazzi ha il compito principale di far partecipare i giovani all’attività amministrativa e farli avvicinare alle istituzioni .

Interviene il Consigliere del Gruppo di Minoranza Francesco Cagliuso, il quale rammaricandosi e con amarezza fa riferimento ai ragazzi di Strongoli in provincia di Crotone i quali in alcune interviste hanno sostenuto che la mafia porta lavoro. Dice di aver difficoltà nella trattazione di questi argomenti in particolare della Calabria e della considerazione che ha di essa la stampa Italiana e soprattutto quella Internazionale. Citando il Sole 24 Ore di oggi fa riferimento ad alcuni dati sulla disoccupazione in Calabria che è stabile intorno al 27%. Tuttavia non tutto è negativo in questa terra, ci sono anche punte di eccellenza, basti citare a tal riguardo il Comune di Soveria Mannelli che ha informatizzato adeguatamente tutti i servizi e dove i cittadini possono accedere ai siti del Comune, per ogni esigenza e soprattutto nel campo dei tributi locali .
Coglie l’occasione per criticare la legge finanziaria 2006 che è in discussione nei rami del Parlamento Italiano ed in particolare la creazione di una banca del Sud, di cui nessuno conosce ancora l’utilità . Fa presente che la mafia si può combattere con la trasparenza e mediante un’efficace azione amministrativa improntata sull’economicità di gestione . Sostiene che poco lo Stato sta facendo per combattere realmente la mafia anche perché le forze dell’ordine mancano di adeguati mezzi anche economici e vivono in grave disagio .

Si sofferma dopo sul documento predisposto dall’Associazione dei Sindaci dei Comuni della Locride, che i Consigli Comunali oggi sono chiamati a votare e fa notare che esso è molto debole ed è intriso soltanto di retorica; è un documento redatto sicuramente con molta fretta e senza alcuna ponderazione. Ritiene di non votarlo per cui annuncia che si allontanerà dall’aula al momento della votazione del documento medesimo.

Il Consigliere Comunale Caterina Belcastro, intervenendo nella discussione ritiene che è lodevole l’iniziativa di questa sera, e cioè il fatto che tutti i Consigli Comunali dei Comuni della Locride sono stati convocati per lo stesso giorno per discutere sulla situazione dell’ordine pubblico e sulle iniziative da assumere a seguito dell’assassinio del Vice Presidente del Consiglio Regionale della Calabria . Evidenzia che il grave episodio a scosso le coscienze di tutti e principalmente dei giovani i quali hanno avuto una reazione dura e spontanea accendendo la speranza in un futuro migliore per la nostra terra. Sostiene che i giovani hanno voglia di riscatto, hanno voglia di partecipare attivamente e vogliono soprattutto dare un volto nuovo alla politica, per creare un futuro diverso. Essi sono in grado di rimanere estranei ai giochi del potere. Evidenzia inoltre che lo Stato e le istituzioni locali sono stati presenti nella lotta alla mafia soltanto in questi giorni e cioè nei giorni successivi al barbaro assassinio dell’On. Fortugno. Si domanda dov’erano lo Stato e le Istituzioni locali prima di questo tragico fatto. Cosa lo Stato aveva fatto per combattere questo fenomeno mafioso che attanaglia la nostra terra e impedisce qualsiasi sviluppo socio economico . Lo Stato invece approva la devolution , che da più soldi alle regioni riche e meno soldi alle regioni povere come la Calabria . La Calabria non merita questo perché a risorse umane e naturali di grande livello ed enormi capacità di forza lavoro .

Dopo di che si sofferma sulla legalità in generale, sostenendo che il Consiglio Comunale deve riflettere su questo concetto in modo che i diritti dei cittadini non vengono barattati con favori di altra natura .

A questo punto il Presidente del Consiglio Comunale Sig.ra Teresa Giamba invita il pubblico presente a voler intervenire nella discussione sull’argomento posto all’ordine del giorno, facendo rilevare che gli interventi del pubblico non saranno verbalizzati dal Segretario Generale dell’Ente.

Seguono gli interventi del pubblico. Alla fine il Presidente del Consiglio ringrazia il pubblico stesso per gli interventi di qualità e di quantità.

Dopo di che chiede ed ottiene la parole il Consigliere di maggioranza Franco Napoli. Il Consigliere Comunale ricorda la figura dell’On. Fortugno e dice e averlo conosciuto personalmente, apprezzando la sua onestà il suo modo di agire ed il modo pacato e costruttivo nel portare avanti anche il i più difficili problemi. Dice che questo è stato un omicidio che ha colpito tutti direttamente; ha colpito principalmente la sua famiglia, la sanità e il mondo politico. Evidenzia che lo Stato e l’Istituzioni in generale sono stati sempre assenti nella lotta alla mafia , e sostiene che la mafia si annida e trova linfa vitale dove manca il benessere, la cultura ed il lavoro. La mafia è un cancro e come tale va estirpato . Fa presente che alcuni con una definizione molto leggera hanno anche detto l’On. Fortugno e stato vittima della Locresità . Questo non è vero perché questa definizione non solo è senza alcun senso ma anche offende la memoria di Francesco Fortugno. Dice che dopo l’assassinio dell’uomo politico c’è stato un risveglio di coscienza e una massiccia presenza di giovani anche cauloniesi alle varie manifestazioni di protesta e di lotta alla mafia . Condivide il fatto che nel Comune bisogna operare nel massimo della legalità e della trasparenza, lavorando nell’interesse principale della collettività.

Interviene il Consigliere Luigi Fuda del gruppo di maggioranza, il quale sostiene che la mafia non si combatte con le manifestazioni e con le proteste in genere. La mafia a suo giudizio è un’emergenza della Regione Calabria e dell’Italia . Se la mafia è un’emergenza, essa va combattuta è affrontata adeguatamente con interventi eccezionali e con l’aiuto forte dello Stato. Occorre far sentire la forza dello Stato così come è stato sostenuto dall’On. Marco Minniti .

Evidenzia di aver trovato il documento predisposto dai Sindaci molto blando e con molta retorica . Dice che avrebbe preferito un documento più forte e più incisivo nella lotta alla mafia.

Interviene il Consigliere Mauro Tuccio del gruppo di maggioranza , il quale preliminarmente di voler tenere un intervento molto breve perché si è detto già molto in questa sede consiliare e anche ad altri livelli. Dice che interviene nella discussione per dare soltanto un suo piccolo contributo. Ritiene positiva la riunione di questo Consiglio Comunale e il fatto che tutti i Consiglio Comunali della Locride sono stati convocati tutti per lo stesso giorno. Ricorda che l’Amministrazione Comunale, nell’immediatezza del tragico fatto, ha fatto affiggere un manifesto non solo commemorativo ma anche di forte richiamo alla lotta alla mafia, perché Caulonia così come sostenuto anche dal Consigliere Ammendolia, è stato sempre un baluardo e stata attenta a questi fenomeni pur non essendo un paese di mafia . Sostiene che la mafia si combatte soltanto con interventi di qualità delle forze dell’ordine non con una semplice militarizzazione del territorio. La presenta dello Stato deve essere in termine di qualità e quantità. La mafia dice, non si combatte con gli ausiliari e con mezzi inadeguati . Ha ragione il consigliere Cagliuso quando dice che molte volte manca la benzina per rifornire gli automezzi delle forze dell’ordine . La lotta alla mafia da parte dello Stato deve essere molto incisiva e rammenta che quando lo Stato ha voluto i fenomeni delinquenziali sono stati annientati , vedi a tal proposito la lotta vittoriosa dello Stato nei confronti delle brigate rosse. Questo fenomeno dice è stato completamente debellato .

Anche egli dice di aver notato un certo risveglio nella lotta alla mafia dopo il tragico episodio della morte dell’On. Fortugno. E’ nata soprattutto la speranza per un futuro migliore ed è emersa la nuova coscienza ed una nuova consapevolezza, nonché un nuovo segnale di speranza . Dice che è compito della politica e degli Amministratori fare la loro parte nella lotta alla mafia, intervenendo nel mondo della scuola, nella chiesa , nel mondo dello sport. . Soprattutto i politici locali di devono dotare di un codice di comportamento, dimostrando il loro distacco agli interessi personali, altrimenti, non si è credibili.

Ultimato l’intervento il Consigliere Tuccio Mauro ringrazia il Consiglio Comunale per l’attenzione a lui dimostrata ed ha parole di apprezzamento della pacatezza con la quale è stata tenuta fino adesso la discussione consiliare.

Interviene nuovamente il Consigliere Ammendolia Ilario ……


Il Consiglio Comunale


Considerato:

• Che la situazione dell’ordine pubblico nella Locride e nella Calabria presenta caratteri di assoluta drammaticità, come dimostra per ultimo l’assassinio del Vice Presidente del Consiglio Regionale Francesco Fortugno, messo in atto con modalità tali da trasmettere un chiaro messaggio politico;

• Che questo stato di cose non è nuovo, anche se suscita clamore solo in occasione di fatti che attirano l’attenzione pubblica nazionale, anzi risale a tantissimo tempo addietro e rappresenta la normalità della vita quotidiana dei calabresi, costretti a subire l’arroganza, la violenza, le estorsioni, gli attentati, gli omicidi perpetrati da gente che rappresenta solo un’infima minoranza della popolazione della Regione;

• Che la risposta dello Stato sul terreno della prevenzione e della repressione, nonostante i successi ottenuti e l’0impegno delle Forze dell’ordine e della Magistratura, è stata sinora del tutto inadeguata, come dimostra il fatto che solo dopo il delitto Fortugno sono stati presi provvedimenti di natura straordinaria;

• Che l’espansione della mafia è stata resa possibile anche dalla debolezza del tessuto sociale e della struttura economica della Calabria, incapaci di offrire a tutti i cittadini prospettive di lavoro produttivo e di promozione sociale e civile;

• Che le carenze dunque del contrasto alla mafia sia sul terreno dell’ordine pubblico sia su quello dello sviluppo economico e sociale hanno permesso alle organizzazioni criminali di inserirsi in molte delle attività e delle strutture presenti sul territorio e di lanciare allo Stato la sfida per il controllo complessivo del territorio medesimo;

• Che tutto questo rappresenta una lesione grave della sovranità dello Stato e della libertà dei cittadini, beni che sono per loro natura indivisibili e devono essere pienamente assicurati su tutto il territorio nazionale, da Milano alla Sicilia;

• Che questo processo di espropriazione dello Stato e della democrazia rischia di raggiungere il pungo di non ritorno e che dunque la questione mafiosa non riguarda solo i calabresi e i meridionali ma tutti gli italiani e il futuro stesso del nostro Paese;

Prende atto:

• Che il Ministro dell’Interno con l’invio del Prefetto De sena, munito di poteri straordinari, e col rafforzamento dell’apparato di indagine e di repressione nella Locride, ha adottato provvedimenti che vanno nella direzione giusta;

• Che la questione Calabria è finalmente all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale;

Auspica:

• Che l’azione di contrasto non venga ridotta, come è successo spesso nel passato, appena i riflettori accesi sulla Locride e sulla Calabria cominceranno a spegnersi e che dunque essa continui ad essere sempre, in ogni circostanza, all’altezza della capacità offensiva della mafia;


• Che un analogo rafforzamento riguardi le strutture giudiziarie, anch’esse palesemente inadeguate, per ragioni diverse, a rappresentare il baluardo fondamentale contro la minaccia mafiosa;

• Che l’azione di contrasto alla mafia da chiunque svolta sia rigorosa ma nello stesso tempo mirata e tale da tutelare l’onorabilità delle persone oneste;

• Che il Governo, il Parlamento, le forze politiche e sociali acquistino finalmente la consapevolezza che la lotta alla mafia non potrà essere vinta se contemporaneamente a misure più efficaci sul terreno dell’rodine pubblico non si avvia un processo di rinascita economica e civile della Calabria e delle altre regioni del Mezzogiorno; che cioè la questione criminale è parte della più generale Questione Calabrese e Questione Meridionale scomparse dall’agenda politica nazionale ma sempre presenti e vive nella realtà del Pese; che dunque la Calabria e il Mezzogiorno non possano essere considerati alla stregua di tutte le altre regioni italiane ma devono costituire una priorità assoluta della politica del nostro paese;

• Che la politica e le istituzioni calabresi avviino da subito un grande processo di rinnovamento che non può non avere al suo centro un progetto di vera e propria rifondazione dell’istituto regionale, il quale deve essere parte della soluzione e non parte dei problemi che affliggono la Calabria; questo rinnovamento, di natura essenzialmente etica e che pone come scopo della politica e delle istituzioni la tutela dell’interesse collettivo e non di quello personale o particolare, è una precondizione sia per lo sviluppo economico e sociale sia anche per una più efficace lotta alla mafia; quest’ultima infatti allarga tanto più l’area del proprio consenso quanto meno credibili sono la politica e le istituzioni, in altre parole non è possibile combattere la criminalità se nel contempo non si combattono la corruzione, il clientelismo, il privilegio dato all’appartenenza anziché ai meriti delle persone.

Ringrazia:

• Il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, per l’attenzione dimostrata nei confronti della Calabria, per la sua presenza tra di noi in un momento di grande difficoltà per la nostra Regione e soprattutto per la sua infaticabile azione a favore di una reale unità d’Italia;

• Il Sindaco di Napoli e i Sindaci, Amministratori e Cittadini delle altre Regioni che hanno partecipato alla marcia del 4 Novembre o hanno testimoniato la loro vicinanza alla nostra terra;

• I ragazzi della Locride, della Calabria e delle altre Regioni che, affermando con parole di verità e coraggio, la loro volontà di essere liberi e di costruire il loro futuro hanno mostrato all’Italia e al mondo il volto più bello della Calabria, aprendoci il cuore alla speranza.

SI IMPEGNA

• A sollecitare il Governo e la Regione affinché vengano avviate rapidamente iniziative capaci di dare un segnale forte di svolta e di fare intravedere un futuro diverso dal presente;

• A contribuire affinché questo Paese, nonostante le difficoltà oggettive che opprimono le Amministrazioni Comunali della nostra Regione, venga governato con la maggiore efficienza e la maggiore trasparenza possibili e nel pieno rispetto della legalità e del principio dell’uguaglianza di tutti i cittadini.