COMUNE DI CAULONIA Provincia di Reggio Calabria |
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DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: Linea Ferroviaria Jonica – Iniziative . |
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L'anno duemilacinque addì dieci del mese di maggio alle ore 18,40, convocato dal Presidente del Consiglio, con avvisi scritti data 16/04/2005, consegnati a domicilio dal Messo Comunale, come da sua dichiarazione, si è riunito nell’aula consiliare del Palazzo Municipale , in Caulonia, in seduta pubblica di I^ ed unica convocazione – sessione straordinaria – il Consiglio Comunale composto dai suddetti Consiglieri e dal Sindaco. Il Consiglio Comunale è aperto al libero contributo dei cittadini in relazione all’argomento trattato e così come chiesto dal Comitato dei Sindaci della Locride.
Constatato
che, essendo presenti il Sindaco e n. 14 Consiglieri su n. 16 Consiglieri
assegnati al Comune e su n. 16 Consiglieri in carica, l’adunanza
è legale a termini di legge, e premesso che sulla proposta della
presente deliberazione, ai sensi dell’art.49 comma 1 del decreto
Legislativo n. 267 del 18/08/2000: Alle ore 18,40 il Presidente del Consiglio Teresa Giamba dichiara aperta la seduta. Sono presenti 14 Consiglieri Comunali Assenti 2 consiglieri Comunali (Ammendolia e Fuda) Preliminarmente il Presidente del Consiglio giustifica l’assenza alla riunione del Consiglio Comunale del Consigliere del gruppo di minoranza Ilario Ammendolia, dando lettura della nota fatta pervenire dal medesimo in data 9.05.2005 ed acquisita al n. 5378 di protocollo. La nota viene conservata agli atti d’ufficio. Dopo di che, chiede ed ottiene la parola il Consigliere Comunale del gruppo di minoranza Attilio Tucci, il quale dichiara di voler puntualizzare due aspetti. Primo aspetto: la necessità che siano tenuti incontri preventivi tra le forze di maggioranza e minoranza presenti in Consiglio Comunale, quando principalmente si tratta di definire documenti, come nel caso in esame, da approvare in Consiglio, attuando un dialogo serio e costruttivo. Secondo aspetto: l’opportunità che si proceda ad un prelievo dal fondo di riserva del bilancio corrente, per reperire i fondi necessari da destinare ad una cooperativa di giovani che a seguito di un grave attentato ha perso la possibilità di lavoro, e questo come segno di solidarietà e di conforto economico. Subito dopo, interviene il Presidente del Consiglio Comunale. Il Presidente porge espressioni di saluto all’intero Consiglio Comunale, al Sindaco, ai Consiglieri Comunali, nonché al numeroso pubblico presente in aula. Evidenzia che questa è una seduta particolare, perché è la prima che si tiene nella sede istituzionale, e cioè nell’apposita aula consiliare di Carlona Centro. Dice che questa sera si è verificata una cosa molto positiva , riguardante una presenza numerosissima di pubblico. Si augura che ciò avvenga nel futuro, in tutte le altre successive riunioni consiliari. Si riferisce poi alla prima riunione del Consiglio Comunale neo eletto, tenutasi in Piazza Seggio di Caulonia Centro e del fatto che essa si è svolta con grande compostezza da parte di tutti. Ribadisce che la Presidenza del Consiglio assicurerà la massima garanzia a tutti i Consiglieri Comunali. E’ compito del Consiglio Comunale aggredire i problemi, che man mano si presentano, sempre nel rispetto dei ruoli. Fa presente che oggi è posto in discussione un problema molto particolare, e cioè la problematica inerente la nostra linea ferroviaria Jonica che sta subendo un continuo e costante smantellamento. A questo punto entra in aula il Consigliere Comunale Luigi Fuda . Sono presenti 16 – assenti 1 (il Consigliere Comunale Ilario Ammendolia) . Evidenzia
che il Consiglio Comunale è chiamato, in contemporanea con gli
altri Consigli Comunali dei Comuni della Locride ad approvare un documento
predisposto e trasmesso dal Comitato dei Sindaci. Il Presidente del Consiglio continua il suo intervento, facendo presente che il Consigliere Tucci, poteva, e questo lo dice senza alcuna polemica, aspettare l’introduzione dell’argomento che la Presidenza del Consiglio a breve avrebbe fatto. Entrando nel merito della questione, il Presidente del Consiglio fa notare che si tratta di un continuo stillicidio, cioè lo smantellamento sistematico della rete ferroviaria della Jonica, incominciato sin dagli anni 90. E’ stato soppresso, dice il primo Intercity che partiva da Roccella Jonica. Inutili sono state allora le proteste dei Sindaci. Adesso, dal 15.06.2005 verranno soppressi i treni a lunga percorrenza, il Reggio Calabria – Torino e il Reggio Calabria – Milano. Resterà in funzione soltanto il c.d. treno romano, con partenza da Reggio Calabria. Conseguentemente, dice, la linea ferroviaria Jonica rimarrà completamente isolata con grave ricaduta e danno anche dal punto di vista turistico. Si aggiunge a questo punto il problema della 106, completamente inadeguata al crescente traffico veicolare. Ultimato il suo intervento, il Presidente del Consiglio invita tutti a partecipare alla discussione e raccomanda nel contempo interventi brevi e concisi. Assicura, infine, che problema sollevato dal Consigliere Comunale Tucci riguardante la cooperativa di giovani sarà valutato con particolare attenzione da parte dell’Amministrazione Comunale. Si apre la discussione. Interviene il cittadino Dimasi Cesare presente tra il pubblico. Il Sig. Dimasi rileva che è chiara ormai l’intenzione di Trenitalia di smantellare tutto e sopprimere con il tempo la linea ferroviaria Jonica. Dice che il problema non è sorto solo con il governo Berlusconi in questi ultimi anni ma, anche si era verificato con i precedenti governi poiché, a suo giudizio non ci sono uomini politici locali che hanno a cuore le sorti del Sud. Il fatto è molto grave perché ne risente il turismo. Fa notare che ogni tanto qualcuno si sveglia e pone sul tappeto la problematica. Poi, con il tempo, tutto cade nell’oblio e nel totale disinteresse. Interviene il Consigliere Comunale Franco Napoli. Il Consigliere Napoli coglie l’occasione per ringraziare il Comitato dei Sindaci della Locride che ha inteso finalmente intervenire a difesa della ferrovia Jonica. Dice che vi è in atto una specifica volontà di sopprimerla completamente per cui bisogna opporsi a questo disegno con tutti i mezzi a disposizione. A suo giudizio, la volontà di soppressione deriva dal fatto che Trenitalia sta facendo una questione puramente economica, derivante da un freddo rapporto tra costi e ricavi . Questo non è possibile perché la ferrovia svolge una funzione sociale ed interessa la collettività. E’ come, dice, si volessero chiudere gli ospedali. I servizi pubblici, a suo giudizio, non possono essere privatizzati per quella specifica finalità sociale che essi svolgono. Conclude il suo intervento, facendo presente che bisogna essere compatti per attuare una vibrata protesta, che non deve essere isolata e fine a se stessa. Il Consigliere Comunale Maiolo, intervenendo, fa presente che, a suo giudizio, lo smantellamento della linea ferroviaria è partito da molto lontano, in modo graduale, perché sotto ci sono grossi interessi economici tendenti a privilegiare il trasporto su gomma. Dice che è obiettivo di Trenitalia smantellare totalmente la linea ferroviaria in questione. Ricorda che inutili sono state le lotte degli anni precedenti sostenute da Rifondazione Comunista, unitamente agli altri partiti politici, dal Vescovo di Locri, nonché gli interventi e gli appelli sulle varie televisioni locali, in particolare su Telemia. Anche la Statale 106 si trova in uno stato pietoso. Questo, dice, completa tutto il quadro generale. Apprezza il fatto che finalmente i Sindaci della Locride, in maniera compatta si sono mossi per protestare per il continuo ridimensionamento della linea ferroviaria , iniziato con la soppressione di alcuni treni a lunga percorrenza. L’iniziativa dei Sindaci è da considerarsi un bel segnale. Finalmente in contemporanea si riuniscono oggi, alle ore 18,00 i Consigli Comunali dei Comuni della Locride. Già si vede qualcosa di concreto. Una forte e vibrata protesta nei confronti di Trenitalia può aiutare a risolvere i problemi. Infatti, dopo la protesta attuata dal Vescovo di Locri e da altre forze politiche si è notato un certo miglioramento nel funzionamento del sistema ferroviario locale . Il Consigliere Dimasi, intervenendo, invita tutti a non fare vittimismo, a non piangersi addosso dicendo che tutto va alla deriva, che tutto non funziona, che noi siamo l’ultima ruota del carro. Così si commette un grave errore, perché ci si adagia , senza lottare con tutte le forze. A suo giudizio, tutto questo s’inquadra nella c.d. questione meridionale. Tutti, invece, debbono prendere coscienza e porre una questione politica. Purtroppo, oggi vi è un Governo che “svia” i problemi, parlando di grandi opere come richiamo per le allodole. Si parla di grandi strutture ferroviarie, mentre nel piccolo i treni non passano, altri vengono soppressi. Invita tutti a prendere coscienza di questa situazione precaria ed a chiedere conto a chi ci governa, anche a livello regionale. Interviene l’Avvocato Francesco Antonio Dimasi, presente tra il pubblico. L’Avvocato Dimasi, inizialmente, si meraviglia del fatto che nell’aula consiliare non vi è la presenza di gente del settore, di ferrovieri o di altri responsabili. Né vi è la presenza di operatori commerciali e turistici, cioè di gente a cui interessi lo sviluppo del turismo. Dopo, continuando il suo intervento, invita i Sindaci ad intraprendere una lotta con ogni mezzo; ad attuare una vibrata e convinta protesta nei confronti di Trenitalia, altrimenti la ferrovia Jonica rimarrà un ramo secco e con il tempo si ricoprirà di ruggine. Il Consigliere Cagliuso del gruppo di minoranza dice che la ferrovia nello stato in cui si trova è inutile, perché non assicura un servizio ottimale ai cittadini. Di conseguenza ritiene opportuno che essa sia potenziata e migliorata, altrimenti è preferibile una sua totale eliminazione, ovviamente, questa sarebbe una soluzione estrema, perché la chiusura della ferrovia intaserebbe la Statale 106, che è già un’arteria pericolosissima. Interviene un cittadino presente in aula, il Sig. Vincenzo Rullo il quale racconta una situazione di degrado da lui vissuta personalmente. In un viaggio per Roma, lungo la tratta ferroviaria Riccella Jonica Soverato c’era gente che dormiva per terra, occupando anche i bagni. Egli ha protestato vivacemente, senza essere ascoltato da nessuno. La sua protesta, dice, aveva l’intenzione di far rilevare agli operatori ferroviari lo stato pietoso della tratta ferroviaria Jonica e la situazione di degrado presente sui treni anche a lunga percorrenza. Tuttavia sostiene che non bisogna eliminare la ferrovia, ma bisogna lottare scendendo in piazza unitamente ai politici. Il Consigliere Tucci, intervenendo, afferma che il precedente Governo Regionale di centro - destra è stato a suo giudizio il peggiore tra tutti i governi. Non vi è stata alcuna iniziativa per il riscatto economico della Calabria. Dice che l’attuale Governo Berlusconi ha cancellato completamente il principio di solidarietà. Oggi, essendo tutto improntato in un sistema liberista, è in vigore soltanto il principio economico, consistente nel rapporto costi- ricavi , e cioè, nel caso specifico viene soppresso tutto ciò che non rende. A suo giudizio alcuni servizi essenziali come quello ferroviario e come quello postale svolgono una funzione sociale, da qui nasce il principio di solidarietà. Dopo di che afferma che bisogna valutare attentamente a chi inviare il documento che sarà approvato dal Consiglio Comunale in questa seduta. Sostiene che avrebbe preferito che questo Consiglio Comunale si fosse riunito all’aperto, nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Caulonia Marina, perché così sarebbe stato coinvolto tutto il popolo. Tuttavia, si dichiara contento del fatto che i Sindaci della Locride sono usciti dal torpore, affrontando finalmente il problema della ferrovia Jonica. Però occorre rendere partecipe di questa lotta il popolo, coinvolgendo anche gli imprenditori e i politici. Interviene il Capogruppo di maggioranza Avvocato Domenico Mercuri, il quale preliminarmente propone che la Presidenza del Consiglio in una prossima seduta ponga all’ordine del giorno il seguente argomento: “solidarietà nei confronti dei giovani e dei cittadini di Nardodipace, al fine di contribuire fattivamente ed economicamente per la ricostruzione dell’iniziativa economica” . Propone che la delibera, una volta adottata venga al Consiglio Comunale di Nardodipace. Continuando il suo intervento, afferma che il liberismo economico ha alzato cresta. E’ vero, manca la solidarietà . La solidarietà è un principio contenuto nella Costituzione italiana. Dopo, afferma che la ferrovia è andata bene al capitalismo italiano negli anni 60, perché serviva per trasportare forze lavoro al Nord. In riferimento a ciò, cita il film Rocco e i suoi fratelli. Ora si domanda a che cosa serve un solo binario. Sostiene che la ferrovia così come è, è inutile, perché i turisti certo non vengono con la ferrovia. Ritiene che va potenziata la Statale 106. Ormai, dice, questa ferrovia non appartiene più allo Stato, appartiene ai privati che ragionano, come è stato sostenuto precedentemente , in termini economici, in un rapporto tra costi e ricavi. Ribadisce, in modo provocatorio, che un solo binario non serve a nessuno e che il futuro è rappresentato dal trasporto su gomma attraverso strade efficienti di collegamento con gli aeroporti. Concludendo, apprezza l’intervento del Consigliere Cagliuso e Tucci, nonché quello dell’Avvocato Dimasi. Tutti a suo giudizio hanno detto cose giuste. Non bisogna dimenticare dice che il principio capitalistico ed il principio di solidarietà (principio sociale) sono due dottrine contrapposte. Interviene a questo punto, essendo sorta una breve discussione , il Presidente del Consiglio Comunale per chiarire che le parole del Consigliere Comunale Mercuri sono state dettate da semplice volontà di provocazione. Interviene il Consigliere Comunale Dott. Gennaro Amato, il quale ricorda che negli anni 20, quando Sindaco era Ilario Cricelli, la rete ferroviaria funzionava perfettamente; Caulonia in quel periodo era un nodo ferroviario di notevole importanza. In quel periodo venivano trasportati al Nord molti prodotti locali, attraverso efficienti treni merci. Negli anni la situazione è completamente precipitata, per colpa dei governi che si sono succeduti nel tempo. Dopo, si lamenta del fatto che tutte le colpe vengono attribuite all’attuale governo Berlusconi. Fa notare, a tal fine, che non è stato certo il governo Berlusconi a volere la privatizzazione delle ferrovie . Questa è stata attuata dai governi di sinistra . Altre colpe dice, sono state attribuite all’On. Gasparri, dimenticando che questi rappresenta la Calabria pur essendo stato eletto in un collegio della Calabria stessa. Si apre una breve discussione, alla quale intervengono alcuni cittadini presenti in aula. Il Consigliere Amato continua il suo intervento, affermando che voterà il documento solo per spirito di maggioranza, non condividendo il principio che questa situazione possa essere stata determinata dal governo di centro destra. Il Presidente del Consiglio Sig.ra Teresa Giamba invita tutti ad andare avanti, evidenziando che l’approvazione del documento non deve dividere le forze politiche presenti in Consiglio Comunale, ma, perché condiviso da tutti, deve essere un momento di unione. Fa presente che il documento predisposto dal Comitato dei Sindaci può anche essere rivisto ed arricchito, ma ciò deve avvenire con la piena collaborazione di tutti. Ribadisce ancora una volta che la Presidenza del Consiglio intende svolgere sempre un ruolo di garanzia di tutto il Consiglio Comunale, senza alcuna distinzione. Nel contempo tutti devono svolgere il loro ruolo democraticamente, secondo le proprie idee e convincimenti politici. Il Consigliere Greco, intervenendo, fa presente che a suo giudizio è necessario porre particolare attenzione su come redigere il documento che il Consiglio Comunale è chiamato ad approvare; bisogna valutare se esso debba essere integrato con le idee e i suggerimenti nascenti dagli interventi dei Consiglieri Comunali e dal pubblico presente. Bisogna tenere conto del fatto che le ferrovie hanno cambiato sistema , prima erano a partecipazione Statale, adesso dipendono da Trenitalia che è una Società per Azioni. Dobbiamo, dice, far capire che la Calabria ha una configurazione geografica particolare, e cioè ci sono numerosi paesi dell’entroterra che debbono essere adeguatamente collegati, con mezzi di trasporto, con i paesi che si affacciano sul mare. Conseguentemente, propone che sia creato un servizio metropolitano, per attenuare il traffico sulla Statale 106 Jonica. Questo servizio che è stato sperimentato con successo a Napoli consentirebbe il collegamento fra i vari centri della Jonica. Piccoli treni con piccoli vagoni dovrebbero collegare i paesi che si affacciano sul mare, mentre il collegamento con i centri dell’entroterra dovrebbe essere assicurato con “navette”. Chiede che la sua proposta sia inserita nel documento da inviare a Trenitalia e agli altri Enti interessati. La Sig.ra Ferraro presente tra il pubblico, intervenendo, apprezza la proposta dell’Ing. Greco. Tuttavia, evidenzia che si rende necessario farsi sentire da Trenitalia con forza e determinazione, senza piangersi addosso. Interviene il Consigliere Avvocato Caterina Belcastro, la quale sostiene che non si può fare a meno della ferrovia che è un servizio essenziale. Essa va garantita e potenziata adeguatamente. Ritiene che occorre contattare i Dirigenti di Trenitalia, per far capire loro quanto sia necessario ed indispensabile conservare i treni a lunga percorrenza, almeno con partenza da Roccella Jonica. Chiede che ciò sia inserito nel documento, unitamente alla proposta dell’Ing. Greco, ritenuta molto valida. La Sig.ra Caterina Cavallo presente tra il pubblico, ritiene che non si possa rinunziare ad un servizio essenziale anche se ormai è diventato impossibile viaggiare sui treni che presentano condizioni di degrado. Il Presidente del Consiglio Sig.ra Teresa Giamba, ribadisce ancora che l’idea di tagliare la ferrovia è stata avanzata da alcuni per mera provocazione, mentre dalla discussione consiliare è emersa chiaramente la volontà di chiedere agli Enti competenti un adeguato potenziamento della rete ferroviaria Jonica. Il Sig. Timpano Giuseppe presente tra il pubblico, ritiene che la colpa di questa situazione è da attribuire ai politici, senza alcuna distinzione tra quelli di destra e quelli di sinistra. Tiene a precisare che la privatizzazione della rete ferroviaria non è stata attuata dal Governo Berlusconi, ma risale ai precedenti governi. Accusa i politici locali di immobilismo, facendo notare che in questa riunione sono totalmente assenti i sindacati. Il Sig. Vallelonga, sostiene, invece, che il popolo deve scendere in piazza per protestare, senza fidarsi dei politici. Il Vice Sindaco Tuccio, intervenendo, ringrazia tutti per composta partecipazione ai lavori consiliari. Apprezza gli interventi dei Consiglieri Comunali e del pubblico, evidenziando che nessuno vuole la soppressione della rete ferroviaria Jonica. E’ stato detto, invece, che così come è la rete ferroviaria non serve a nessuno. Essa va potenziata e modernizzata . Propone che il documento sia arricchito con le varie proposte già formulate e con quanto scaturirà dalla successiva discussione consiliare. Il documento così arricchito deve essere, a suo giudizio, un punto di partenza, l’inizio di un diverso sistema di lotta. Il Presidente del Consiglio afferma che il documento in questione può essere integrato, con le varie proposte; in esso però va evidenziata la necessità imprescindibile dell’ammodernamento della Statale 106. Il Consigliere Comunale Ing. Giulio Gangemi apprezza la proposta innovativa del Consigliere Comunale Ing. Greco. Invita tutti i politici senza distinzione di colore politico ad intervenire per impedire il processo di depotenziamento della rete ferroviaria Jonica. Si augura che questo sia l’inizio di una lotta sempre più serrata che il Comitato dei Sindaci deve sostenere, ai fini di un immediato potenziamento della rete, con un eventuale traslazione della ferrovia accanto al nuovo tracciato della Statale 106. Il Consigliere Comunale Avv. Luigi Fuda fa rilevare che la ferrovia così come è non serve; non può essere mantenuta nello stesso livello di funzionalità. Essa deve essere potenziata. Infine, apprezza la proposta dell’Ing. Greco, rilevando che a suo giudizio è necessario migliorare anche i collegamenti con gli aeroporti. In conclusione, il Sindaco dice che in questo Consiglio Comunale sono state fatte molte proposte, sicuramente sono state fatte delle provocazioni e la proposta di chiusura e soppressione definitiva della ferrovia fa parte di esse. Afferma di non parlare spinto dal colore politico, in quanto non è schierato nè a destra, nè a sinistra, ma è cosciente del fatto che le leggi economiche spesso condizionano la politica. Ritiene che la ferrovia sia una risorsa per tutti. Afferma che non vi è la necessità di integrazione del documento predisposto dai Sindaci, perché ben si attaglia alla discussione di questa seduta consiliare e per il suo essere soltanto un primo passo della lunga battaglia che i Comuni devono sostenere. Rivolgendosi al Consigliere Tucci, evidenzia che egli avrebbe voluto tenere il Consiglio Comunale aperto nel piazzale antistante la ferrovia di Caulonia Marina, ma il poco tempo a disposizione ed i vari problemi di cui il Comune è gravato hanno impedito di prendere in considerazione l’ipotesi e di organizzare un Consiglio Comunale fuori dalla sua sede istituzionale. Il Presidente del Consiglio Sig.ra Teresa Giamba fa presente che la proposta del Sindaco di confermare il documento è condivisibile. Il Consigliere Dimasi fa presente invece che occorre vedere se tutti siano d’accordo per la conferma del documento, oppure sia necessario apportare ad esso qualche integrazione o modifica. Alla fine della discussione consiliare tutti i consiglieri si dichiarano favorevoli ad approvare il documento senza alcuna integrazione. Il Consigliere Greco afferma di non aver in merito nulla in contrario. Quindi IL CONSIGLIO COMUNALE Ascoltati gli interventi del Sindaco, del Presidente del Consiglio e dei Consiglieri Comunali, interventi come sopra riportati; Ascoltati gli interventi del pubblico che è stato ammesso a partecipare per dare un contributo fattivo alla risoluzione della problematica inerente il continuo processo di depotenziamento della rete ferroviaria Jonica, di cui da alcuni anni si sta assistendo; Considerato: Che da molti anni la Società per azioni Ferrovie dello Stato, attraverso le collegate Trenitalia S.P.A. e rete Ferroviaria Italiana S.P.S., ha messo in una chiara ed evidente politica di depotenziamento della linea ferroviaria Jonica, con particolari disagi per l’utenza del comprensorio della Locride, che è obiettivamente la più colpita della situazione che si è progressivamente venuta a creare; Che le iniziative attivate per impedire il processo di depotenziamento non hanno sortito gli effetti sperati, in particolare a causa di una reiterata condotta della dirigenza ferroviaria, cronicamente indisponibile a sostanziali ed effettivi riscontri alla richiesta, che si risolvano regolarmente in interlocuzioni non seguite neanche dalle doverose comunicazioni sulle successive decisioni assunte, in violazione delle più elementari regole di correttezza istituzionale; che il territorio, anche attraverso l’attività del “Comitato per la difesa ed il Potenziamento della Linea Ferroviaria Jonica” , ha pure proposto, a più riprese, soluzioni tecnico – operative volte ad impedire quello che può essere definito un vero e proprio processo di smantellamento della linea; che, di recente, lo stesso iter negativo si è verificato a seguito delle decisioni corredate ai lavori lungo la tratta Reggio Calabria – Melito, in relazione ai quali un’apposita riunione dell’associazione dei Comuni della Locride con i vertici regionali delle società ferroviarie, anche alla presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni (parlamentari , consiglieri regionali, consiglieri provinciali), aveva concluso nel senso di evitare, in particolare, il cambio di treno per le tratte a lunga percorrenza verso e da Milano e Torino; che, al contrario, Trenitalia, senza alcuna comunicazione in merito, ha ugualmente proceduto nel senso inverso, tanto che è stata già eliminata la prenotabilità dei treni in questione a partire dal prossimo mese di giugno; che sono stati eliminati i treni in direzione Taranto – Bari, istradati lungo la tratta Reggio – Paola – Sibari, per cui il comprensorio è privato in toto della possibilità di percorrere la linea Jonica verso la Puglia; che le questioni evidenziate, derivanti dai lavori lungo la tratta Reggio – Melito – si aggiungono ai numerosi problemi da tempo posti all’attenzione di Ferrovie dello Stato e rimasti senza concrete risposte; che
la situazione necessita ormai, in modo chiaro ed evidente, di essere affrontata
attraverso forme di proposta più incisive e determinate, finalizzate
all’ottenimento, entro termini brevi, di una revisione generale
della politica del trasporto ferroviario lungo la linea Jonica, che contenga
nuove ipotesi di utilizzazione del servizio e possa garantire ai cittadini
del comprensorio della Locride di poter fruire di un servizio essenziale
in condizioni di normalità, in atto non garantite: Ritenuto di dover provvedere in merito; Visto il parere favorevole, in ordine alla regolarità tecnica, espresso in data 6/05/2005 sulla presente proposta di deliberazione, ai sensi dell’art. 49 - 1° comma – del responsabile dell’area amministrativa, parere per come riportato in allegato al presente provvedimento;
Con voti favorevoli unanimi, espressi per alzata di mano dai sedici presenti e votanti DELIBERA 1. La premessa costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. Di elevare una vibrante protesta, riservandosi specifiche azioni di protesta che saranno concordate in seno all’Assemblea dei Sindaci della Locride, per una revisione generale della politica del trasporto ferroviario lungo la linea jonica, che contenga nuove ipotesi di utilizzazione del servizio e possa garantire ai cittadini del comprensorio della Locride di poter fruire di un servizio essenziale in condizioni di normalità, in atto non garantite; 3. Di trasmettere la presente deliberazione, acchè ogni Autorità, nell’ambito delle rispettive competenze, assuma le iniziative necessarie per dare riscontro alla situazione evidenziata: -
al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; ============================ |