Ben
altri tre capitoletti si sono susseguiti unitamente ad un
quarto, destinato a divenire il primo capitolo con il titolo
“Travestimenti, parrucche distoppa, rossi pomelli, neri
mustacchi e maiali uccisi; ovvero periodo di Carnevale a Caulonia”
consentendomi così di completare il mio progetto. A
dire il vero “il carnevale” aveva visto già
la luce nel febbraio 1987, quando con la collaborazione di
Teresa Giamba fu pubblicato sul “Corriere di Caulonia”
(e fu quella una straordinaria esperienza!), ora lo stesso
argomento viene, in gran parte, riscritto per riadattarlo
e dare quindi, più unità al lavoro.
Non posso tacere infine il grande contributo fotografico di
Luigi Briglia, che completa l’opera arricchendola di
suggestive ed artistiche immagini, peraltro inedite. In esse
il nostro fotografo ha saputo cogliere i momenti salienti
dei riti e delle cerimonie che si sono susseguiti nel corso
di un anno. Sono foto in bianco e nero, che riescono a rappresentare,
attraverso l’abile uso dell’obiettivo, le motivazioni
profonde e nello stesso tempo corali che accomunano, in una
serie di comportamenti e di atteggiamenti, persone così
diverse.
Certamente questa mia pubblicazione non ha la pretesa di sviluppare
in tutti i suoi particolari un argomento così vasto
qual è appunto il rapporto tra la ritualità
e la nostra gente; esso mira soprattutto a stimolare la curiosità
verso le nostre tradizioni, verso tanti usi e consuetudini
plurisecolari che negli ultimi decenni sembrano aver preso
la strada dell’oblio. Sì! Tanti nostri detti,
tante affascinanti leggende, ameni e musicali testi di filastrocche
e nenie, corrono il rischio di non essere conosciuti dai nostri
giovani! Per questo bisogna ricercarli, riscoprirli, per tramandarli.
E’ impossibile non avvertire che un certo mondo non
esiste più, mentre incalzano gli eventi del nuovo;
necessita quindi riuscire a creare una loro armoniosa convivenza
per superare errori di valutazione che potrebbero essere irrimediabili.
Questa riflessione sul vecchio mondo ed il nuovo mi suggerisce
una suggestiva esemplificazione: un albero svetta una chioma
folta e verde se le radici sono profonde e ben fissate al
terreno. A tal proposito, mi è caro riportare una chiusa
di un nostro insigne scrittore, Mario La Cava:
“… La modernità non può seppellire
l’ordine antico, essa deve riconoscerlo per rinnovarlo.
Può liberarlo dalle incrostazioni secolari dell’ignoranza
e della rozzezza, non distruggerlo. Può renderlo sempre
più gentile, tollerante, equanime e benigno. Servì
per tanto tempo in quel modo: perché non potrebbe servire
ancora, una volta che fosse migliorata, se l’essenza
della vita non cambia attraverso le forme esterne? Se la pietà
per il passato parla ancora nel nostro cuore e noi ne sentiamo
con riverenza la voce sommessa?”
Mi
congedo da queste mie pagine nel darle alle stampe, rivolgendo
un saluto e un caloroso ringraziamento a quanti hanno prestato
un aiuto alla mia ricerca: Francesco Amato, Giulio Cesare
Ammendolìa, Carmela Angilletta, p. Pasquale Arnò,
Nora Asciutti, Emy Basile, Santina Calemme, Carmela Calidari,
Ciccio Cannizzaro, Francesco Cannizzaro, Lucia Cannizzaro,
Teresa Cannizzaro, Vincenzo Cavallaro, Agnese Cavallo, Ilario
Cavallo, Tonino Cavallo, Giuliana Cimino, Emilia Cirillo,
Tonino Commodari, Giuseppe Cricelli, Maria Cricelli, Carmelina
Cursaro, Teresa Daniele, Rinaldo D’Aquino, Viola Deguisa,
Orazio Di Ladro, Maria Falcone, Nick e Roy Fazzalari, Rocco
Femia, Maria Fuda Ameduri, Isidoro Galdino, Bruno Grenci,
Agostino Hyeraci, Giuseppe Hyeraci, Maria Teresa Iannelli,
Lina Lombardi Michelotti, Teresa Lombardo, Ilario Lucano,
Nicola Lucano, Silvana Macrì, Maria Manno, Viola Manno,
Adele Mazzà, Vincenzo Mercuri, Rosalba Miriello, Francesco
Mirigliano, Vincenzo Mirigliano senior, Vincenzo Mirigliano
junior, Marilisa Morrone, Maria Murdocco, Vincenzo Murdocco,
Eldo Naymo, Vincenzo Naymo, Caterina Panajia, Eleonora Piscioneri,
Mario Portaro, Pino Pugliese, Giuseppe Quattrone, Maria Ruva,
Ercole Sansalone, Amina Scaglione, Felice Scaglione, Cesare
Scrivo, Claudio Siciliano, Ferdinando Simonetta, Mirella Simonetta,
Vincenzo Taranto, Ada Tassone, Isa Vetrice, Tita Vitale, Tita
Vozzo, Giuseppe Zurzolo e Salvatore Zurzolo.
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